eventi outbound dal mercato cinese

Cina: aumentano gli eventi outbound

Aumentano gli eventi outbound dal mercato cinese. Secondo il rapporto China Outbound MICE Tourism Market Report 2019 i viaggi per eventi e congressi sono destinati a crescere in maniera costante nei prossimi anni (la ricerca è disponibile qui, a pagamento). Il report è stato condotto dalla società di ricerche Business Industry Reports, che analizza i trend del comparto Mice cinese rilevandone le dimensioni e il tasso di crescita, la spesa, le macro tendenze, monitorando i maggiori player.

Sugli eventi outbound dal mercato cinese: l’Italia tra le destinazioni preferite in Europa

La ricerca si focalizza anche sulle destinazioni più gettonate dai cinesi quando organizzano eventi all’estero. Al primo posto si piazza Hong Kong, al secondo Macao e al terzo la Corea del Sud seguita, in ordine, da Stati Uniti e Vietnam. Altre mete popolari tra i viaggiatori MICE cinesi sono la Tailandia, il Giappone, la Malesia e Singapore. Per quanto riguarda l’Europa, le mete del Vecchio Continente verso le quali si dirigono i maggiori flussi sono Germania, Russia, Francia, Spagna e Italia (qui la notizia sulla missione in Cina del Convention Bureau Roma & Lazio).

Ma quali sono i principali criteri con i quali i planner cinesi individuano le destinazioni per i propri eventi? A rispondere è il China MICE market study di Visit Britain:

  • Attrattiva turistica, cioè il mix di arte, cultura, paesaggi, shopping e gastronomia;
  • Capacità di comprendere i bisogni del mercato cinese fornendo risposte personalizzate (per esempio, personale di lingua cinese);
  • Sicurezza e stabilità politica;
  • Bassi tassi di inquinamento dell’aria (la Cina detiene insieme all’India il record di paesi con i più alti livelli di inquinamento atmosferico).

L’Italia terzo paese europeo per investimenti cinesi: l’interscambio commerciale supera i 50 miliardi

L’Italia per la Cina non è “solo” una destinazione top per il MICE, ma anche per gli investimenti. Nel periodo che va dal 2000 al 2017 il Paese del Dragone ha infatti investito in Italia 13,7 miliardi di euro posizionandoci al terzo posto quale nazione europea di destinazione delle risorse cinesi, dopo Regno Unito e Germania. Non solo. Secondo i dati della Fondazione Italia Cina, sono oltre 600 le aziende italiane a capitale cinese principalmente nei settori chiave del made in Italy. Queste aziende generano quasi 18 miliardi di euro di fatturato e impiegano più di 30mila dipendenti. Ma a dirla tutta, ben superiori sono le aziende cinesi a capitale italiano: oltre 2.000 per un totale di 160mila dipendenti in Cina e un giro d’affari complessivo di 25 miliardi di euro.

L’interscambio commerciale tra i due Paesi, consolidato ormai sopra la soglia dei 50 miliardi di dollari annui, è contraddistinto da un trend di crescita delle esportazioni italiane, maggiore rispetto all’aumento delle importazioni dalla Cina.

 

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