Volkswagen Italia e le flotte aziendali: un percorso di crescita di cui abbiamo parlato in una lunga intervista con il responsabile Stefano Forcato. Il brand tedesco mette in evidenza l’approccio di affiancamento nella sfidante fase di transizione in cui le aziende cercano di cambiare il parco auto in funzione di una migliore sostenibilità ambientale. L’approccio passa dalla formazione ai concessionari alla creazione di reparti dedicati. Nel frattempo il clima di trepida attesa per la rivoluzione della gamma ID. che va di pari passo con uno screening delle esigenze delle imprese italiane in fatto di mobilità futura.
“L’innovazione deve essere graduale e opportunamente pianificata, cominciando con un cambiamento ed una sensibilizzazione culturale, che apra la strada a una nuova mentalità – argomenta Forcato -. Per le aziende abbiamo un team dedicato a Verona, oltre a circa 70 dealer specializzati grazie a un programma nato nel 2013 e mirato a offrire un migliore servizio di consulenza”.
Il reparto flotte e marketing in Volkswagen Italia è stato rinforzato con la creazione di un ufficio “account” che supporta direttamente i clienti corporate e affianca la squadra di KAM dedicata ai top client. Per loro è previsto un canale di comunicazione diretto, così come per le Pmi.
Dal 2013, inoltre, è stato avviato un programma di formazione per i concessionari, mirato a offrire un servizio dedicato di consulenza alle aziende”.
Possiamo collocare il vostro posizionamento nel mercato fleet?
“Nel primo semestre del 2019, Volkswagen si è confermata la prima marca straniera in Italia, seconda solo al costruttore nazionale Fiat (9,13% delle immatricolazioni da gennaio a giugno 2019, dati UNRAE). In particolare, nel mercato flotte il Brand ha raggiunto il 7,9% di quota, con un incremento di 1,23% rispetto allo stesso periodo del 2018.
Nel settore True Fleet, Volkswagen ha rafforzato la sua posizione in entrambi i canali che lo costituiscono. È diventata leader nel canale company net (aziende che acquistano vetture di proprietà), con una quota di mercato del 10%, mentre nel noleggio a lungo termine ha raggiunto l’8,7%, con un aumento di 0,88 punti rispetto al 2018. Questi risultati confermano il gradimento verso i modelli Volkswagen, capaci di rispondere in modo convincente alle diverse esigenze del marcato flotte”.
Volkswagen Italia e le flotte aziendali, quali modelli spingerete o state già spingendo, e perché?
“I modelli Volkswagen più venduti nel mercato flotte sono Polo, Golf, Tiguan e Passat. Golf continua a conquistare le aziende, grazie all’ampia offerta, tra cui spiccano le versioni che rispondono alle nuove esigenze di mobilità: l’elettrica e-Golf, la ibrida plug-in Golf GTE e la Golf TGI a metano.
E ancora, Tiguan è il Suv più venduto del brand, forte del gradimento del mercato per questo tipo di auto, ormai consolidato anche nelle flotte. Passat, regina nel suo segmento, continua ad essere la più richiesta dalle aziende, grazie ai suoi contenuti d’eccellenza. Contenuti che, con l’aggiornamento recente, si arricchiscono con un notevole balzo specie in tema di sicurezza: di serie su tutta la gamma, infatti, c’è il Travel Assist, che rende la Nuova Passat la prima Volkswagen in grado di procedere in maniera parzialmente automatizzata a qualunque velocità tra 0 e 210 km/h. Inoltre, il suo sistema di Infotainment, ora sempre connesso alla rete, più intuitivo e personalizzabile, rende Nuova Passat ancor più attrattiva per le flotte aziendali.
Da notare anche le performance di T-Roc, che ha registrato un aumento del 5,49% rispetto all’anno scorso nel mercato True Fleet di segmento. T-Roc ha conquistato tutti i target, ma nel mercato flotte è stata decisiva l’introduzione del motore 1.6 TDI in versione Business, una motorizzazione e un allestimento ideali. Infine, T-Cross va a completare la gamma di Suv e crossover Volkswagen T-Family, coprendo il segmento dei City Suv. Lanciata solo da pochi mesi, sta già riscuotendo un notevole gradimento anche tra la clientela aziendale”.
Quali richieste vi stanno facendo le aziende in questo momento di transizione nella scelta delle alimentazioni?
“Volkswagen cerca di andare incontro alle diverse esigenze dei clienti business, sempre più orientate verso la sostenibilità ambientale. In particolare ha avuto la capacità di affiancare all’offerta di vetture ad alimentazione tradizionale, una gamma di vetture elettriche, a metano e ibride plug-in, come la famiglia Golf con e-Golf, Golf GTE e Golf TGI.
Tra le ibride plug-in, una menzione particolare la merita la rinnovata Passat GTE. La capacità della batteria è stata aumentata del 30% a 13,3 kWh e ora è in grado di percorrere 55 km in modalità puramente elettrica secondo il ciclo WLTP, che equivalgono a circa 70 km nel precedente ciclo di omologazione NEDC. Un’auto, quindi, in grado di coniugare le zero emissioni nel commuting urbano con l’autonomia e il comfort nei lunghi viaggi, grazie a una potenza combinata benzina/elettrico di 218 CV.
Grazie a questi prodotti, il nostro brand è il partner ideale per le aziende che vogliono avvicinarsi alla mobilità elettrificata ed elettrica”.
Parliamo di metano: ha tanto da dire in termini di risparmio e oggi anche di prestazioni. Come lo spingete?
“Per quanto riguarda il gas metano, i modelli sono tre: la eco up!, la Polo TGI e la Golf TGI; quest’ultima appena rinnovata con un motore 1.5 TGI 130 CV più potente ed efficiente. Grazie all’aggiunta di una terza bombola, ora la Golf TGI è in grado di percorrere fino a 422 km a metano (WLTP). Il metano rappresenta una tecnologia dove Volkswagen può vantare una lunga esperienza e una consolidata leadership. Si tratta di un carburante che garantisce costi contenuti e sostenibilità ambientale. Un’automobile alimentata a gas metano, infatti, emette circa il 25% in meno di CO2 rispetto a una a benzina, in ragione della bassa componente di carbonio nel gas naturale e della sua maggiore capacità energetica. Inoltre, la combustione del metano produce meno monossido di carbonio (CO) e ossidi di azoto (NOX), oltre a quantità minime di particolato.
Un’auto full electric come la vostra ID.3, agli onori delle cronache per i 20mila ordini raggiunti al pre booking, può essere una riposta plausibile in Italia, e da quando?
“Il mercato elettrico in Italia ha un volume ancora contenuto, ma nell’ultimo anno è cresciuto rapidamente ed è previsto un consistente incremento.
Le aziende da sempre hanno la forza e la capacità di interpretare i cambiamenti e quindi si fanno esse stesse portavoce dell’innovazione nella mobilità, la transazione ad una nuova mentalità è già in corso d’opera.
È necessario che l’elettrificazione del parco auto sia progettata adeguatamente e che siano rispettati i tempi necessari affinché avvenga con successo. Volkswagen ha gli strumenti adatti per accompagnare le aziende in questo passaggio rivoluzionario. È opportuno iniziare il processo di transizione, convertendo gradualmente le vetture pool, provvedendo nel frattempo alla formazione dei collaboratori delle aziende stesse.
È il momento giusto per attivare progetti pilota con responsabilità, valutandoli e pianificandone la crescita. Dall’8 maggio, è iniziato il pre booking di Volkswagen ID.3, che dalla prima metà del 2020 rivoluzionerà il mercato della mobilità elettrica. Abbiamo riscontrato un forte interesse da parte sia dei privati sia delle aziende”.
Le aziende desiderano una flotta green per comunicare i valori aziendali allineati sulla sostenibilità, cosa ne pensa?
“La decisione di adottare flotte elettriche è indice della crescente volontà da parte delle aziende di condividere il rispetto per l’ambiente come valore attuale e sentito ed evidenzia la consapevolezza in merito alla responsabilità.
Sempre più imprese cominciano a inserire nelle proprie car list modelli a metano o elettrici, ponendosi anche domande sulla sostenibilità della loro produzione e della loro futura dismissione.
Nei prossimi anni, è prevista una continua crescita della domanda italiana verso forme di alimentazione sostenibili: in quest’ottica, Volkswagen si sta preparando al lancio dal 2020 della nuova gamma totalmente elettrica ID., che contribuirà a ridurre sensibilmente i valori di CO2 delle flotte dei nostri Clienti.
Oltre che eco friendly, la gamma ID. sarà anche adatta all’utilizzo in flotte aziendali grazie all’autonomia estesa a oltre 500Km e al contenimento dei tempi di ricarica.
Questi prodotti rivoluzioneranno il concetto di auto elettrica, rendendola alla portata di tutti e introducendo nel contempo innovazione e digitalizzazione ai massimi livelli. In questa prospettiva, Volkswagen sta avviando un’attività di mappatura delle esigenze di mobilità delle aziende e di consulenza per la definizione della car list più adatta ad ogni azienda, tenendo conto anche dello sviluppo delle infrastrutture sul territorio.
Queste ultime infatti rappresentano un altro ambito di grande interesse e dal quale non si può prescindere per la riuscita di questa rivoluzione, nella quale il Gruppo Volkswagen a livello centrale e Volkswagen Group Italia stanno facendo investimenti, aderendo ad importanti progetti europei in collaborazione con altri brand automotive e del settore energetico per favorire la diffusione di punti di ricarica in Europa (Ionity) e in Italia (Eva+).
Le flotte aziendali rappresentano un volano per la diffusione della mobilità elettrica, grazie alla riduzione dei costi di accesso (il costo di partenza della ID.3 è sotto i 30.000 euro) e alla creazione di infrastrutture all’interno delle aziende stesse.
Un numero crescente di persone avrà la possibilità di godere della mobilità sostenibile, senza rinunciare al comfort. Anzi, le nuove vetture elettriche, costruite sulla nuova piattaforma modulare elettrica dedicata MEB, godranno di un’abitabilità interna maggiore a parità di dimensioni con le vetture attuali. Infatti la piattaforma MEB consente a Volkswagen di sviluppare e costruire l’auto attorno alla batteria”.
Entro il 2025, in tutta Europa, il Gruppo costruirà 36.000 punti di ricarica, di cui 11.000 verranno sviluppati dalla marca Volkswagen. Verranno installati presso le sedi della Casa e nelle circa 3.000 concessionarie delle maggiori città. Nel complesso, VW investirà circa 250 milioni di euro nel potenziamento dell’infrastruttura di ricarica presso le proprie sedi europee. Un dato: la capacità delle batterie ID. verrà garantita per 8 anni o 160.000 km.