Il 2019 del Mice a Roma e nel Lazio traccia un bilancio positivo del suo Cbrel nel primo biennio di attività. All’ultima assemblea dei soci di inizio dicembre, il convention bureau ha fatto sapere di avere ricevuto 367 richieste di quotazione per realizzare eventi. Di essi, 55 sono stati confermati e 132 sono stati espressi dal mercato italiano. Il fatturato generato sul territorio è stato calcolato in 15,1 milioni di euro. “Una crescita che va ora sostenuta e condivisa per non perdere i traguardi raggiunti e ambire a nuove sfide” afferma il presidente Onorio Rebecchini.
Le richieste al Cbrel giungono perlopiù da parte delle agenzie Mice, per il 60%. Dalle associazioni per il 19%, dalle aziende solo per l’8% e dagli stessi soci per il 13%.
Perché ci si rivolge al Cbrel?
«Il coinvolgimento del consorzio viene richiesto soprattutto per supporto nella ricerca del giusto hotel (34%), poi per la location ideale dell’evento da realizzare, la venue (30%), a seguire l’allotment delle camere (15%), infine il supporto istituzionale in candidature per congressi o altri eventi (8%) e altri servizi (13%)», si legge in una nota
Il settore da cui provengono le richieste per eventi è prevalentemente quello farmaceutico che detiene il 49% della domanda, seguito dalla tecnologia al 22%.
2019 del Mice a Roma e nel Lazio, le 7 esperienze più richieste
Il Cbrel ha raggiunto 143 soci con gli ingressi del Teatro dell’Opera, di Eataly e del circuito di Vallelunga caro agli eventi dell’automotive. Ma quali sono le experience più richieste dalla meeting industry? Ecco una carrellata di sette che il convention bureau di Roma e del Lazio ha stilato come le esperienze più richieste del 2019.
1. Per rivivere l’antica Roma con la realtà virtuale
Monumento tra i più significativi della storia di Roma, il Circo Massimo torna a vivere attraverso un innovativo progetto di valorizzazione con la realtà aumentata e virtuale. Per la prima volta sarà visitabile in tutte le sue fasi storiche, grazie alle tecnologie interattive di visualizzazione che utilizzano visori ottici.
Oggi è possibile vedere la vita dell’antica valle scorrere davanti agli occhi, passeggiare tra le botteghe romane e assistere a una corsa di quadrighe tra urla di incitamento e capovolgimento di carri, in un rimando continuo tra presente e passato.
Il percorso, della durata di circa 40 minuti, è disponibile in sei lingue: italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo e russo.
Le otto tappe prevedono: la Valle e le origini del Circo, il Circo da Giulio Cesare a Traiano, l’età imperiale, la Cavea, l’Arco di Tito, le Botteghe (tabernae), il Circo in età medievale e moderna per chiudere con “Un giorno al Circo”.
2. Bus gourmet a Roma con chef stellato
Il bus panoramico per gourmet in tour a Roma gode della cucina stellata dello chef Marco Bottega (una stella Michelin). Mentre lo chef crea il pasto a bordo per un massimo di 30 ospiti, l’itinerario va da Piazza della Repubblica a Santa Maria Maggiore, poi verso Colosseo, Circo Massimo, Piazza Venezia, Castel Sant’Angelo, Vaticano e Piazza Esedra.
3. I segreti dei Borgia
La pessima fama della famiglia più chiacchierata del Rinascimento non poteva che diventare un tour teatralizzato, privato e a piedi. Ecco “Alla ricerca dei luoghi e i segreti dei Borgia” per incontrare Cesare e Lucrezia Borgia nonché Alessandro VI nelle loro segrete relazioni amorose all’ombra del Vaticano.
4. Visita privata all’Auditorium della musica
L’Auditorium Parco della Musica rappresenta una sofisticata architettura musicale ed uno straordinario intervento di riqualificazione urbana, è uno dei capolavori dell’architetto Renzo Piano.
La vista privata mostra il museo archeologico affacciato sul foyer. Qui si trovano i resti della villa patrizia rinvenuta durante gli scavi e il museo Aristaios. Poi il museo degli strumenti musicali dell’Accademia nazionale di Santa Cecilia con pezzi rarissimi. Oltre all’installazione permanente di Maurizio Nannucci, il foyer dell’Auditorium ospita Sound Corner, un’installazione sonora permanente.
Si trova nello spazio di passaggio tra il foyer della sala Petrassi e il teatro Studio Borgna: un angolo del suono con una programmazione periodica mensile destinata ad accogliere brani sonori di artisti sempre diversi.
Infine il giardino interno, dietro alla grande vetrata tra il bookshop e la biglietteria.
5. Vallelunga per i team building
L’autodromo con centro congressi da 1600 persone viene richiesto per team building e prove di guida. E’, infatti, sede della scuola di guida sicura Aci-Sara, oltre che della Scuola federale rally e ha una pista speciale sterrata per Suv e 4X4 per test drive offroad carichi di adrenalina.
6. Scuola di cucina alle Scuderie papali
A un’ora da Roma, nelle Ville Pontificie del borgo di Castel Gandolfo hanno debuttato con successo i corsi di cucina nella Fattoria dei Papi. Si utilizzano i prodotti della Fattoria del Papa di Castel Gandolfo, dal Seicento residenza pontificia estiva alle porte della capitale. Sono 55 ettari su un colle sul lago Albano: 30 a giardino, 25 tra orti e campi.
I corsi durano una giornata ed è compresa una passeggiata di un’ora e mezzo nel parco di Villa Barberini, dove ci sono giardini all’italiana punteggiati da rovine romane, con tanto di teatro e statue antiche.
7. Bagnoregio, la città che muore
Nella Tuscia, la visita di Bagnoregio è l’ultima delle sette esperienze più richieste dalla meeting industry che sceglie Roma e il Lazio per gli eventi.
Il piccolo comune del Viterbese è detta “la città che muore” e accoglie ogni anno più di 700mila visitatori. La sua posizione precaria sullo sperone tufaceo alla mercé delle intemperie della Valle dei Calanchi ne fanno una meta avventurosa.