Il grande successo ottenuto negli Usa dall’auto a idrogeno Toyota Mirai ha portato il costruttore giapponese a una decisione importante: dotare i concessionari della California che vendono questa nuova berlina di ministazioni di rifornimento, che permettano agli acquirenti di fare il pieno di carburante. Tutto ciò in attesa che il “Golden State” e il resto degli Stati Uniti si dotino su larga scala di una rete di distributori.
Il rifornimento sarà garantito da grandi serbatoi mobili trasportati su camion, che si aggiungono alle 4 stazioni fisse a idrogeno presenti in California, unico stato fino a questo momento a fare da apripista alla vendita della Toyota Mirai che, lo ricordiamo, non emette gas di scarico nocivi ma semplicemente vapore acqueo.
Entro fine 2015 sono previsti nuovi punti di riformimento per auto a idrogeno? “Assolutamente sì” ha detto Doug Coleman, marketing manager Usa per le auto a idrogeno targate Toyota. “E non saranno solo stazioni mobili come queste, create ad hoc per i nostri clienti che si apprestano ad acquistare la Mirai”. Sono infatti 43 le stazioni a idrogeno che sono in fase di costruzione o per le quali è stato dato il via libera ufficiale ai lavori, mentre altre 6 sono attive solo per scopi dimostrativi e devono essere adattate al rifornimento in serie.
Intanto questa vettura ha sorpreso un po’ gli addetti ai lavori: se le prenotazioni iniziate a ottobre hanno dato buoni risultati, nel corso del 2016 dovrebbero portare a un migliaio di consegne. “Ci sono molti clienti che non hanno fretta di entrare in possesso dell’auto ma aspettano che uno di questi nuovi punti per fare il pieno sia inaugurato a una distanza ragionevole da casa. E quando ciò avverrà, molti ci chiameranno” ha detto con una certa sicurezza Doug Coleman.
Intanto ci si deve accontentare delle stazioni mobili presso i concessionari, che funzionano con energia derivante da batterie elettriche e di energia solare. Sono in grado di riempire fino a metà il serbatoio delle Mirai, dando ai proprietari un’autonomia di poco più di 200 chilometri. Ogni pompa è stata progettata per rifornire tra le 30 e le 40 auto.
La corsa all’idrogeno vede per ora il Giappone in prima fila: anche se è fallito l’obiettivo di avere 100 stazioni operative già a marzo scorso (alcune anche grazie a Honda), in questo momento sono oltre 80 quelle in grado di rifornire i clienti. Anche nel Sole Levante gli ordinativi marciano alla grande, al punto che gli acquirenti potrebbero attendere anche 2 o 3 anni prima di entrare in possesso della Mirai. Intanto i californiani che ne sono già entrati in possesso si sono dichiarati entusiasti, come riferito da uno degli 8 concessionari nel Golden State commercializzano la nuova auto a idrogeno nipponica.
In Europa, sono Regno Unito, Danimarca e Germania i paesi interessati da questa “rivoluzione a idrogeno” targata Toyota: il primo esemplare tedesco è stato consegnato a fine ottobre ad Amburgo, dove già sono presenti 4 stazioni di rifornimento (una quinta entrerà in servizio in primavera). Il prezzo di listino si aggira sui 66mila euro e l’autonomia è di circa 300 miglia, pari a 480 chilometri.