L’Italia è nei primi 10 posti della classifica Icca 2021. Dopo lo stop dello scorso anno, l’International Congress and Convention Association-Icca torna a pubblicare il report statistico annuale che rileva le performance di nazioni e città nel mercato dei congressi promossi dalle associazioni.
Chiaramente, però, il lavoro di monitoraggio e ricerca è stato compiuto tenendo conto del contesto mondiale.
Lo scorso anno, infatti, ogni Paese considerato dal ranking aveva disposto norme per limitare il contagio da Covid-19 che hanno fermato e/o limitato lo svolgimento degli eventi in presenza. Ricordiamo, per esempio, che in Italia nei primi sei mesi del 2021 erano vietati e nei restanti 6 erano permessi con distanziamento interpersonale.
[Scopri l’andamento del Mice in Italia attraverso lo studio Oice 2021 promosso da Federcongressi & eventi]
Il nuovo criterio di valutazione: il Destination Performance Index
La classifica Icca 2021 deriva quindi da un’analisi compiuta per individuare le destinazioni che hanno dimostrato maggior capacità di resilienza e di adattamento ai nuovi bisogni del mercato.
Le performance di Paesi e città sono state valutate utilizzando il Destination Performance Index. Si tratta di un indice che valuta, tra l’altro, la capacità di nazioni e città di dotarsi di tecnologie per convertire gli eventi da in presenza a virtuali o ibridi.
A differenza delle classifiche pre-pandemia, la classifica Icca 2021 non prende, dunque, in considerazione solo gli incontri che si sono effettivamente svolti sul posto, ma anche gli eventi pianificati, posticipati, ibridi e virtuali.
Complessivamente sono stati considerati 8.000 congressi internazionali.
Va infatti ricordato che la classifica non considera tutti i congressi ma solo quelli internazionali promossi dalle associazioni. Perciò il reale posizionamento di una città, così come di una nazione, nel mercato Mice non può essere rilevato esclusivamente con i numeri di Icca. Vanno incrociati i report che considerano anche gli eventi promossi dalle aziende.
[Leggi della differenza tra la classifica Icca e la classifica Uia]
Classifica ICCA 2021 delle destinazioni
1 | U.S.A. |
2 | Spagna |
3 | Germania |
4 | Francia |
5 | Italia |
6 | Regno Unito |
7 | Giappone |
8 | Portogallo |
9 | Cina |
10 | Corea |
Come nel 2019, gli Stati Uniti si confermano saldamente al primo posto della top ten, posizione che occupano da oltre due decenni.
Buono il risultato dell’Italia che sale di un gradino e si aggiudica il 5° posto, superando il Regno Unito. E positiva anche la performance della Spagna che sale di due posizioni. Nel complesso l’Europa è stata una forte performer durante la pandemia. Infatti, le sue nazioni costituiscono il 70% dei primi 20 posti del ranking.
Sono seguite dai Paesi asiatici, 15%, e da quelli nordamericani, 10%. L’Oceania, rappresentata dall’Australia, rivendica una quota di mercato del 5%.
[Guarda la classifica Icca 2019]
Classifica ICCA 2021 delle città
1 | Vienna | |
2 | Lisbona | |
3 | Atene | |
4 | Barcellona | |
5 | Singapore | |
6 | Madrid | |
7 | Praga | |
8 | Parigi | |
9 | Berlino | |
10 | Bruxelles |
Vienna riconquista il primo posto per la prima volta dal 2012. Toglie lo scettro a Parigi che slitta all’ottavo posto.
L’indagine ha attribuito alla capitale austriaca 92 congressi, nove dei quali si sono svolti senza restrizioni, 22 come eventi ibridi e 61 virtualmente. A giocare a favore della città, fatto salvo chiaramente il richiamo di appeal, strutture e servizi, è stato sicuramente anche il Vienna Meeting Fund.
Lanciato nel 2021, fornisce supporto finanziario per l’organizzazione di congressi ed eventi aziendali.
Per quanto riguarda l’Italia, nessuna città del Belpaese rientra nella top ten.
Va però segnalata la buona performance di Roma. La città eterna entra nelle prime 20 posizioni piazzandosi al 16° posto, pari merito con Porto. Posizione più defilata per Milano, al 28° posto.
[Leggi della convenzione “blocco-camere” per gli eventi a Milano]