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L’Organizzazione Mondiale della Sanità aggiorna il documento sugli eventi di massa

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L’Organizzazione Mondiale della Sanità-Oms ha appena pubblicato le nuove linee guida per gli “assembramenti di massa”, termine con il quale l’istituto per la salute dell’Onu comprende anche eventi sportivi e musicali, i congressi, le convention, i meeting e le fiere.

Il documento è un aggiornamento di quello dal titolo Key planning recommendations for mass gatherings in the context of COVID-19, pubblicato il 19 marzo 2020. «La nuova versione è stata rivista alla luce dell’evoluzione delle conoscenze sulla pandemia nelle ultime settimane e per garantire l’allineamento con la più recente guida sul Covid-19», spiega l’autorità.

L’OMS incoraggia il via libera per i grandi eventi

La buona notizia è che l’Oms riconosce il valore economico, culturale e sociale e il significativo impatto sull’occupazione degli eventi e incoraggia quindi le autorità a dare l’ok alla loro realizzazione. Chiaramente con l’adozione di misure per contenere il contagio da Coronavirus.

Dopodiché fornisce un elenco di fattori di rischio da valutare. E raccomanda di tenere in considerazione i dati che indicano la capacità dei singoli paesi di contenere la diffusione del virus. Ciò include di considerare il tipo di sede, i partecipanti, la durata dell’evento. Nonché l’infrastruttura sanitaria locale e la capacità di rilevare e gestire i casi Covid-19.

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Photo by Jaime Lopes su Unsplash

Inoltre, l’Oms ha sviluppato uno strumento di valutazione del rischio per gli assembramenti di massa: scaricalo qui.

Il documento di orientamento lascia essenzialmente alle autorità locali la responsabilità di stabilire le regole che ritengono appropriate. Il che presumibilmente consentirebbe loro di affermare di essere supportate dall’Oms.

Tra le domande del risk assessment c’è quella sullo svolgimento prevalentemente al chiuso (indoor) e che favorisce contatti per un periodo prolungato. Condizione quest’ultima piuttosto diffusa. E un’altra sull’età dei partecipanti, indicando gli over 65 come soggetti particolarmente a rischio.

Si noti che la risposta affermativa a questi due interrogativi assegna già un livello di rischio elevato.

Eventi di massa e rischi

Il documento dell’Oms argomenta: «In generale, gli eventi associati ad un rischio basso o molto basso di trasmissione di Covid-19 e ad una bassa tensione sul sistema sanitario possono essere considerati sufficientemente sicuri per procedere».

Continua: «Quelli con un livello di rischio moderato, elevato o molto alto potrebbero non essere sufficientemente sicuri per procedere e richiederebbero un’applicazione più approfondita delle misure di prevenzione e controllo. Se il rischio di diffusione di Covid-19 rimane significativo dopo l’applicazione di tutte le misure di controllo, è necessario prendere in considerazione il rinvio o la cancellazione dell’evento pianificato».

Va sottolineato che l’Oms non ha il mandato di imporre restrizioni, modifiche, rinvii o cancellazioni di eventi, né di dare l’autorizzazione a procedere. Piuttosto, fornisce consulenza alle autorità e agli organizzatori sulle migliori pratiche basate su prove disponibili.

Key planning recommendations for mass gatherings in the context of COVID-19 evidenzia anche l’importanza della legacy (l’eredità, il lascito) degli eventi per la lotta al Coronavirus.

«Rivedere gli insegnamenti tratti e valutare la legacy degli eventi è di fondamentale importanza per condurre una valutazione formale delle politiche e migliorare le migliori pratiche. Le autorità e gli organizzatori dovrebbero considerare gli eventi come un’opportunità per migliorare il loro modo di lavorare e trasmettere questo apprendimento ai futuri organizzatori e al paese ospitante», conclude il documento.

Approfondisci qui sulla più realistica ipotesi di ri-partenza per i piccoli eventi, secondo Pcma.

 

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