È una tecnologia che ridisegna l’interno delle auto del domani quella messa in campo da Tuc.Technology, azienda torinese fondata da chi ha i motori nel sangue.
Come Ludovico Campana, inventore e Ceo, che ha presentato in una diretta streaming dal sapore hi tech le nuove tecnologia per le accaparrarsi le quali quali i costruttori faranno a gara.
In pratica: questa tecnologia consente di modificare l’interno dell’auto come meglio si crede e in base all’utilizzo che si vuole. Personalizzando i sedili e la loro posizione, trasferendo il volante da sinistra a destra (quindi dalla guida europea a quella britannica, tanto per capire) o modificando la struttura da auto che trasporta persone a una che trasporta cose.
«Una tecnologia pensata per il 2030 ma già pronta oggi» tiene a spiegare il giovane manager-imprenditore, sottolineando che l’achitettura è pronta per i veicoli connessi. Una architettura che ha già ottenuto le certificazioni di conformità previste in ambito automotive.
Tuc Technology, gli standard di sicurezza dei sedili
Tuc.Technology ha sviluppato un’architettura basata sul connettore digitale TUC.plug, gestito da un computer connesso al cloud chiamato Tuc.brain, grazie a un collegamento a fibra ottica. «Quest’ultimo è stato creato per costruttori che non hanno unità di controllo moderne nei loro veicoli».
Tutto il sistema di configurazione personalizzabile è gestito da un tablet, attivabile con un solo “click”.
Tra l’altro, il sistema di configurazione creato dall’azienda non si limita solo agli interni delle auto del domani, ma può essere utilizzata a bordo di aerei, barche o navi.
La possibilità di configurare i sedili e l’interno delle auto si basa anche su sistemi di ancoraggio delle sedute, che hanno superato le norme di sicurezza. «Come la norma Ece R17, che prevede test severi con forti decelerazioni. Gli incastri garantiscono il mantenimento dei contatti elettrici anche quando sono soggetti alle vibrazioni che fanno parte della vita di un veicolo. Tutto secondo le regole Oem ISO 16750-3».
Siccome lo scopo di ingegneri e designer era di consentire la modularità di qualsiasi tipo di veicolo, il sistema è stato realizzato anche per interfacciarsi con dispositivi esterni all’abitacolo.
Le case auto risparmieranno milioni di euro
Le parti meccaniche del sistema sono fatte in alluminio 7075 Alloy, una lega di alluminio e zinco impiegata principalmente in campo aeronautico, in particolare nelle parti strutturali. È la lega d’alluminio più leggera e, dal punto di vista meccanico, più resistente agli urti, agli sforzi, al peso e alla torsione.
Il tutto con circa un terzo del volume in meno rispetto all’acciaio.
«Per i produttori auto, cambiare la configurazione degli interni senza tecnologia Tuc è impossibile a meno di rifare completamente il progetto del veicolo. Ed è per questo che pensiamo che quello che offriamo sia anche una fonte di risparmio per le case costruttrici».
Sul tema risparmio per le aziende è tornato anche Vincenzo Angellillo, direttore marketing e vendite di Tuc Tecnology. «Il processo di sviluppo e di rinnovamento delle auto costano spesso centinaia di milioni di euro. Come minimo. Con Tuc si risparmia almeno il 15%. Il nostro concetto è che le auto devono seguire il cambiamento delle mode e dello stile di vita dell’automobilista e non viceversa».
Tutto è prodotto tailor made in base al tipo di auto e a quello che vuole offrire il costruttore.
[Guarda la presentazione in lingua inglese]