Uber si allea con Volvo per i taxi a guida autonoma

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Uber si lancia anche sulle auto a guida autonoma. E lo fa con Volvo. Il costruttore svedese, ma di proprietà cinese, è pronta. A investire insieme alla società regina della sharing economi ben 300 milioni di dollari per sviluppare ulteriormente alla tecnologia driveless.

Un accordo che già a fine agosto vedrà una prima fase di test a Pittsburgh, dove attraverso la app Uber è già possibile chiamare un’auto a guida autonoma, naturalmente Volvo, anche  se un conducente resta al momento al posto di guida. Nella città della Pennsylvania Uber aveva lanciato il suo primo veicolo test self-driving con una Ford Fusion ibrida nello scorso maggio.
“Consideriamo questa scelta come il primo passo di una lunga collaborazione”, ha commentato a un giornalista del Financial Times l’ad della società svedese Hakan Samuelsson.

Oltre alla tecnologia driveless, che verrà applicata a una Volvo XC90, le due società collaboreranno anche nello sviluppo di un sistema di mappe proprietario, grazie anche ai tanti dati che entrambe stanno raccogliendo.

In Uber hanno investito anche Toyota e l’indiana Tata, mentre General Motors ha investito su Lyft e Volkswagen  sull’applicazione israeliana Gett.

“I veicoli a guida autonoma rivoluzioneranno il mercato con un cambiamento a cui non assistiamo da molti anni” ha detto l’ad di Uber Travis Kalanick che vuole cavalcare, anche, questo cambiamento, anche attraverso acquisizioni come quella di Otto Motors, specializzato nella tecnologica per rendere i camion a guida autonoma.

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