La catena di hotel e resort di lusso Six Senses arriva in Italia e sceglie Roma per il suo debutto. Allo stesso modo il palazzo dove abitò il compositore Gaetano Donizetti nell’Ottocento diventa un albergo sofisticato. Il primo Six Senses del Belpaese aprirà nel tardo 2021 a piazza di San Marcello, a pochi minuti da Fontana di Trevi e dal Pantheon. Maalot Hotel, invece, già dal prossimo dicembre.
Un palazzo storico per Six Senses
Il 5 stelle del gruppo tailandese occuperà Palazzo Salviati Cesi Mellini. Nel corso dei secoli la dimora settecentesca è stata residenza di cardinali prima di passare alla famiglia Aldobrandini e all’Ordine dei Servi di Maria. Protetta dal Comune romano e patrimonio dell’Unesco, la facciata principale è in fase di restauro. Sarà conservata anche la scala centrale.
Più che un hotel, un progetto umano
«In qualità di amministratori di un sito storico e culturale abbiamo la responsabilità di celebrare il suo passato e preservarne il potenziale per le generazioni future», afferma Neil Jacobs, amministratore delegato di Six Senses.
Continua: «Ho studiato cultura e arte a Firenze e mi sento a casa in Italia. Questo è più di un edificio per me. È un progetto umano, motivo per cui stiamo collaborando con architetti e designer appassionati ed entusiasti come me».
Il primo Six Senses d’Italia disporrà di 95 tra camere e suite, ristorante e bar, terrazza e spazi per eventi, cortile con giardino, terrazza panoramica e centro benessere.
L’interior design avrà la firma dell’architetta spagnola Patricia Urquiola, dal 2001 attiva in Italia. E’ nota per diversi progetti nell’hotellerie. Tra quelli più importanti il Mandarin Oriental hotel a Barcellona, Das Stue a Berlino, la Spa del Four Seasons di Milano, Room Mate Giulia sempre a Milano e il Sereno hotel a Como.
Nel 2023, Six Senses raddoppierà nel Belpaese. Infatti, inaugurerà in Umbria il resort Six Senses Antognolla (nella foto il borgo con il castello), con 71 camere e 79 ville, un campo da golf a 18 buche, scuola di cuina e wellness.
Approfondisci sulla catena che fa capo a Intercontinental Hotels Group.
Apertura a dicembre per Maalot Hotel
Non c’è invece bisogno di aspettare un anno per conoscere Maalot Hotel. Il 5 stelle aprirà sempre a Roma il mese prossimo.
Di proprietà di un imprenditore argentino già titolare di altre strutture, l’albergo occupa un palazzo dell’Ottocento affacciato su via delle Muratte, lungo il percorso che collega il Pantheon con il Parlamento e la Fontana di Trevi.
L’intervento di riqualificazione dell’edificio è stato curato dallo studio romano RPM Proget. Il risultato è un albergo che richiama le atmosfere di una residenza inglese negli arredi e nella palette cromatica delle 30 camere, una diversa dall’altra.
Protagonista il cappello
E sempre a proposito di camere, i quadri all’interno si ispirano a un concetto espresso nella canzone di Marvin Gaye: Wherever I lay my hat, that’s my home, cioè “ovunque appoggio il mio cappello, lì è casa mia”.
Per comunicare agli ospiti l’idea sentirsi a casa, il cappello è protagonista della illustrazione grafica anche nella sala del ristorante.
Il giardino segreto
Vero e proprio salotto immerso nel verde di un giardino segreto tra i vicoli di Roma, il ristorante del Maalot Hotel dispone di 60 coperti.
Le sale sono concepite una galleria d’arte dove i pittori espongono i loro quadri come accadeva quando via delle Muratte era la ‘via degli artisti’.