La mobilità in Siemens è l’oggetto di una case history presentata il 29 marzo nel corso dell’evento di Newsteca MissionForum. La multinazionale tedesca, infatti, ha fatto della sostenibilità uno dei propri driver, e non solo nell’ambito del business travel, ma in tutta la supply chain. A parlarne è stata la head of procurement mobility services di Siemens Valeria Braidotti. «Nella nostra azienda la sostenibilità riguarda più fronti: innanzitutto la decarbonizzazione, perché Siemens ha abbracciato l’obiettivo di contrastare il riscaldamento globale».
Ma il Gruppo è attivo anche sul fronte della diversità e inclusione, dell’adozione di standard etici, dell’efficientamento delle risorse, dell’impiego di sistemi all’avanguardia per una governance aziendale efficace e responsabile.
La sostenibilità di tutta la supply chain
Una visione a 360 gradi che, ha raccontato Braidotti «riguarda tutta la supply chain. Siemens ha scelto di contribuire agli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu adottando principi di approvvigionamento sostenibile. Selezioniamo solo fornitori che aderiscono al Codice Etico alla base del nostro “Sustainable Procurement“. E questo impegno nella catena di approvvigionamento è parte del nostro bilancio di sostenibilità».
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Mobilità in Siemens, pratiche di approvvigionamento sostenibile
In Siemens l’approvvigionamento sostenibile agisce su tre fronti: ambiente, consapevolezza sociale e attività economiche.
Gli obiettivi chiave consistono nella riduzione al minimo dell’impatto sull’ambiente, ma anche della domanda di risorse e degli impatti negativi della filiera. In più, l’azienda si impegna a garantire sempre ai lavoratori l’applicazione di condizioni contrattuali eque.
Ma in concreto come viene scelto un supplier? «Si comincia con una prima fase di qualifica dei fornitori, che ci serve per capire quanto sono attenti alla sostenibilità. Su questa base selezioniamo quelli idonei, per poi passare a una valutazione delle loro performance, anche attraverso degli audit».
Corporate mobility manager: viaggi, flotta, Mice e spostamenti casa-lavoro
A seguire Valeria Braidotti ha illustrato come è gestito il travel management. Applicando una visione a 360 gradi della mobilità aziendale, il gruppo ha racchiuso i ruoli del travel manager, fleet manager e responsabile meetings & events in un’unica figura, il corporate mobility manager. Quest’ultimo fa capo all’area Siemens Procurement Mobility Services e gestisce quattro ambiti della mobilità: travel policy, car policy, meeting, spostamenti casa-lavoro.
Viaggiare meno, ma in maniera più virtuosa
«Nell’ambito della gestione della travel policy, ci siamo chiesti quanto fosse indispensabile viaggiare e abbiamo scelto di incentivare i colleghi al ricorso ai meeting virtuali – ha spiegato Braidotti -. Ai dipendenti che ancora effettuano trasferte, invece, chiediamo di ottimizzare il Roi di ogni singolo viaggio incontrando più clienti. La nostra policy prevede di volare esclusivamente in economy class e di scegliere i collegamenti in base al prezzo, ma anche alle emissioni di CO2. Consigliamo la prenotazione di treni e di auto in car pooling, nonché l’uso di mezzi di trasporto pubblico verso gli aeroporti. Le spese accessorie non sono consentite».
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Ridurre le emissioni di anidride carbonica, obiettivo importante nella mobilità in Siemens
La mobilità in Siemens è orientata alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica.
«Nell’ambito dei trasporti si richiedono una scelta oculata dei voli (privilegiando quelli diretti anziché con scali), il noleggio di auto elettriche, l’uso di mezzi pubblici, la riduzione del peso del bagaglio – ha raccontato -. Riguardo agli hotel, poi, si incentiva la prenotazione di strutture dotate di green label. Queste strutture sono messe in evidenza nel nostro tool di prenotazione».
Attraverso una dashboard, la corporate mobility manager visualizza le emissioni prodotte dal personale viaggiante.
A queste regole si aggiunge una comunicazione continua con i viaggiatori per sensibilizzarli sui temi ambientali. In Siemens, infatti, non sono previsti processi di autorizzazione alla trasferta. Ai dipendenti, quindi, è lasciata la responsabilità di valutare se il viaggio è indispensabile e se apporta un reale valore aggiunto all’azienda.
Flotta auto aziendale sostenibile e meeting CO2 free
La sostenibilità riguarda anche gli altri ambiti della mobilità in Siemens, a cominciare dal parco auto.
Braidotti: «Ad oggi la nostra flotta è composta da 1617 veicoli, di cui il 3% elettrici. L’azienda però ha aderito all’iniziativa Ev100 e punta ad avere delle car list totalmente elettriche entro il 2026». Sul fronte dei meeting, inoltre, sono stati selezionati fornitori attenti alla sostenibilità, a cui sono state sottoposte delle linee guida per la realizzazione di eventi più green. «E la sostenibilità degli eventi viene misurata», ha sottolineato.
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Siemens pioniera nel lavoro agile, dal 2018
Sul fronte della riduzione delle emissioni causate dagli spostamenti casa lavoro, infine, Siemens è stata pioniera nell’ambito dello smart working, avviando un progetto pilota già nel 2011.
Tutti i lavoratori sono diventati smart worker nel 2018. E oggi l’azienda sta lavorando a un modello avanzato di lavoro ibrido, che prevede una trasformazione degli spazi e lascia i dipendenti liberi di scegliere in autonomia quanti giorni lavorare da casa. «Un progetto che ha richiesto un forte cambiamento culturale all’interno dell’azienda».
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