Sono molti i punti che Norwegian e Ryanair condividono; naturalmente sono due low cost, operano principalmente da paesi del Nord Europa anche se hanno e stanno tuttora colonizzando il Sud del Continente e, dal punto di vista della comunicazione, anche la capacità di cavalcare nelle loro pubblicità i fatti di cronaca, con delle campagne provocatorie.
Come quella apparsa sui giornali norvegesi e spagnoli che “sfruttano” il divorzio tra Brad Pitt e Angelina Jolie lanciando un prezzo stracciato per i loro voli low cost lungo raggio tra Oslo e Barcellona e la California. Dove vive Brad Pitt e che ora è tornato single (sarà per il politically correct tipicamente norvegese che usano Pitt e non la Jolie?): “Brad è single, vola da Oslo a Los Angeles per 1199 corone (130 euro circa), 169 sterline da Londra o 199 euro da Barcellona a Los Angeles”. Voli lungo raggio low cost che sbarcheranno anche a Roma per New York nel 2017.
Ma oltre a tutto ciò c’è un’altra cosa che le due low cost condividono o, come scrive il collega Gianni Dragoni su Il Sole 24Ore, “lo faranno presto”, e sono i passeggeri. Che nelle intenzioni dei vertici dei due vettori nel 2017 potranno utilizzare i voli di Ryanair per feederare i collegamenti di lungo raggio di Norwegian, partendo da Londra Gatwick, per poi allargare il sistema ad altri hub della compagnia norvegese.
“Non sarà un code share pieno” ricorda a Dragoni Kenny Jacobs, Chief marketing Officier di Ryanair, che sta anche lavorando per la gestione dei bagagli da stiva per le due tratte e gli eventuali ritardi di aeromobili con conseguente perdita del volo lungo raggio.
Ma Jacobs non si scoraggia e rilancia, “stiamo parlando anche con Aer Lingus, per la quale potremmo feederare sui voli sugli Stati Uniti da Dublino, e, come già detto in altre occasioni, siamo disponibili anche a farlo con Alitalia su Roma”. Scioperi, e decisioni strategiche diverse, permettendo…
