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Starhotels e made in Italy: la catena investe 75 milioni di euro

Starhotels, il gruppo alberghiero luxury e indipendente della famiglia Fabri, decide di difendere attivamente l’economia del Paese, promuovendo e sostenendo l’artigianato e la manifattura unicamente made in Italy.

La catena alberghiera ha difatti deciso di investire 75 milioni di euro in manufatti e servizi esclusivamente italiani. Scelta coraggiosa quella presa da Elisabetta Fabri, da poco unica proprietaria di Starhotels, per sostenere le aziende del Belpaese.

“L’Italia nel cuore” è il pay off degli alberghi Starhotels, ma non restano solo parole.

IL MADE IN ITALY COME STRUMENTO DI LOTTA ALLA PANDEMIA PER STARHOTELS

Elisabetta Fabri, presidente e AD di Starhotels, ha voluto, fin dall’inizio del 2020, che tutti gli acquisti di beni e servizi provenissero da fornitori esclusivamente italiani.

Questa presa di posizione evidenzia una concreta volontà di sostenere una ripresa delle aziende duramente colpite dall’emergenza sanitaria.

«È stato durante il primo lockdown nazionale che ho deciso di fare del Made in Italy non più una scelta ma ‘la scelta’ – afferma Elisabetta Fabri – . È un dovere di tutti noi investire nel sano patriottismo e acquistare prodotti nazionali, oltre a trascorrere le vacanze in Italia, dando così un forte impulso alle imprese che faticosamente stanno cercando di ripartire».

Ecco il fatto: il Gruppo investe 75 milioni di euro all’anno in prodotti e servizi e, dal 2020, sono tutti provenienti da aziende italiane. Infatti, Starhotels si impegna ad acquistare prodotti esclusivamente manufatti nel Belpaese con preferenza per aziende artigiane.

Il fine è quello di far ripartire l’economia, cominciando proprio dal supporto all’eccellenza nazionale. Starhotels, così facendo, dimostra di amare l’Italia “con i fatti e non con le parole”.

I PROGETTI DI SOSTEGNO ALLA CREATIVITÀ E ALL’ARTIGIANATO ITALIANO

Oltre al progetto dedicato al Made in Italy, il Gruppo Starhotels ha creato nel tempo altre iniziative a supporto dell’artigianato italiano.

Per l’ampliamento e la ristrutturazione dell’Helvetia & Bristol, nel cuore di Firenze, la catena alberghiera ha assunto maestri artigiani locali che hanno arricchito l’hotel di opere uniche di altissimo valore. Le creazioni rispecchiano l’alto profilo del gruppo e sono al contempo strettamente legate all’ospitale tradizione fiorentina e all’anima della città.

Helvetia and Bristol Firenze
Helvetia & Bristol a Firenze

Per di più, da sempre Starhotels effettua grandi donazioni a salvaguardia del nostro unico patrimonio artistico-culturale e a supporto della creatività italiana.

Un impegno che si concretizza nella creazione de “La Grande Bellezza”.

Il progetto nasce nel 2019 dalla collaborazione con la Fondazione Cologni dei Mestieri d’arte di Milano ed Oma – Osservatorio dei Mestieri d’arte di Firenze. “La Grande Bellezza” è un esempio di mecenatismo contemporaneo articolato in una serie di azioni a supporto e tutela dell’artigianato.

In palio c’è il Premio Starhotels, biennale e dedicato alla creatività, che vuole premiare le eccellenze artigiane. La sfida si basa sul valorizzare la cultura tipicamente italiana tra tecniche della tradizione e nuovi modi di vivere la creatività.

La prima edizione ha avuto grandissimo successo e aveva come tema “Una fonte di luce”. Con 131 candidature ricevute da 15 regioni diverse e 14 settori rappresentati, la giuria, guidata da Elisabetta Fabri, ha premiato l’opera “Selvatica” realizzata dall’atelier Fabscarte di Milano. A settembre 2021 si terrà la seconda edizione del Premio.

STARHOTELS RIDEFINISCE L’ASSETTO AZIONARIO E APPROVA IL BILANCIO

L’ultima novità del Gruppo è che Elisabetta Fabri, il 30 giugno 2021, ha rilevato tutte le azioni della società, acquisendone così il controllo totalitario.

«La nuova compagine azionaria contribuirà a dare ulteriore slancio. La nostra realtà imprenditoriale è solida come dimostra anche il supporto e la profonda vicinanza che il sistema finanziario continua a dimostrare verso il nostro progetto italiano», dichiara.

Inoltre, si dice confidente per quanto riguarda la sua azienda, che si è rivelata non solamente attenta al sociale, ma anche resiliente.

Infatti, nonostante la significativa perdita subita dalla compagnia – pari a 26 milioni di euro -, il consiglio di amministrazione ha approvato il progetto di bilancio relativo al 2020. L’assemblea dei soci approverà il bilancio 2020 il 21 luglio 2021, durante la seconda convocazione con il nuovo assetto azionario.

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