nuove immatricolazioni

Un marzo a gonfie vele per le nuove immatricolazioni Boom dei noleggi

Il mercato delle nuove immatricolazioni di auto in Italia continua a crescere anche a marzo che, con 226.156 unità mette a segno un più 18,85% anno su anno secondo la consueta analisi di Dataforce. Un’ottima performance dovuta anche al fatto che il mese appena concluso ha avuto una giornata lavorativa in più rispetto al marzo 2016 quando si celebrò la Pasqua, nonché grazie a un vero e propio boom del noleggio a breve termine,a più 48,8%, e del lungo termine, a più 26,53%, oltre a crescite a due o tre cifre inconsuete per le auto-immatricolazioni dei concessionari, a più 55,28%, e dei Costruttori, a più 112,73%, mentre per i privati si è avuto un più 6,43%. Segno meno invece per i leasing, a meno 9,72% sul cumulato dei primi tre mesi.

Nuove immatricolazioni: Renault guida la crescita a marzo.

Renault, cresciuta del 34,96% nel corso del mese sullo stesso mese 2016 per le nuove immatricolazioni è la regina di marzo, seguita da una pattuglia di Costruttori quali Opel (+27,32%), Toyota (+24,17%), Citroen (+24,67%), Nissan (+25,51%), Jeep (+26,01%), Alfa Romeo (+46,59%), Suzuki (+56,87%) e, tra le big, Volkswagen (seconda assoluta, cresciuta del 16,59%) Ford (terza, con un più 20,87%) e la prima in assoluto, ossia Fiat, anche questo mese cresciuta più del mercato, a più 20%. Tra le case invece a segno meno, Hyundai (-0,60%), Dacia (-14,03%) e Mitsubishi (-18,90%).

“Molto positiva la crescita del comparto del noleggio a lungo termine: gli operatori di questo settore continuano a mettere al centro dell’attenzione i bisogni di mobilità del cliente, aggiornando di continuo le proposte commerciali, e sfruttano la leva del super-ammortamento, per loro ancora pienamente valida. D’altro canto, mentre mi aspettavo la battuta d’arresto per gli acquisti in proprietà e leasing delle società, il basso tasso di crescita del mercato dei privati è, a mio avviso, un campanello d’allarme per il mercato: in assenza di incentivi strutturali da parte dello Stato, l’accelerazione dello svecchiamento del parco circolante rimane affidata all’iniziativa dei costruttori e dei concessionari e i numeri stanno dimostrando che non può bastare” ha commentato questi dati Salvatore Saladino, country manager Dataforce.

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