In Italia il settore della mobilità è in netta ripresa nel 2022. Ma gli strumenti di pagamento digitali non sono ancora pienamente diffusi.
A dirlo è la ricerca sulla Mobility in Italia, svolta dagli Osservatori Innovative Payments e Innovazione Digitale nel Turismo del Politecnico di Milano. Obiettivo: comprendere il valore del mercato nelle sue diverse componenti e le abitudini di pagamento per viaggiare.
Alcuni comparti, soprattutto in ambito locale (dalla sharing mobility ai treni), hanno già superato il 2019 in termini di spesa dei consumatori. Altri (soprattutto nel trasporto a medio-lungo raggio) proseguono la ripresa iniziata nel 2021 pur restando ancora lontani dai valori pre-pandemia.
Nonostante il ricorso a strumenti di pagamento elettronici nella mobilità riguardi ancora solo 1 transazione su 10, il digitale sta aumentando la sua incidenza anche nei comparti più tradizionalmente legati al contante: ne è un esempio il mercato del trasporto su taxi, dove la penetrazione delle carte di pagamento nel 2022 ha raggiunto il 27% del totale.
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Mobilità 2022: in ripresa aerei, bus, taxi e rent a car
La mobilità 2022 è stata contrassegnata dalla ripresa del settore aereo, il più colpito dalla pandemia. Lo scorso anno ha segnato un +65% rispetto al 2021 per un valore complessivo di 9,9 miliardi di euro (-27% sul 2019).
Il settore del trasporto su autobus a medio-lungo raggio ha registrato un +24% sul 2021. Volume totale: 310 milioni di euro, pari al 66% del valore 2019.
I taxi sono quelli con la crescita maggiore rispetto al 2021: +81%, sfiorando un fatturato di 1,5 miliardi di euro pari a 250 milioni in più rispetto al 2019.
Anche il mercato dell’autonoleggio, con oltre 1,5 miliardi di euro nel 2022 (+66% sul 2021) ha superato del 9% il valore pre-pandemia.
Sul fronte dei pagamenti il contante resta lo strumento principale in 9 casi su 10. Il digitale, però, sta aumentando la sua incidenza anche nei comparti più tradizionalmente legati al pagamento fisico. Nel mercato del trasporto su taxi la penetrazione delle carte di pagamento nel 2022 ha infatti raggiunto il 27% del totale.
Nella mobilità il pedaggio autostradale è la seconda voce di spesa
Anche il mercato dei traghetti, complice il recupero del turismo internazionale, fa intravedere segnali di ripresa. Dopo un anno di stabilità, il volume delle transazioni è tornato infatti a crescere sfiorando i 2 miliardi (+29% sul 2021), ancora lontano però dai 2,4 miliardi raggiunti nel 2019.
Il mercato del trasporto ferroviario, dopo due anni di incertezza e grazie a un periodo estivo molto positivo, supera dell’1% il 2019.
Il trasporto pubblico locale? Autobus, metropolitane e tram hanno raggiunto un transato complessivo di 3,8 miliardi di euro, facendo segnare un +46% sul 2021 e recuperando quasi completamente il gap con il 2019.
Parlando di auto private, merita menzione il settore del pedaggio autostradale. Questo, incredibilmente, rappresenta la seconda voce principale della mobilità in Italia dopo il trasporto aereo: nel 2022 vale nel complesso oltre 8,5 miliardi di euro. Cifra che rappresenta un +6% sul 2021, di poco superiore al 2019.
Anche il settore delle Ztl ha una sua rilevanza visto che fa registrare una forte ripresa anno su anno: +32% sul 2021, ma valore complessivo (62 milioni) ancora lontano dai 90 milioni del 2019.
Infine il mercato delle soste. Quello su strisce blu nel 2022 a +10% suò 2021, mentre quello delle soste in struttura cresce del 38% superando il miliardo di euro di transato e sfiorando i livelli del 2019.
Il “nodo” dei sistemi di pagamento
«A fronte di fattori positivi come l’allentamento della morsa della pandemia, per il settore della mobilità nel 2022 sono sorte nuove difficoltà come l’inflazione e i rincari delle materie prime». Così commenta Eleonora Lorenzini, direttrice dell’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo del Politecnico di Milano.
Nel 2022 il contante rimane lo strumento preferito dai consumatori nella quasi totalità dei casi. Ma il digitale conferma la sua penetrazione in alcuni comparti.
È il caso degli autobus a medio-lungo raggio, dove aumenta di 12 punti percentuali sul 2019 l’incidenza dell’acquisto tramite carte e wallet proprietari degli operatori di trasporto. Anche i canali online diventano più rilevanti, passando dal 54% di incidenza nel 2019 al 64% nel 2022 e recuperando a valore circa l’80% del pre-pandemia.
Anche nel mercato del trasporto ferroviario si conferma il ricorso a strumenti elettronici sia per prenotare che per pagare. L’online incide, infatti, sul 59% dei volumi del comparto, segnando una crescita di 18 punti percentuali sul 2019.
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