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Incentive travel in crescita sino al 2026: numeri e criticità del settore

I dati dell’edizione 2024 dell'Incentive Travel Index, lo studio annuale congiunto promosso dall’Incentive Research Foundation e dalla Society for Incentive Travel Excellence-Site in collaborazione con Oxford Economics

Come il Mice anche il settore dei viaggi incentive è in crescita. Infatti il 45% dei professionisti del settore prevede che il numero dei viaggi e la spesa per singolo partecipante saranno superiori o significativamente superiori rispetto al 2024 da qui sino al 2026.

Il dato emerge dall’edizione 2024 dell’Incentive Travel Index, lo studio annuale congiunto promosso dall’Incentive Research Foundation e dalla Society for Incentive Travel Excellence-Site in collaborazione con Oxford Economics.

Lo studio è stato condotto coinvolgendo oltre 2.800 professionisti dell’incentive travel  tra cui agenzie, hotel, destination management company di 85 nazioni.

Incentive Travel: i risultati dell’Incentive Travel Index

Il 70% dei buyer è alla ricerca di nuove destinazioni. Per il 42% i resort, anche all-inclusive, hanno guadagnato popolarità e per il 40% aumenterà la richiesta delle destinazioni a breve distanza dalla provenienza dei partecipanti.

Il management senjor chiede un valore aggiunto dei viaggi incentive, enfatizzando i temi del soft power sia quelli dell’hard power. Il 58% ritiene che i viaggi incentive svolgano un ruolo più distinto nella motivazione e nella costruzione della cultura aziendale. Invece il 40% è più concentrato sul Roi finanziario.

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Aumento dei costi e reperimento di risorse umane: le sfide

I professionisti dei viaggi incentive devono affrontare sfide a breve e lungo termine. I problemi relativi all’aumento dell’inflazione e, quindi, dei costi, e al reperimento di risorse umane sono i più citati. Ma anche il cambiamento climatico e una maggiore attenzione alla sostenibilità saranno sempre più temi caldi dell’incentive travel.

In Nord America, il tempo libero è diventato la caratteristica più frequentemente citata come importante per il successo di un programma dei viaggi incentive. Invece le attività di gruppo sono più importanti in altri mercati.

Le considerazioni politiche, cioè il modo in cui la selezione della destinazione è percepita internamente ed esternamente, sono sempre più importanti. Rispetto al 51% del 2003 quest’anno è arrivata al 71%  la percentuale dei professionisti del settore secondo la quale  le considerazioni politiche prevarranno su altre nella fase di scelta della destinazione.

Quasi due terzi degli intervistati ritengono che l’intelligenza artificiale generativa è già utilizzata o sarà presto utilizzata in modo efficace nell’ambito dei viaggi incentive. La maggior parte prevede usi come la preparazione dei materiali del programma e la pianificazione, la previsione e il budget.

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Foto di Nils Nedel su Unsplash

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