Bressanone, in Alto Adige, non è certo nelle classifiche 2024 di destinazioni Mice più ambite a livello internazionale, è però una città che meriterebbe considerazione, anche solo per come vanta ricca storia, affascinante architettura e natura spettacolare.
Tra gli elementi che rendono questa località unica, per turismo non d’affari ma che potrebbe regalare ai business traveller giornate ricche, l’acqua è cruciale: non solo per la sua bellezza scenica, ma anche per il suo ruolo fondamentale nella vita quotidiana e nella cultura locale.
L’importanza dell’acqua a Bressanone è evidente nei due corsi che attraversano la città, contribuendo a creare un paesaggio urbano incantevole e fornendo risorse naturali vitali. Il fiume Isarco e il fiume Rienza sono testimoni dell’importanza dell’acqua nella formazione della geografia locale e nell’irrigare le fertili terre circostanti.
San Nepomuceno a Bressanone
Pochi sanno che la statua del protettore San Nepomuceno a Bressanone, nei pressi del Ponte Aquila fino a pochi decenni fa non rivolgeva il suo sguardo pietrificato all‘idilliaco via vai del centro storico, ma osservava le mani diligenti di lavandaie inginocchiate.
Una scala vicino al ponte collegava la città con il fiume e su di essa vigilava la statua. Questo fu, un tempo, il luogo dove si lavava il bucato dei brissinesi.
Nuove strutture
Non lontano dal fiume Isarco, nel tardo Medioevo a Bressanone c’erano dei bagni pubblici. Nello stesso quartiere in cui allora si trovava la “padehaus”, a fine marzo 2024 aprirà il boutique hotel Badhaus. Con la sua struttura a torre dal carattere particolare, nel cuore del centro storico di Bressanone, con 21 camere, un elegante bar e una “piazzetta pubblica” nel cortile interno.
Water Ligth Festival
Ma l’elemento acqua a Bressanone non è solo un bene naturale essenziale; diventa anche protagonista di un evento in primavera: il Water Light Festival. Da 24 aprile a 12 maggio 2024 la magia dell’acqua attraverso uno spettacolo di luci e suoni che trasforma la città in un’opera d’arte illuminata.
Le sponde del fiume Isarco, le fontane e i luoghi d’acqua si animano di sera a Bressanone e di giorno all’Abbazia di Novacella. Con installazioni luminose e proiezioni che narrano storie legate all’acqua, dalla sua importanza storica alla risorsa irrinunciabile per mantenere in salute tutto l’ecosistema della Terra. Oltre a offrire uno spettacolo visivo, il festival sottolinea l’importanza di preservare e rispettare le risorse idriche.
Promuovendo la consapevolezza ambientale e stimolando riflessioni sulla gestione sostenibile dell’acqua. Sono messi in evidenza temi come il cambiamento climatico, la potenzialità del riciclo artistico di materiali, il green washing e lo scioglimento dei ghiacciai.
L’oro blu di Brixen
Altro progetto che valorizza l’oro blu è “Refill Your Bottle“. Per l’utilizzo sostenibile dell’acqua incoraggiando le persone a riempire le proprie bottiglie presso le fontanelle pubbliche sparse per la città e in montagna. In un gesto semplice ma significativo, i residenti e i visitatori possono partecipare attivamente.
I Giardini Rapp, l’oasi di pace nelle immediate vicinanze del centro storico, così come la comoda passeggiata lungo il fiume sono sorti alla fine del 19-esimo secolo con la regolazione della confluenza dei due fiumi: l’Isarco, che nasce al Passo del Brennero, e la Rienza, che dalla Val Pusteria sfocia nell’Isarco proprio a Bressanone.
Nel cuore di questa storia d’acqua, emerge la sorgente dell’Acqua minerale Plose, un’acqua cristallina che sgorga dalle montagne circostanti. Questa sorgente rappresenta un patrimonio naturale unico.
22 marzo Giornata Mondiale dell’Acqua
Il 22 marzo, Giornata Mondiale dell’Acqua, la montagna locale di Bressanone, la Plose, è ancora innevata. Ma presto questa si scioglierà e intraprenderà un lungo viaggio attraverso diversi strati di roccia fino a quando la speciale “acqua di Bressanone”, che proviene da 16 fonti diverse, sgorgherà dai rubinetti e dalle fontanelle della città.
In questa giornata, l’azienda municipalizzata di Bressanone e l’OEW (Organizzazione per un mondo solidale) si concentreranno su questa preziosa risorsa nella biblioteca comunale, mentre la Cooperativa turistica di Bressanone lancerà una campagna di sensibilizzazione per gli ospiti, che affronterà durante tutto l’anno il tema del risparmio dell’acqua anche in vacanza. A Bressanone ogni giorno è infatti la Giornata Mondiale dell’Acqua.
Lido, Kneipp, laghetti di montagna e cascate
Si dice lido ma non c’era il mare, qui, c’erano i meandri originali dell’Isarco, che sono gradualmente scomparsi dopo la sua regolazione. Rimase uno stagno per l’allevamento dei pesci e una piscina, il Lido. La piscina non esiste più, ma il laghetto ospita ancora numerose specie di pesci, come tinche, lucci e carpe, e persino la rarissima taccola. Sulle rive del laghetto dei pesci, è stato creato un vero e proprio tempio del gourmet, il Brix0.1, e altre strutture per il tempo libero delle famiglie.
A Bressanone non si vive solo sull’Isarco, il gruppo Riversurf Brixen si muove nell’Isarco. Questo sport è particolarmente popolare in estate, perché le corde elastiche attaccate al ponte Lido permettono ai surfisti di eseguire virate, torsioni, salti e altri trucchi spettacolari.
Probabilmente il più antico impianto Kneipp dell’Alto Adige è stato costruito sul torrente Scaleres, sopra Varna, nelle immediate vicinanze di Bressanone. Qui, dal 1666, c’era in origine un bagno, il “Wildbad Schalders”, che, dopo diversi cambi di proprietà, è stato più o meno in funzione fino al 1914. Nel frattempo, l’impianto Kneipp è stato rinnovato e ampliato e offre sempre momenti di benessere ed energia.
Attività estive a Bressanone e dintorni
In estate si è attirati dalle altezze più ventilate. Da Scaleres, l’escursione un po’ impegnativa fino ai Laghi Gelati può essere coronata da un bagno rinvigorente nei cristallini laghi di montagna. Non meno faticoso, ma di una bellezza naturale unica, è il percorso da Le Cave al Lago di Pontelletto nelle Alpi Sarentine.
Per un’esperienza spettacolare e rinfrescante, basta recarsi alle Cascate di Barbiano tra boschi di castagni. Avvicinandosi al salto d’acqua di oltre 85 metri si percepisce la sua potenza, si sente il rumore tonante dell’acqua che si schianta contro le rocce e già la sola nebulizzazione dell’acqua mitiga la calura estiva.
L’utilizzo della forza dell’acqua per azionare segherie e mulini è una pratica che ha radici antiche e ha svolto un ruolo cruciale nello sviluppo di Bressanone e dintorni. Si pensi alla segheria di Caredo sul Monte Ponente lungo il sentiero dei masi, che dopo un restauro può nuovamente trasformare i tronchi in assi, proprio come facevano generazioni di contadini, usando solo la forza dell’acqua.