La sostenibilità in un’azienda è ancora un tema da inquadrare e coinvolge molti reparti. La necessità imperante è quella di riprogettare la mobilità aziendale. Cercando sempre di più il dialogo tra le imprese e il territorio dove le stesse società operano. La figura chiave è quella del mobility manager che ha il compito di realizzare i valori di sostenibilità ambientale dell’impresa.
La mobilità al centro del dibattito, quindi, con la tecnologia che abilita nuovi modelli e approcci sia per il fleet management sia per gli spostamenti casa-lavoro: questi i temi sviluppati durante MissionForum ieri, a Milano.
Zucchetti e le soluzioni tecnologiche di commuting
Durante l’evento del 29 marzo, Valentina Ubaldi, head of HR mobility solutions – Business unit HR di Zucchetti, ha spiegato che «oggi più che mai Zucchetti va verso la gestione del commuting con diversi software di HR mobility». Ovvero la gestione degli spostamenti casa-lavoro dei dipendenti attraverso strumenti utili a gestire sia i flussi in entrata e uscita nelle sedi sia la quantità di smart working svolto.
Inoltre, la manager ha spiegato di soluzioni tecnologiche rivolte ai mobility manager per configurare car pooling oppure la micromobilità, che devono convivere tutti nello stesso ecosistema. In modo che la pianificazione dei viaggi e degli spostamenti si traducano in risultati nell’ambito della sostenibilità.
Per raggiungere obiettivi soddisfacenti, la professionista della software house italiana ha sottolineato sulla necessità di incentivare i dipendenti ad un vero e proprio cambiamento culturale in tal senso.
La sensibilizzazione verso la mobilità sostenibile passa anche dalla no comportamenti virtuosi «come quelli dei dipendenti che decidono di lasciare l’auto a casa», ha detto.
Mobilità aziendale sostenibile: costi e pianificazione
Un fatto resta: la sostenibilità costa.
Tutti i prodotti e i processi “green” sono onerosi e ci vuole più educazione oltre a predisporre strumenti integrati per la misurazione della sostenibilità.
Sul fronte dell’offerta c’è ancora molto da lavorare a partire proprio dalla corretta comunicazione in azienda.
I mobility manager operano in un contesto attinente al welfare aziendale facendo sia bilancio di esercizio sia di sostenibilità. Ubaldi: «Dialogano con l’ufficio acquisti, ma anche con i mobility manager di area (del Comune dove l’azienda è collocata, ndr). Proprio per questo scambio di informazioni tra le parti, le figure professionali oggi obbligatorie anche in imprese medio-piccole (100 dipendenti) possono portare ad una forte accelerazione verso la mobilità sostenibile. Ma solo con un’accurata pianificazione e mettendolo a budget», ha concluso.
[E se il mobility manager fosse in outsourcing?]
MissionForum 2022: il reportage
Progetto di Newsteca, MissionForum è un ciclo di dibattiti in cui i protagonisti sono stakeholder della mobilità aziendale. Il pubblico è rappresentato dai lettori di Mission e MissionFleet, cioé le figure professionali di travel, fleet e mobility manager.
Su queste colonne e sui magazine potrete leggere alcuni estratti dei dibattiti svolti il 29 marzo all’hotel Enterprise di Milano.