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Così Synapsy firma il summit Unicredit, l’evento possibile solo digital

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«Per Synapsy il dialogo crescente tra il canale fisico e quello digitale è già da tempo una tappa importante e imprescindibile nel cammino evolutivo della live communication che apre a grandi possibilità in termini di esperienza e modalità di fruizione integrata del messaggio».

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Davide Mazzucchelli, fondatore dell’agenzia Synapsy

È così che Davide Mazzucchelli, il fondatore di Synapsy, riassume la vocazione dell’agenzia al digital.

Una vocazione testimoniata da due eventi recenti: il summit Unicredit e i talk di Assogestioni.

Il vantaggio del digitale

Il 18 novembre Unicredit ha organizzato un summit sull’importanza civile e sociale degli incentivi statali nella ristrutturazione edilizia e ha incaricato Synapsy dell’ideazione e della realizzazione.

L’evento era alla sua prima edizione. È stato quindi concepito direttamente come digitale. E proprio questa sua natura ne ha. di fatto. decretato il successo.

Il panel dei relatori era infatti talmente ricco e di spessore che sarebbe stato impossibile riuscire a incrociare le agende di tutti per averli fisicamente in presenza.

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Summit Unicredit: prima edizione con una ricchezza di panel resa possibile dal digitale

Tra gli, altri, nel corso della giornata si sono susseguiti interventi di Francesco Giordano, co-Ceo commercial banking Western Europe di Unicredit, Stefano Buffagni, vice ministro allo Sviluppo Economico, Antonio Dorrello, direttore centrale Persone fisiche, lavoratori autonomi ed enti non commerciali dell’Agenzia delle Entrate ed Emanuele Orsini, vice presidente di Confindustria.

Il format e il concept sono quelli classici di una trasmissione televisiva, con tavole rotonde verticali su un argomento. Gli elementi che hanno distinto l’evento sono stati il virtual set dinamico e avvolgente nonché l’importanza dei relatori della tavola rotonda.

Come il Salone del Risparmio è diventato digital

Il format televisivo è stato sposato anche da un altro progetto di Synapsy. Sempre in autunno l’agenzia milanese in collaborazione con Assogestioni ha ideato e realizzato R-evolution: Il futuro ha un grande futuro, manifestazione digital sulle tendenze dell’economia.

L’evento è stato il re-editing digitale del Salone del Risparmio. La manifestazione annuale si tiene live al centro congressi MiCo radunando i principali protagonisti del risparmio gestito.

Le edizioni precedenti in presenza prevedevano un’area espositiva, con gli stand dei partner, e un’area talk. Suddivisa in più sale meeting aveva un’arena centrale dove le principali aziende del risparmio gestito si davano appuntamento per organizzare dibattiti e tavole rotonde.

La trasposizione digitale dei talk per 6mila partecipanti

R-evolution: Il futuro ha un grande futuro è quindi stato la trasposizione digitale dei talk. Si è svolto come una rassegna di eventi ibridi in virtual set dal format televisivo e interattivo. Un vero e proprio talk show sviluppato in 5 puntate a cadenza settimanale.

Più di 70 relatori tra esperti di settore, istituzioni e rappresentanti di società del settore del risparmio gestito si sono alternati in oltre 25 sessioni tra tavole rotonde, conferenze istituzionali e ted speeches organizzati in un palinsesto di 15 ore. Obiettivo? Fare il punto sulle sfide del post-Covid19 e riflettere sul ruolo del risparmio come motore del cambiamento.

A moderare gli interventi sono stati i giornalisti Nicola Porro, Andrea Cabrini, Federico Fubini e Simone Spetia.

Hanno parteicpato oltre 6.000 professionisti.

L’accelerazione di un processo

«La situazione contingente ha determinato uno spostamento della comunicazione e dell’organizzazione di eventi in ambito digitale. Uno scossone che per molti è stato improvviso e inaspettato, in un mercato che era in netta espansione ed evoluzione. In realtà, a uno studio più attento, notiamo come il lockdown abbia solo accelerato un processo già in atto da qualche anno», commenta Davide Mazzucchelli.

Esperienza amplificata

Come si è strutturata Synapsy per rispondere alla rivoluzione digitale degli eventi?

Risponde Mazzucchelli: «Se inquadrato nella giusta ottica il dialogo tra i due canali permette il superamento di parte dei limiti intrinseci di entrambi i modi di comunicare, oltre che un’amplificazione dell’esperienza. Penso alla sintesi tra comunicazione sincrona/asincrona e all’annullamento del gap tra distanza fisica e di comunicazione. Questi aspetti fino a poco tempo fa erano solo dei plus, ma dopo il periodo di lockdown sono diventati elementi fondanti della nostra socialità».

Synapsy: digital Lab e divisione eventi insieme

«Per questo da più di due anni il nostro Digital Lab insieme alla divisione Eventi studia e implementa le possibilità di interazione tra il canale fisico e quello digitale. Una ricerca che aveva già portato come risultato la creazione dell’innovativa piattaforma di ultima generazione e che ora ci ha permesso non solo di trovarci preparati a questa brusca accelerazione, ma addirittura di avere un ruolo di apripista nell’ideazione dei nuovi eventi nati dall’ibridazione dei due canali».

Le aziende sono consapevoli del reale valore di un evento digitale?

«Questa particolare situazione ha fatto sì che per le aziende il digitale ormai sia diventato un modus che garantisce comunicazione, creatività, sicurezza e rispetto delle regole.

Questo ha permesso un avvicinamento alla nuova dimensione, ma all’inizio i loro sforzi erano protesi nel trasportare gli eventi canonici sul canale digitale. Il reiterarsi della situazione ha portato poi a una progressiva maturazione e, grazie al rapporto con le agenzie, le imprese hanno scoperto nuove modalità di live information & entertainment attraverso il canale digitale.

In questo, come ho detto, l’agenzia gioca un ruolo fondamentale in qualità di consulente e guida, educando verso nuovi format e modalità di comunicazione studiate apposta per il digitale».

Eventi digital e in presenza: un approccio integrato

Il digital rimarrà anche quando si potrà tornare a organizzare eventi dal vivo?

«Lo spostamento progressivo di parte dell’interazione verso canali digitali dedicati è un processo già da anni in atto, una direzione per noi assolutamente non penalizzante», afferma Mazzucchelli.

Continua: «Personalmente non credo che, come tanti dicono, il digitale sostituirà gli eventi fisici perché la gente ha bisogno di contatto fisico e diretto. Dall’altra parte non credo neanche che il digitale morirà quando si potrà tornare a fare eventi fisici. Sono più convinto per l’approccio integrato, un trend che la comunicazione aveva già intrapreso. Ora si è solo spostato il baricentro tra questi due diversi canali di comunicazione ma, soprattutto, stanno iniziando a integrarsi veramente con un approccio più unitario.

Sono convinto che questa linea che unisce creativamente il canale fisico e quello digitale darà vita a una nuova generazione di eventi basata sull’unione efficace delle due dimensioni di comunicazione».

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