L’appeal turistico del Vecchio Continente non conosce flessioni. Nel 2018 la crescita complessiva degli arrivi internazionali verso l’Europa è stata del 6%.
La Turchia è stato il primo paese per tasso di aumento di visitatori internazionali, +21,8% rispetto all’anno precedente. Come molti ricorderanno, il Paese aveva perso molti arrivi a causa di attentati.
I dati emergono dall’European Tourism in 2018: Trends & Prospects (Q1/2019), l’ultimo report sul turismo europeo redatto dalla European Travel Commission-ETC.
Secondo lo studio elaborato da Tourism Economics includendo dati sia propri sia di altre fonti tra le quali Iata e UNWTO, subito dopo la Turchia sono state la Serbia e Malta le nazioni con la più alta crescita degli arrivi, segnando un aumento di oltre il 14%. Il 2018 può quindi essere definito “l’anno delle destinazioni emergenti”. La conferma arriva anche dalla buona performance del Montenegro che, grazie agli investimenti in strutture e infrastrutture, ha ottenuto un +13,7%. Per quanto riguarda l’Italia, il trend è positivo anche se il +3,5% raggiunto non rende sicuramente giustizia alle potenzialità del paese.
In merito ai principali paesi emissori a lungo raggio, gli arrivi dagli Stati Uniti sono avanzati del 10% e quelli dalla Cina del 6%.
Europa arrivi internazionali a +3,6% nel 2019
Il 2018 è stato dunque un’ottima annata per il turismo in Europa e anche il 2019 non dovrebbe deludere, pur senza raggiungere grandi exploit. Secondo le previsioni gli arrivi internazionali si attesteranno al +3,6%.
Il rallentamento dell’economia globale, le tensioni commerciali e l’incertezza politica sono gli elementi che contribuiscono all’aspettativa di un tasso di espansione positivo ma più moderato del 2018.
Per quanto riguarda il primo quadrimestre dell’anno, il report indica che il paese con la performance migliore è stato il Montenegro, +41%.
Il risultato del paese balcanico è frutto di più elementi: attività promozionali, miglioramento della connettività aerea e investimenti in infrastrutture invernali per la destagionalizzazione del turismo.
Altre nazioni che hanno registrato un aumento considerevole degli arrivi internazionali sono state la Turchia e l’Irlanda, entrambe a + 7%. Good news anche per Portogallo e Spagna che, con una crescita rispettivamente del 6 e 2%, hanno battuto i record di arrivi in termini assoluti anno su anno (ndr: i dati relativi all’Italia non erano disponibili al momento della compilazione del report).
Tutto bene, dunque? Sì, ma sempre mantenendosi all’erta come sottolinea il direttore esecutivo dell’European Travel Commission Eduardo Santander.
“La potenziata connettività aerea, le importanti attività promozionali e la forte domanda dai maggiori mercati europei di lungo raggio hanno svolto un ruolo chiave nella crescita dell’industria turistica europea confermata anche dai risultati di inizio anno. Tuttavia dobbiamo sempre essere consapevoli delle sfide che ci attendono. Dobbiamo lavorare insieme in tutta Europa, con il supporto dei responsabili politici europei e nazionali, per garantire che i driver della crescita del turismo sostenibile vengano attuati a beneficio di tutti”.
Il report European Tourism in 2018: Trends & Prospects (Q1/2019) è disponibile qui.
Qui scopri quanti passeggeri aerei ha l’Italia.
Guarda qui il video con i dati più significativi del report: