Convention bureau di Roma e Lazio

Assemblea Convention Bureau di Roma e Lazio: missione Cina

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A un anno e mezzo dalla sua costituzione è tempo di bilanci per il Convention Bureau di Roma e Lazio, società consortile costituita nel giugno del 2017 su iniziativa di Confesercenti Roma, Federalberghi e Confcommercio Roma, Federcongressi&eventi e Unindustria col supporto di comune e regione (vedi qui il sito del CBReL).

I dati del 2018: si è chiuso con 120 tra soci e partner, grazie all’ingresso di 36 nuove imprese. A queste si sono aggiunte le prime del 2019, che rafforzano così un soggetto che punta a portare eventi a Roma e nel Lazio, grazie alla sua forza e grazie all’ampia offerta rappresentata dai suoi soci, composti da centri congressi, hotel, organizzatori di eventi, enti fieristici, aeroporti di Roma, grandi operatori dello sport, fornitori di servizi, Pco, Dmc e incentive house. Insomma: tutti i più grandi protagonisti di un sistema economico che nel mondo occupa 10,3 milioni di persone (26 milioni se si considera l’indotto) e che genera una spesa di mille miliardi di dollari ogni anno.

Spesa del turismo d’affari e congressuale: fino a 10 volte quella di un turista leisure

“Il valore del settore Mice è indubbio – ha detto Onorio Rebecchini, presidente del Convention Bureau di Roma e Lazio e con una lunga esperienza professionale nel settore alberghiero – visto che una persona in viaggio di lavoro genera sul territorio una spesa che può essere anche 10 volte quella di un normale turista. E in una fase in cui si cerca di qualificare gli arrivi in città affollate e messe a dura prova dal turismo di massa come Roma, il convention bureau che guido può svolgere un ruolo centrale di riqualificazione dell’offerta”.

Intanto il 2018 si è chiuso con un dato importante per il Convention Bureau di Roma e Lazio, sottolineato dallo stesso presidente: sono state 207 le richieste di quotazione pervenute da tutto il mondo. Quotazione che implica – come minimo – un interesse verso la destinazione come luogo per ospitare un grande evento. E molte di queste si sono poi concretizzate in manifestazioni, congressi o presentazioni che si terranno a Roma e nel Lazio nel corso del 2019, del 2020 e degli anni a seguire. Di queste richieste, 117 risultano provenienti da agenzie, 45 da associazioni, 33 da soci stessi del convention bureau, 9 dal corporate e 3 da enti. Il volume di persone che partecipano a questi eventi varia in modo omogeneo: 78 richieste riguardavano meeting lavorativi fino a 500 persone, 14 erano per congressi di oltre 3000 persone, 46 per quelli tra le 1000 e le 3000, e 28 per congressi tra le 500 e le 1000.

“Questo è il frutto del nostro lavoro dei mesi passati, della partecipazione del CBReL a fiore internazionali come la Bit di Milano, Imex di Francoforte e di Las Vegas, Ttg di Rimini, Wtm di Londra, Citm di Shanghai e Ibtm di Barcellona” aggiunge. Senza contare gli workshop, i fam trip e le missioni internazionali organizzate a negli Usa e in Cina e volte a far conoscere il prodotto e l’offerta della regione.

Progetti per il 2019 di Convention Bureau di Roma e Lazio: consolidamento e focus Cina

Per il Convention Bureau di Roma e Lazio, il 2019 sarà l’anno del consolidamento di tutti i rapporti e le intese sviluppate fino ad oggi, con un particolare focus sulla Cina, su cui ci sono stati i più grandi investimenti lo scorso anno (leggi i dettagli).

Per la prima volta, Roma accoglierà Italy At Hand, manifestazione espressione  del Made in Italy declinato in eventi di “unconventional business” a vocazione internazionale, che mettono il territorio “a portata di mano”, richiamando anche il valore della manualità artigianale. La città è stata scelta anche da MPI Italia, la più diffusa associazione mondiale di eventi, per la prossima convention annuale, prevista dal 5 al 7 luglio.

Con l’Assemblea 2019 si è dato anche il via al nuovo “Programma Ambassador”, tramite cui le eccellenze accademiche di Roma e del Lazio diventano ufficialmente veicoli di accoglienza e testimonianza del valore dell’offerta del territorio. Tra questi “ambassador” anche Virginia Caracciolo, dell’Azienda Ospedaliera San Giovanni dell’Addolorata, Roberto Angioli, dell’International Gynecologic Cancer Society, Anna Barra Caracciolo, ricercatrice del CNR e professoressa presso il Dipartimento di Biologia Ambientale dell’Università di Roma Sapienza, Giampaolo Nicolais, professore di Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione Università Sapienza di Roma, Giuseppe Carrus, professore associato presso il Dipartimento di Scienze della formazione presso l’Università degli Studi Roma Tre, Manuela Cavallo, docente di M&A (Mergers & Acquisitions) e Private Equity all’Università Bocconi di Milano e socio fondatore dello Studio legale Portolano Cavallo, Stefano Gumina, professore associato Università Sapienza di Roma e delegato nazionale della Società Europa di chirurgia della spalla e del gomito.

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