Il mercato dei veicoli elettrici non molla, nonostante la pandemia. A rivelarlo è l’ultima edizione dello Smart mobility report, indagine annuale realizzata dalla School of management del Politecnico di Milano.
Durante il convegno di presentazione del rapporto, patrocinato anche dalla nostra testata MissionFleet, il professor Vittorio Chiesa, direttore dell’Energy & strategy della School of management del Politecnico di Milano, ha spiegato che «in Italia l’inizio dell’anno è stato dinamico grazie all’effetto combinato dell’ecobonus 2020 e della crescente offerta di modelli elettrificati. Ovviamente la pandemia ha avuto un impatto negativo sul settore, facendo registrare una forte contrazione nei mesi di marzo e aprile. Ma a maggio è ripresa la crescita e a settembre c’è stata un’impennata con oltre 4000 veicoli elettrici immatricolati e una crescita del +225,3% anno su anno».
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Veicoli elettrici in crescita nei primi nove mesi del 2020
La tenuta dell’elettrico emerge anche dai dati dei primi tre trimestri dell’anno.
Al parco auto circolante si sono aggiunte 972mila immatricolazioni, con un calo di ben il 34% rispetto allo stesso periodo del 2019. Il settore dell’elettrico, invece, ha registrato l’immatricolazione di oltre 30mila auto Bev e Phev, con una crescita del 155% rispetto ai primi nove mesi del 2019. Complessivamente, questo segmento è arrivato a totalizzare una quota di mercato del 3% sul totale (+2% rispetto al corrispondente periodo del 2019). Ma nonostante la performance positiva, la strada da fare è ancora tanta.
«I tassi di crescita dovranno prendere una velocità diversa affinché la mobilità contribuisca ai processi di decarbonizzazione», ha commentato Vittorio Chiesa.
Nel 2020 i costruttori continuano a investire sull’elettrico
Un andamento lento, dunque, ma comunque positivo, tanto che i costruttori, a dispetto della pandemia, non intendono ridurre i propri investimenti nel segmento dei veicoli elettrici.
Lo ha affermato, ad esempio, Stefano Sordelli, Future mobility director di Volkswagen. «Il Covid-19 non ci aiuta a programmare il futuro, ma dati alla mano notiamo che a livello di gruppo le auto elettriche stanno mantenendo ormai da qualche anno tassi di crescita a tre cifre. Chiuderemo l’anno superando la crescita del 125% anno su anno che registriamo ormai da tempo sui veicoli elettrici. Incremento che tocca il 200% per le vetture plug in hybrid. Abbiamo una visione positiva per quanto riguarda lo sviluppo dell’elettrico nei prossimi anni e non modificheremo i nostri programmi di lancio di nuovi modelli».
Anche Luca Di Mola, Sales & marketing di Bmwi and e-Mobility manager presso Bmw Italia, è dello stesso avviso. «La pandemia in realtà ha accelerato gli investimenti sull’elettrico, anche perché i governi hanno stanziato incentivi per favorire i veicoli non inquinanti e i costruttori si sono mossi di conseguenza».
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La Cina è la più elettrica
Facciamo un passo indietro e vediamo come, secondo lo Smart mobility report, è andato il 2019. E soprattutto, quali sono i principali mercati di auto elettriche nel mondo e in Europa.
A livello globale, lo scorso anno sono stati immatricolati quasi 2,3 milioni di passenger car e Light duty vehicles elettrici (sia Bev che Phev), con una crescita del 9% rispetto all’anno precedente. In totale, il parco elettrico circolante ammontava a fine anno a circa 7,5 milioni di mezzi. Da notare che si è verificato un graduale spostamento verso i veicoli full electric anziché gli ibridi. In testa alla classifica dei Paesi in cui questo segmento è più forte troviamo la Cina, con quasi 1,2 milioni di veicoli immatricolati nel 2019. Segue l’Europa con quasi 600mila unità. Al terzo posto si collocano gli Stati Uniti, con quasi 320.000 (-12%) e – a notevole distanza – il Giappone, con 44.000 immatricolazioni e un calo del 16% rispetto al 2018.
Conftronta con lo Smart Mobility Report 2019.
In Europa la più virtuosa è la Germania
Nel Vecchio Continente la Germania nel 2019 ha rappresentato il primo mercato per immatricolazione di veicoli elettrici (oltre 100.000, pari al +60% rispetto al 2018). A seguire troviamo la Norvegia (quasi 80.000 auto elettriche immatricolate, +9% rispetto al 2018). Terza è la Gran Bretagna (oltre 72.000 registrazioni, +21% rispetto al 2018). Quarta e quinta sono rispettivamente Olanda e Francia, con quasi 67.000 (+146%) e oltre 61.000 (+34%) immatricolazioni.
Il mercato italiano dell’auto elettrica
Il mercato italiano è fanalino di coda nella top ten del report.
Nel 2019 sono state immatricolate 17.065 auto elettriche (+78% rispetto all’anno precedente). Di queste 10.566 erano Bev (+111% rispetto 2018), 6.499 invece erano Phev (+42% rispetto al 2018). Sul totale delle immatricolazioni dell’anno (circa 2 milioni), l’elettrico ha raggiunto una quota di appena lo 0,9%. Questa percentuale, però, è raddoppiata rispetto al 2018. E, come abbiamo visto, si prevede per quest’anno un ulteriore incremento.
La maggior parte delle immatricolazioni (70%) è avvenuta nel Nord Italia. Il Trentino Alto Adige, in particolare, si è confermata anche nel 2019 come la regione a maggior sviluppo della mobilità elettrica. Lo scorso anno ha totalizzato oltre 40 auto elettriche immatricolate e oltre 35 punti di ricarica per 100.000 abitanti. La Regione ha inoltre stanziato incentivi all’acquisto compresi tra 5.000 e 8.000 euro.
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Mobilità elettrica: gli sviluppi
Nel corso del convegno il professor Simone Franzò dell’Energy & strategy group dell’ateneo milanese ha illustrato lo sviluppo futuro dell’elettrico nel nostro Paese.
Tre gli scenari ipotizzati: base, “sviluppo moderato” e “sviluppo accelerato”. A livello globale, lo scenario base prevede che l’adozione di veicoli elettrici non superi i 3,5 milioni di veicoli circolanti al 2030, con il picco della quota di mercato delle nuove immatricolazioni proprio in quell’anno (33% del totale). Secondo lo scenario di sviluppo moderato, invece, i veicoli elettrici raggiungeranno il 25% di quota di mercato già nel 2025, per arrivare al 55% nel 2030.
In totale, tra 15 anni circoleranno 5,5 milioni di auto elettriche (oltre il 14% del parco circolante). Infine, lo scenario di sviluppo accelerato ipotizza che nel 2025 questi modelli totalizzino una quota di mercato pari al 32%, per un totale di quasi 2 milioni di veicoli.
Nel 2030 le immatricolazioni di EV si attesteranno intorno al 65%, raggiungendo circa 7 milioni di unità (quasi il 20% del circolante totale).