Ndc Iata in Italia fa un passo avanti con eMinds che entra nel Partner Program del gruppo Lufthansa. La software house pugliese che realizza un apprezzato self booking tool per le aziende è anche la prima società italiana ad aver ottenuto la certificazione Ndc di Lufthansa Group ed essere ammessa al programma dei provider certificati.
“Un risultato che premia gli sforzi e gli investimenti, migliorando il posizionamento e la dimensione internazionale”, spiega una nota di LH.
Oggi eMinds esporta le sue tecnologie di prenotazione di servizi di viaggio in Francia, Regno Unito, Belgio, Olanda e Stati Uniti. Come parte dell’Ndc Partner Program, i clienti di eMinds possono ora accedere alle cosiddette smart offer che il gruppo di compagnie aeree dedica esclusivamente a new distribution capability di Iata (Ndc, appunto).
Si tratta delle tariffe più competitive che possono essere prenotate direttamente dai siti web delle aerolinee Austrian Airlines, Brussels Airlines, Lufthansa e Swiss, sia viaggi leisure che per i viaggi d’affari.
“Grazie a questa nuova integrazione con le API (application program interface) Direct NDC delle compagnie aeree del gruppo Lufthansa, i nostri clienti hanno ora pieno accesso in tempo reale alle migliori tariffe disponibili, grazie a un collegamento diretto”, sottolinea il Ceo di eMinds, Roberto Di Leo.
In pratica, il nuovo eMinds NDC Booking Engine raggruppa i contenuti-volo da ogni fonte: non solo da Ndc, anche dai Gds e dalle compagnie aeree low cost, ad esempio Easyjet che sta lanciano una nuova struttura per il business travel.
Il motore è disponibile sia nel segmento BT, per tutte le aziende di gestione viaggi che utilizzano il self booking tool (Sbt) per le prenotazioni di viaggi aziendali, sia nel segmento leisure.
Con un team di 15 programmatori e 50 clienti tra Tmc e tour operator, eMinds ha presentato al mercato dei viaggi d’affari il suo Sbt dieci anni fa, quando l’alta velocità ferroviaria ha cominciato ad avere un’offerta idonea per le aziende, entrando in concorrenza diretta sul trasporto aereo.
Ndc Iata in italia, il punto della situazione
Lo standard che promette di rivoluzionare l’accesso agli inventory delle compagnie aeree ha visto Sabre rilasciare le prime Api per prenotare i voli di United Airlines. Amadeus, invece, ne sta testando la scalabilità con il più grande network di agenzie di viaggio australiane. Travelport che è stato il primo dei Gds a offrire contenuti Ndc, l’anno scorso, rimane scettico sull’attuazione completa in tempi brevi.
“Ndc è qui, ma è qui efficacemente e funzionante?”, con queste parole Ian Heywood, global head of new distribution del Gds, ha aperto il vertice degli amministratori delegati dei vettori aerei al Capa – Center for Aviation Airline nel maggio scorso. La risposta è stata: “No. Forse entro la fine del 2020 sarà per alcune compagnie aeree, ma questo è tutto”.
Ma Iata ha promesso: il 20% delle vendite dirette delle 21 aerolinee “leaderboard” del programma Ndc deve avvenire con un’Api Ndc entro l’anno prossimo. Questa è la massa critica necessaria per potere affermare di avere raggiunto la scalabilità per promuovere la nuova tecnologia alla più ampia diffusione.
Ciò significa che deve essere in grado di sopportare milioni di richieste e di variazioni per la prenotazione di biglietti e servizi, nonché per tutte le modifiche sugli stessi. La quantità-obiettivo rappresenta il 30% del volume di passeggeri di tutti i vettori aderenti a Iata.