Firenze si appresta a essere la capitale del turismo. Infatti a novembre il capoluogo toscano sarà il palcoscenico non solo del G7 Turismo (13-15 novembre) ma anche della seconda edizione del Forum internazionale del Turismo (8 e 9 novembre).
Il Forum sarà un’occasione di confronto tra istituzioni, associazioni e imprese del settore. Obiettivo? Portare al tavolo della riunione ministeriale le istanze di chi lavora nel turismo.
Sarà un “Fuori G7”, un modo per arrivare all’appuntamento del 13-15 novembre con il contributo dell’industria del turismo.
«L’ascolto e la condivisione sono il nostro marchio di fabbrica. Abbiamo quindi deciso di coinvolgere le associazioni e le imprese del settore incontrandole, sempre a Firenze, a pochi giorni dal G7, per portare il loro contributo su un palcoscenico internazionale così importante, riconoscendo, ancora una volta, la centralità del settore», commenta il ministro del Turismo Daniela Santanchè.
Il G7 del Turismo: temi e obiettivi
Per la prima volta nella storia i ministri del turismo dei membri del G7 (Italia, Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito, Stati Uniti, Unione Europea), di Paesi invitati e i vertici di organizzazioni internazionali si riuniranno tra le vie medievali e i palazzi rinascimentali di una città che rappresenta un simbolo universale di bellezza e di cultura.
L’evento metterà al centro del dibattito le sfide e le opportunità del settore turistico in un’epoca di grandi cambiamenti.
Infatti l’appuntamento storico offrirà l’opportunità di discutere e definire nuove strategie per promuovere un turismo sostenibile e di qualità, tra la tradizione delle eccellenze identitarie italiane e l’innovazione dell’intelligenza artificiale.
Il Mice al Forum Internazionale del Turismo
Aggiornamento 9 novembre 2024
Anche il turismo congressuale ha partecipato al Forum Internazionale del Turismo.
Come ha evidenziato nel proprio intervento Gabriella Gentile, presidente di Federcongressi&eventi, l’associazione della meeting industry italiana: «Il congressuale è un settore del turismo italiano in costante crescita e il nostro Paese è tra i leader mondiali del MICE. Una posizione che può essere consolidata e ulteriormente accresciuta con incentivi fiscali ad hoc per chi sceglie l’Italia quale sede dei propri congressi ed eventi business.
Ma c’è un altro elemento che può aumentare la nostra competitività, e cioè la realizzazione di nuovi centri congressi sia nel Sud del Paese sia in quelle che definiamo come ‘destinazioni minori’.
A oggi, infatti, come ci indica l’OICE, lo studio di settore promosso da Federcongressi&eventi, la maggior parte degli eventi e dei congressi in Italia (59%) si svolge al Nord dove si trova oltre il 53% delle sedi. Nuovi spazi sono quindi fondamentali per intercettare una domanda sempre crescente, sempre più alla ricerca di destinazioni autentiche e sempre più destagionalizzata.
Decisiva per lo sviluppo del comparto è anche la formazione delle giovani leve e il costante aggiornamento dei professionisti, un ambito che vede Federcongressi&eventi molto attiva, con un ventaglio di proposte formative che potrà essere ampliato grazie ai fondi stanziati dal Ministero del Turismo».
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