L’industria dei viaggi di New York torna alle sales mission in Europa della sua business unit dedicata a promuovere la città per viaggi di turismo e d’affari nonché per il Mice. Durante la tappa milanese sono stati confermati gli obiettivi post pandemia: riconquistare i 600mila italiani che visitano la Grande Mela entro il 2023. Quest’anno è già stato raggiunto il 52% di questo target.
«New York non si è mai fermata, ha rallentato durante i lockdown, ma siamo andati avanti», esordisce Reginald Charlot, direttore generale del Tourism market development a Nyc & Company, la Destination management organization (Dmo) della città. Con probabilità, la più organizzata del mondo.
Le sales mission sono incontri con stampa e operatori di viaggi che la Dmo organizza periodicamente in diversi mercati europei. L’Italia tra i più significativi per spesa pro capite e durata del viaggio.
Il budget medio “lasciato” sul territorio newyorchese dagli italiani è di 1.542 dollari per singolo viaggio. Per circa 8 giorni. Con il 92% degli italiani negli Stati Uniti che scelgono la Big Apple come “porto” d’ingresso. L’età media è 38 anni. Giovani e con buona capacità spesa, in sintesi.
Industria dei viaggi a New York: le esperienze verticali
Intanto, la città è in corsa per completare il rinnovamento alberghiero che nel primo trimestre del 2022 conta circa 120mila camere complessive. L’hospitality è in continuo fermento. Nel 2021, circa 27 nuove strutture sono state aperte e nel 2024 si attendono complessivamente 130mila camere.
Tra le novità d’interesse per il business travel c’è Beacon Hotel, a due isolati da Central Park. Propone “studio” e appartamenti, sempre con cucina. Tra i servizi comuni anche la lavanderia.
Ha poi definitivamente inaugurato tutte le sue strutture ricettive Hudson Yards, il più importante sviluppo residenziale e parzialmente turistico dopo il Rockfeller Center. A 10 miglia dall’aeroporto di La Guardia, un lotto di 45 ettari tra Chelsea, Hell’s Kitchen, l’High Line e il fiume Hudson rappresenta l’investimento immobiliare più importante di New York degli ultimi cento anni.
Qui si trova anche una location di eventi indubbiamente strabiliante.
È l’Edge Hudson Yards Observation Deck, ora la terrazza panoramica all’aperto più alta. Oltre ad essere una “semplice” balconata – protetta da una balaustra trasparente alta 3 metri – sul fiume e sullo skyline di Nyc è scalabile. L’attrazione si chiama “City Climb” ed può essere prenotata anche come attività di team building aziendali. A prova di vertigini.
Le 8 persone vengono imbragate e a piedi per 45 minuti circa scalano la parete di cristallo sovrastante la terrazza “sky deck”. Alla fine, sospesi nel vuoto, respirano l’ebbrezza di un “volo statico” e adrenalinico.
Il grattacielo “Edge” ha anche spazi per eventi aziendali.
Reginald Charlot: il Mice è più cauto nella ripresa
E il Mice?
Riaperto e ristrutturato nel 2019 il Javits Center, il centro congressi dove si svolgono i grandi eventi come il Salone dell’automotive (quest’anno ad aprile), gli appuntamenti riprendono.
«Tuttavia l’industria del Mice è più cauta, le stime dicono che per una ripresa ai livelli del 2019 aspetteremo fino al 2023 almeno», osserva Charlot.
Sarà un’industria più difficile da riconquistare. Prima dell’emergenza sanitaria, New York accoglieva 6,2 milioni di congressisti e delegati di conferenze e meeting.
Nel frattempo, la sostenibilità rimane un pilastro della città.
Infatti, con la recente ristrutturazione il Javits ha ricavato un tetto modernissimo all’insegna del verde di 2 ettari. La terrazza è oggi un santuario per gli animali selvatici della zona. Ospita 29 specie di uccelli, 5 di pipistrelli e migliaia di api.
I visitatori possono prenotare un tour per scoprire di più sull’impegno della struttura nel ridurre il consumo di energia.
[Vedi le prossime fiere e congressi al Javits di New York]
Gli aeroporti di New York si rinnovano
Il dinamismo newyorchese non risparmia l’infrastruttura aeroportuale.
Mentre i voli diretti dall’Italia ripartono, gli scali si trasformano per tornare ad accogliere i 34 milioni di viaggiatori attesi dall’industria dei viaggi a New York nel 2022.
Il La Guardia ha inaugurato il Terminal B nel 2021 e a metà di quest’anno aprirà il nuovo Terminal C per Delta Air Lines. A Newark inaugura il Terminal T1 che va a sostituire il Terminal A, qui arrivano United Airlines e ora anche la compagnia all business La Compagnie.
Inoltre, lo scalo aprirà un nuovo sistema ferroviario sopraelevato nell’ottica di ridurre le emissioni climalteranti e decongestonare il traffico.
Infine, al John Fitzgerald Kennedy (Jfk) debutterà a dicembre il Terminal 8 con le nuove lounge di American Airlines e British Airways. Senza dimenticare che inizierà quest’anno la realizzazione del Nuovo Terminal One, con l’apertura prevista nel 2026.
Viaggiare a New York e negli Stati Uniti: requisiti d’ingresso
Attualmente negli Stati Uniti si entra con Green Pass da vaccinazione completa (due dosi), somministrate da almeno 15 giorni. Più un tampone molecolare oppure antigenico ad un giorno dall’imbarco sul volo.
A New York non è più obbligatoria la mascherina nei luoghi al chiuso, ma c’è la facoltà per i gestori di richiedere il green pass. Agli spettacoli di Broadway, la protezione di naso e di bocca è ancora richiesta fino a fine maggio.