Secondo l’ong ambientalista TransportEvironment in Europa vi sono ben 35 milioni di veicoli che superano i limiti di emissione previsti dalle normative europee. E in un periodo dove lo scandalo dieselgate dopo Volkswagen ha toccato altre case automobilistiche come Renault, Mercedes, GM o la stessa Fca, questi dati vengono subito presi in considerazione dal partito anti-auto. Nel dossier si legge che “circa l’80 per cento dei veicoli euro 5 ed euro 6 venduti in Europa tra il 2011 e il 2015 eccede i limiti di Nox almeno tre volte il limite previsto”. Soprattutto a causa dei motori diesel, appunto, che vede emissioni molto superiori a quelle verificate dai test in laboratorio. E proprio oggi i 28 ministri dei governi Ue si incontrano a Bruxelles per concordare una posizione comune su come riformare il sistema di controllo delle emissioni. Sia la Commissione europea che il Parlamento europeo vogliono rifondare il sistema ma, almeno secondo TransportEvironment, il governo tedesco è l’unico a bloccare attivamente la riforma in quanto si oppone a nuovi controlli e controlli a livello comunitario delle approvazioni di automobili.
Secondo il dossier di TransportEvironment sono 4 milioni le auto in Italia che inquinano più dei limiti
Il dossier TransportEvironment sottolinea come circolano in Germania 6,5 milioni di auto che inquinano più del dovuto, in Inghilterra 5 milioni, in Italia 4 milioni e in Spagna 2,3 milioni. “L’ossido di azoto provoca ogni anno 70 mila morti premature nel Continente. L’incremento di auto con emissioni oltre la soglia ha aumentato di 7.000 unità questa cifra” afferma lo studio.
“Non ci sono stati progressi in Europa un anno e mezzo dopo il dieselgate: i costruttori di automobili continuano ad uccidere le persone. La crisi dell’inquinamento atmosferico nelle città europee è dovuta principalmente alla mancanza di volontà o incapacità delle autorità nazionali ad agire per richiamare e riparare automobili non idonee per la strada o addirittura fermare più rotolamento delle linee di produzione. È giunto il momento per i legislatori di mettere la salute dei cittadini sopra la borsa dei produttori di automobili ” ha detto Julia Poliscanova, clean vehicles and air quality manager di TransportEnvironment dimenticando, o forse ignorando, che, almeno in Italia, è il riscaldamento il “maggior colpevole” dell’inquinamento (leggi qui) e che, invece, sono proprio le case automobilistiche ad essere le più attive nel combattere le emissioni (leggi qui) .