volvo car sharing milano

Volvo inaugura il primo car sharing elettrico di quartiere, a Milano

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Volvo inaugura il primo servizio di car sharing elettrico “di quartiere” in Porta Nuova a Milano. Annunciato nel novembre scorso in occasione dell’inaugurazione della colonnina ultra fast charge, Elec3city è disponibile dal 15 aprile e conta su una flotta di quindici Volvo XC40 full electric presenti nei garage sotterranei di Volvo Studio, accessibili da via Melchiorre Gioia.

Il servizio è prenotabile via app ad un costo di 15 euro all’ora (fino a 3 ore e mezza per la tariffa oraria) e 50 euro giornalieri. L’auto si può riportare anche scarica. Il target B2B è contemplato da subito, anzi quello preferenziale. Tutte le aziende del quartiere di Porta Nuova sono in prospect, anche perché focus del distretto è proprio la sostenibilità.

Il Suv elettrico ha una potenza di 231 CV e un’autonomia di 423 km.

Car sharing elettrico Volvo a Milano

Il car sharing elettrico di Volvo a Milano è «il primo in Italia dedicato a un quartiere specifico», esordisce il presdiente di Volvo Italia, Michele Crisci.

Continua: «Siamo già in colloqui con le società presenti con uffici in quest’area è c’è molto interesse; faremo abbonamenti dedicati e, dalle prime stime, l’impatto sui costi della mobilità aziendale è sensibilmente migliorativo, grazie a questa formula».

Il pensiero di Crisci va ai mobility manager «il cui compito è proprio di perseguire obiettivi di sostenibilità negli spostamenti casa-lavoro e nelle città», sottolinea.

Ecco che i Suv elettrici XC40 sono noleggiabili da 30 minuti a più giorni, con un’applicxazione digitale Volvo, accessibile anche dall’app Portanuova Milano. Il quartiere, infatti, è il contesto ideale in cui il progetto di Volvo si inserisce. Vediamo perché.

Porta Nuova, il distretto smart e sostenibile

Con 10 milioni di persone che vi transitano in un anno, il distretto meneghino sviluppato da Coima è una piattaforma di sperimentazioni: dei flussi di mobilità, anche. La stazione ferroviaria e della metropolitana di Porta Garibaldi è il nodo nevralgico.

L’AD di Coima, Manfredi Catella, spiega: «Con queste caratteristiche, il distretto e la sua community ci permettono di fare test continui e misurarli anche nella loro scalabilità. Ecco perché abbiamo da subito pensato a offrire una piattaforma di servizi in cui, oggi, c’è anche la mobilità con Elec3city».

Intanto, il digitale raccoglie dati dai viaggiatori, per migliorare servizi e la vita di chi risiede ma anche di chi ci viene per lavorare o per fruire di cultura e relax come alla Biblioteca degli Alberi, un giardino botanico tra gli assi viari più battuti della città. La cui sfida per abbattere le emissioni è quotidiana.

Elec3city di Volvo abbatte le emissioni di CO2

Anche le 15 Volvo XC40 della flotta Elec3city vanno a contribuire a contenere l’anidride carbonica del distretto. Come?

Ipotizzando a regime un utilizzo pari all’80% della capacità e considerando le caratteristiche di percorrenza e di consumo elettrico del modello XC40 impiegato, si può stimare una percorrenza media annua della flotta di circa 240mila km.

Rispetto a una analoga percorrenza fatta con vetture a motore endotermico (120 g/Km di CO2), il risparmio minimo sarà pari a circa 30 tonnellate.

Nel frattempo, dopo la stazione di ricarica di Volvo, saranno aggiunte 600 colonnine in tutto il quartiere entro il 2022.

Porta Nuova è il primo quartiere al mondo candidato “Leed Well for a Community”. L’ultimo degli edifici nuovi “Melchiorre Gioia 22” è il primo in Italia a zero emissioni.

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La vision di Milano: sostenibile e con le periferie al centro

Anche per Milano, Elec3city è una sperimentazione.

Il sindaco Giuseppe Sala non fa mistero del fatto che se altre case automobilistiche sono interessate, è possibile fare una valutazione. Argomenta: «Non abbiamo avuto altre manifestazioni, vedremo i dati e altri potrebbero arrivare a questo modello soprattutto se la sostenibilità economica sarà favorevole».

Il fulcro della collaborazione è la comunità.

Osserva: «Per garantirsi un futuro positivo, servono due cose. La comunità deve avere voglia di intercettare i trend innovativi nel mondo. Questo si traduce in costi sociali ed economici e cambi di comportamento. In secondo luogo, deve essere una comunità in tutto. Ciò significa che, nelle differenze, tutti si muovono in una stessa direzione. E nei sistemi democratici non ci sono imposizioni ma solo attuabilità attraverso il consenso.

Credo che Milano stia facendo questo. Nessuno di noi ha qualcosa contro le auto, ma seguiamo un percorso di sostenibilità. La settimana scorsa sono stati destinati 700 milioni per le città metropolitane: ecco, sapete che noi vogliamo andare verso le periferie con i prolungamenti delle metropolitane. Dunque procederemo con lo studio tecnico-operativo vero per la nuova metropolitana M6, che si dirigerà verso Sud. Entro il 2030 avremo solo autobus elettrici. In sintesi, ci saranno molti dibattiti tra noi, ma la vision al 2030-40 è dettata. Come stanno facendo le case automobilistiche, come Volvo».

Dal 2030, la Casa del Gruppo Geely venderà solo vetture elettriche.

 

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