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Palazzo dei Congressi di Roma: progetto di restyling da 8 milioni

Eur e lo Studio Alvisi Kirimoto hanno presentato i lavori di ristrutturazione e di rifunzionalizzazione del Palazzo dei Congressi di Roma

Riportare all’originaria bellezza il Palazzo dei Congressi di Roma e, contemporaneamente, rilanciare la location per ospitare più eventi in contemporanea senza alterare il valore architettonico.

È con questi obiettivi che Eur, società controllata del Ministero dell’Economia e delle Finanze e proprietaria del Palazzo dei Congressi di Roma, ha presentato insieme allo Studio di architettura Alvisi Kirimoto l’intervento di ristrutturazione e di rifunzionalizzazione dell’edificio.

Progettato dall’architetto Adalberto Libera alla fine degli anni Trenta per l’Esposizione Universale di Roma del Quarantadue, oggi è insieme a La Nuvola il più importante polo congressuale di Roma e tra i primi in Europa.

Il progetto è ora al vaglio della Soprintendenza Speciale di Roma Archeologia Belle Arti e Paesaggio.

È il primo intervento di restyling che investe l’intero complesso nella sua totalità. L’obiettivo dell’intervento è duplice. Cioè ristrutturare l’edificio integralmente per garantirne innanzitutto la salvaguardia ma anche una maggiore funzionalità e, di conseguenza, una migliore competitività in linea all’offerta delle principali capitali congressuali.

Più competitività per il Palazzo dei Congressi di Roma

Come commenta l’amministratore delegato di Eur Angela Maria Cossellu: «Questo progetto che vale globalmente circa 8 milioni di euro è un intervento imponente che valorizzerà l’unicità di Palazzo dei Congressi dal punto di vista architettonico e artistico, garantendo al contempo una maggiore funzionalità del Palazzo che, insieme alla Nuvola, rappresenta il più importante polo del turismo congressuale e d’affari della Capitale. Non solo in termini numerici (300 mila presenze nel solo 2023) ma anche di valore aggiunto generato sulle economie della filiera coinvolta: 300 milioni di euro stimati.

Vi era la necessità di effettuare interventi di restauro per riportare all’originaria bellezza questo gioiello architettonico, e contemporaneamente l’opportunità di rilanciare quella che è anche una importante sede congressuale, con l’obiettivo di poter ospitare più eventi in contemporanea, garantendo un’esperienza allineata agli standard europei, senza alterare la qualità architettonica».

Il progetto di restyling è articolato in 2 macro azioni: interventi di recupero e di restauro degli elementi architettonici esistenti e interventi di equipaggiamento attraverso l’inserimento di soluzioni in grado di modificare i flussi e l’ampliamento delle dotazioni tecniche.

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