Il Grand Hotel Majestic “già Baglioni” di Bologna ha inaugurato un nuovo tassello della sua proposta per il segmento Mice. Infatti l’unico hotel 5 stelle lusso di Bologna ha rinnovato completamente la Sala Rinascimento dopo un radicale restyling durato 3 mesi che ne ha cambiato fisionomia, colori, arredi oltre che strumentazione tecnologica.
La “nuova” sala meeting può accogliere sino a 100 persone a platea e fino a 60 a banchetto per eventi corporate quali meeting, convegni e presentazioni, ma anche cene e cocktail curati dalla brigata del Ristorante I Carracci.
Stile e tecnologia della nuova sala meeting
Per quanto riguarda i nuovi arredi, Sala Rinascimento si presenta oggi con uno stile classico contemporaneo. I pavimenti sono in marmo bianco e nero, scelti in segno di coerenza stilistica con i corridoi. Invece le boiserie sono sui toni del grigio pastello. Sui soffitti, decorati con 2 grandi rosoni centrali, sono posizionati i faretti che permettono di modulare la luminosità per settori, in modo flessibile. La sala gode di luce naturale.
Sul fronte delle tecnologie, ogni dettaglio è nuovo e top di gamma: la microfonia, gli audioparlanti, il proiettore, il monitor motorizzato. Inoltre la nuova regia video consente lo switch wireless tra diversi device in contemporanea.
Grand Hotel Majestic “già Baglioni” dispone in totale di 7 sale meeting cui 3 storiche in stile veneziano con decorazione e cassettoni originali del XVI secolo e 4 di nuovissima generazione. Tutte le sale hanno luce naturale e si trovano al piano nobile del palazzo.
Grand Hotel Majestic “già Baglioni”: eventi tra l’arte e la storia
Inaugurato nel 1912, in piena Belle Epoque, Grand Hotel Majestic “già Baglioni” si trova in un palazzo settecentesco, a pochi passi da piazza Maggiore, nel cuore di Bologna.
Dispone di 106 camere e custodisce veri tesori. Infatti al piano nobile si trova il “Camerino d’Europa”, capolavoro cinquecentesco e prima opera nota dei Carracci con un ciclo di affreschi che racconta, per immagini, le storie di Giove ed Europa, tratte dal secondo libro delle Metamorfosi di Ovidio.
Invece nei sotterranei è stato riportato al suo splendore un tratto dell’antica pavimentazione della Flaminia Militare, risalente al 189 a.C, oggi sede di esposizioni temporanee.
Una curiosità: il fondatore del Futurismo Filippo Tommaso Marinetti organizzò proprio la sua celebre mostra-blitz del 1914.