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Ungheria MICE: la rappresentanza in Italia accende il lusso

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L’Ungheria del Mice sceglie di comunicare l’offerta lusso per intercettare i flussi di viaggiatori aziendali della ripartenza. Nazione europea della lista C dell’allegato 20 – cioè i Paesi “aperti per turismo” -, utile anche a chi parte senza una lettera d’incarico di lavoro, si è presentata durante una round table digital con i suoi migliori hotel a cinque stelle. Tutti a Budapest.

Il Four Seasons Hotel Gresham Palace, il Kempinski Hotel Corvinus, il Matild Palace e il Kozmo: strutture diverse, tra boutique e grandi palazzi d’epoca, ognuno di essi è aperto e ha adotatto nuove policy di accoglienza in sicurezza. Sono pronti ad accogliere eventi aziendali.

Spiega Enrica Maresca del Matild Palace: «Stiamo preparandoci ad accogliere piccoli gruppi in sicurezza e distanziamento. Dobbiamo essere flessibili e adattarci in questa domanda che cambia. Gli eventi non si sono fermati, ammettono solo meno persone. Invece i viaggiatori individuali prenotano sempre più sottodata e anche le aziende vogliono un approccio più personalizzato, al pari dei tour operator».

Enrica Maresca

Ungheria Mice: a Budapest i test Covid in aeroporto

Con 5.324 eventi accolti nel 2019, l’Ungheria Mice cresceva di oltre il 10% anno su anno.

Come si sta attrezzando per tornare ad accogliere i viaggiatori internazionali?

Ne parla Máté Terjék, regional head of business development – Italy della ‎Hungarian tourism agency: «L’aeroporto di Budapest è operativo e c’è uno dei primi centri di test Covid19 europei, non serve prenotarsi: si possono eseguire tamponi Pcr e antigenici rapidi, dunque ricevere in inglese i referti rapidi in 20 minuti. Che vengono sempre inviati via e-mail. Quindi, prima di rientrare i viaggiatori possono svolgere direttamente in aeroporto questo adempimento. E’ molto semplice».

Per quanto riguarda i voli diretti dall’Italia, in vista della stagione estiva, diverse low cost hanno attivato nuove linee, anche da aeroporti minori.

Continua Terjék: «Per gli eventi come per viaggi business, Budapest è la classica capitale europea con un mix distintivo di modernità e tradizione, più una buona dose di lifestyle, a cominciare dalle sue popolarissime terme e dalle crociere fluviali».

Segmento lusso: come cambia

Il target dei viaggiatori appartenenti al “lusso” può essere preso a paragone per il settore degli eventi, in quanto opta per gli stessi servizi di alto profilo. Come cambia?

Lo spiega Ferenc Zsiga, direttore di Superior Travel, una Dmc ungherese che lavora con gli Stati Uniti: «Ciò che funziona sono i contatti preferenziali che abbiamo con i network del lusso e di certo i tour in bus oppure le crociere sul fiume non saranno i primi prodotti a ripartire, anzi dovranno cambiare il format: i viaggiatori vogliono esperienze più riservate. E’ il momento di puntare su autenticità e guide dedicate, cercando di cogliere le sfumature dai clienti».

Una indicazione che i tour operator di qualità come Il Diamante, dell’italiano Quality Group, sembrano cogliere tempestivamente. Il direttore generale, Massimo D’Eredità osserva: «Il nostro lavoro è già molto cambiato in 20 anni: prenotare un hotel di lusso e un volo è diventata creazione di una esperienza, è questo il nostro sforzo. Il mercato ci chiede ora serenità, sicurezza e protezione. L’insurance field ora include il Covid19 come malattia ordinaria ed è entrato nelle coperture. Copriamo i costi di quarantena se insorgono sintomi in viaggio. Organizziamo autisti a casa del cliente per prelevarli. Tutto questo è serenità, protezione e sicurezza, che abbiamo aggiunto ai pacchetti».

Maria Guadalupe Lucasevich

Cisalpina Mice: le aziende fremono per viaggiare

Moderata dalla Ceo di interface, Serena Valle, la tavola rotonda ha coinvolto anche la Tmc Cisalpina con la sua direttrice Mice, Maria Guadalupe Lucasevich. Argomenta: «Il Mice tornerà: i nostri clienti ci dicono che vogliono ricominciare perché le relazioni face to face sono prioritarie, ma hanno dovuto rimandare al 2022. Ora non possiamo organizzare eventi, per legge, ma siamo molto positivi per la ripresa: siamo in contatto continuamente con le aziende nostre clienti, che attualmente stanno temporeggiando con eventi virtuali, ma è solo un passaggio temporaneo. Posso dire che sono stanchi di seguire online le presentazioni».

Cisalpina Mice sta raccogliendo idee e richieste per eventi ad ottobre, con probabilità in Italia in quanto il quadro dei viaggi all’estero non è ancora chiaro per i passaporti verdi digitali.

I primi viaggiatori a ripartire, dunque, saranno i cosiddetti “Fit”, individuali.

Spiega Lilla Vancsura di Kozmo Hotel a Budapest: «Dobbiamo proporre qualcosa di nuovo e memorabile perché i viaggiatori sono aperti a qualcosa di più emozionale adesso. Privacy ed esclusività sono i nostri tratti distintivi».

Il Four Seasons della capitale ungherese è considerato un boutique hotel e si è attrezzato per gli eventi ibridi, «anche per piccoli gruppi di 20 persone», afferma la sua direttrice vendite, Helen Parzsi.

Board meeting e viaggi d’incentivazione

Judith Dénes, senior sales manager del Kempinski, afferma che ora si organizzano board meeting e piccoli viaggi incentive aziendali per spronare i dipendenti.

«Abbiamo anche creato delle “bolle” per team sportivi, realizzando i test Covid sul posto, garantito protezione totale. Purtroppo le aziende non sono molto positive per ricominciare a viaggiare quest’anno, stanno posticipando al 2022. Tuttavia, siamo riusciti a organizzare delle sessioni di cucina con gli chef e i nostri clienti abituali collegati da remoto. Una iniziativa per mantenere i contatti».

La parola chiave per l’hospitality è “flessibilità”, ricorda Serena Valle e Maria Guadalupe conclude con: «l’intermediazione tornerà al centro del business: abbiamo imparato la lezione della pandemia, ci siamo trovati in una nuova relazione umana e professionale, abbiamo lavorato sui paradigmi della sicurezza con nuove procedure e i clienti hanno compreso che questa competenza è insostituibile. Penso che stiamo realizzando una nuova organizzazione di lavoro con i nostri partner e gli eventi virtuali saranno ancora il new normal per un po’».

In sintesi, il focus del lusso si accentua sulla personalizzazione, in tutte le sue forme e nei servizi. E incontrerà in Ungheria un mix ottimale: dalle Spa in cui è leader in Europa all’esperienza dining in cui eccelle per i vini. Rivaleggiando con Francia e Italia.

Serena Valle

Interface Tourism rappresenta l’Ungheria in Italia

L’Agenzia nazionale del turismo ungherese ha incaricato Interface Tourism Italy delle attività di marketing e trade. L’agenzia di PR milanese è specializzata nel Travel e tra i clienti ha anche Dubai, per esempio.

Per l’Ungheria si occuperà di azioni rivolte agli operatori del settore, compresi quelli del Mice. L’obiettivo è di posizionare nel mercato italiano il Paese, andando a rafforzare la brand awareness della destinazione europea.

Argomenta Valle: «L’Ungheria è ancora oggi una gemma nascosta a pochi chilometri dall’Italia, con un immenso potenziale che potrà essere ancor più valorizzato grazie ad una sapiente combinazione di informazione e storytelling». A cominciare da Budapest, che con il suo convention bureau è tra le capitali leader in fatto di accoglienza di eventi. Spicca anche per essere la terza città al mondo per la connettività internet 4G più veloce.

Visita Visithungary.com.

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