Si chiama “Meetings expectations: the future of meetings & events“ ed è il nuovo report che il Gruppo Accor, leader mondiale nel settore dell’ospitalità, ha recentemente pubblicato in ambito Meeting Eventi. Si tratta di uno studio sulla trasformazione che il ramo M&E ha subito negli ultimi anni e un tentativo di sviscerare i cambiamenti che lo stanno impattando.
È innegabile che le prospettive di certi settori abbiano vacillato durante la pandemia e il Business Travel tra questi. Al punto tale da temere che la stessa industria dei viaggi d’affari ed eventi potesse se non scomparire, essere fortemente ridimensionata.
Fortunatamente, le trasformazioni che sta subendo non sono andate secondo le previsioni. Il pubblico, che tanto si cercava di recuperare, non solo sta tornando ma aumenterà nei prossimi anni, ben oltre il picco del 2019.
Se, da un lato, le prospettive sono rosee, rimane necessario definire una strategia che possa guidare la crescita per il 2024 e gli anni successivi. Viene, quindi, in soccorso il report in questione che delinea differenti modalità e strade da percorrere per far fronte alle nuove sfide. Se si modifica il modo in cui gli eventi vengono prenotati, pianificati ed effettuati, bisogna comprendere a pieno il nuovo contesto per trarne i punti di forza.
Afferma Sophie Hulgard, Chief Sales Officer di Accor: “La pandemia ha rappresentato un momento decisivo per il settore. Siamo stati spinti in un mondo di incontri virtuali e gli eventi in presenza si sono fermati. Tuttavia, ci siamo adattati ed evoluti. L’evoluzione continua ancora oggi e il filo conduttore di tutte le tendenze che prevediamo è il legame umano. Oggi, più che mai, si parla del bisogno di incontrarsi, condividere e crescere insieme”.
Accor: analisi dei dati a supporto dell’indagine Meeting Eventi
Il Gruppo, in collaborazione con Globetrender – agenzia britannica per le previsioni sulle principali tendenze di viaggio e rivista online dedicata al futuro dei viaggi – ha rilevato un aumento della spesa dal 2022 per il 78% degli intervistati. Prevedono, inoltre, un aumento per il prossimo anno del numero di meeting, sia di piccole e medie dimensioni, che aventi oltre 100 partecipanti.
In aggiunta, più della metà (57%) prevede un aumento dei meeting di grandi dimensioni (oltre 300 partecipanti) e quasi tre quarti (78%) ha dichiarato che nel 2024 sarà imprescindibile per il proprio settore partecipare a mostre, conferenze e fiere.
I valori dei meeting IRL (In Real Life) vanno a confermare il nuovo panorama che si delinea: il 33% degli organizzatori congressuali si aspetta un incremento del fatturato superiore del 40% rispetto a quelli virtuali. La maggioranza (l’80%) non sarebbe favorevole a utilizzare la videoconferenza per chiudere accordi nel 2024.
Sophie Hulgard aggiunge: “Essere in una stanza con persone è importante, potente e prezioso”.
I 5 Trend emergenti che danno forma al futuro del M&E
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Trovare equilibrio tra obiettivi e produttività
Si è detto che il pubblico di riferimento è in continua crescita, ma è più importante definire chi sia. Chi pianifica gli eventi deve considerare un target più giovane con atteggiamenti ed esigenze figlie di un differente stile di vita. Si mantiene viva, con successo, l’etica del “lavorare sodo, giocare sodo”, ma applicata a un design degli eventi completamente diverso. I progetti devono essere incentrati sulle persone e tenere conto di un equilibrio che non pende più verso l’eccessiva produttività, ma cerca di bilanciare esigenze fisiche e mentali.
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Vendere appartenenza, celebrando le connessioni e il contatto umano.
Non dimenticare che ci si riferisce ad un settore che si basa sulle persone. Il ROI (Return On Investment) è solo una delle cose che i partecipanti agli eventi cercano, ora si aggiunge il ROX: Return On Experience. Legame umani e promozione di un senso di appartenenza devono essere messe al centro del design di un evento.
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Progettare esperienze, che siano memorabili e creino connessioni significative.
Per arricchire la vita professionale, bisogna creare esperienze che coinvolgano sul personale i partecipanti. Gli incontri face to face devono essere contrassegnati da ricordi duraturi.
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La sostenibilità dovrebbe essere il primo pensiero e non rimandata ad un secondo momento.
Per un impatto positivo, il settore degli eventi partecipare al cambiamento: non basta reagire alle richieste dei clienti, serve andare oltre le loro aspettative. Si tratta di fare passi verso la riduzione delle emissioni di carbonio e dei rifiuti, per esempio, oppure dimostrare un impegno attivo con le comunità locali.
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Il digitale ha una portata rilevante, il contatto umano ha un valore: essere fisicamente presenti in sala è fondamentale.
Il lavoro ibrido è, di per sé, una rivoluzione nelle opportunità. Le piattaforme digitali devono, però, rimanere uno strumento a supporto dell’uomo. Senza dimenticare che le conferenze nascono face to face e devono continuare ad essere dal vivo perché sono ancora oggi un’occasione per riunire le persone.
—> A proposito di Accor Hotel, qui la recente novità nello staff direttivo 2023.