E’ il grande gruppo giapponese, quello che parla dal suo maggior evento in Europa, a Bruxelles. Toyota, che anticipa altri per molti aspetti, chiari e razionali, ma non scontati. E ce lo ricorda con il Kenshiki Forum 2022, dove siamo stati toccando con mano valide auto, pratiche e tutte destinate al debutto sul mercato, prima o poi.
Auto ibride ancora per molto
Tutte con l’obiettivo di ridurre concretamente le emissioni, senza legarsi a una sola tecnologia, anzi: spiegano da Toyota come per i prossimi 10/15 anni convivranno BEV, PHEV e HEV. Non si passa traumaticamente a una sola pensionandone altre: viva l’ibrido insomma, per chi lo ama.
Da Toyota Kenshiki Forum a 2040
È forte nel mondo ma anche dell’essere secondo marchio per volumi, in ripresa, nel Vecchio Continente, la Toyota. Con una serie di modelli inediti alla spina, ma anche con un grande capo che in Giappone ama guidare, per correrci in gara, la propria rumorosa termica a idrogeno. Mentre al contempo fissa la carbon neutrality del 2040, per tutta l’azienda. Con l’Europa tra gli apripista, che anticipa al 2023 negli stabilimenti del gruppo.
Al Kenshiki Forum 2022 colpisce più di tutti, per interesse nel mercato auto anche aziendali, la mini gamma di C-SUV alla spina, che stacca con il passato: nel design, anche interno e nelle prestazioni sostenibili.
Toyota è però anche Lexus, dove si parla di lusso ora abbinabile alla guida sportiva. Prima del futuro il quasi presente, visto a Bruxelles: la nuova Prius che vi mostriamo in video, oltre che foto gallery.
Woven City e non solo
È papabile dai discorsi della dirigenza presente al Kenshiki Forum 2022, come per il futuro a emissioni ridotte, in Toyota non si tirino indietro. Anzi, sono pronti addirittura prima della scadenza, nonostante i freni imposti a certi percorsi da alcune forniture e dalla guerra (molte le vendite in Russia e Ucraina, per i due marchi).
Entro il 2030 gli impianti di Toyota saranno tutti sostenibili, in Europa, con anche il nuovo centro per le batterie a dare valore al Vecchio Continente: fatte qui per la nuova C-HR e non solo.
A Bruxelles si sono ascoltate le teorie alla base del lavoro per gli ingegneri, che lavorano sul software del futuro: attivo in auto e anche fuori auto. Come da applicazione pioneristica nella smart-city Woven, che viene realizzata a tempo record in Giappone (ne abbiamo già scritto su Missionline qui) per far vedere in pratica come può essere una mobilità modello.
Tre i tipi di mobilità curati della Casa: quella delle persone, delle merci e soprattutto della grande mole di informazioni.
Sono i primi o quasi, in Toyota, per l’ibrido e altro come la qualità industriale: sono i migliori? Nessuno può dire di no, senza confrontarsi con quanto il gruppo ha mostrato con forza su scala globale, nel passato e oggi al Kenshiki Forum 2022: dalla termica a idrogeno, fino alla gestione di una mobilità connessa e sostenibile, con ecosistema e controllo dati (Arene) per auto a zero emissioni.
Progetto in costruzione, per Toyota, che certe case auto alla vecchia maniera difficilmente provano, semmai solo ipotizzando.
Prius 2023 Plugin (69 km EV)
Vero fulcro dell’interesse per il mondo dell’auto aziendale italiano, in ottica 2023, è la nuova generazione Toyota Prius, plugin. Auto che è piaciuta subito più delle precedenti, nello stile, ma interessa ai fleet manager per il TCO che si riduce: 69 km di autonomia in EV (WLTP) grazie a batteria da 13.6 kWh.
Ci sono poi i 223 cv dati dal 2.0 benzina (152CV) abbinato all’elettrico (163CV), con il beneficio di un “tetto solare” che permette di recuperare fino a 8 km giorno di range. Non è definito il prezzo, di questa icona dell’ibrido attesa ora abbellita, in Italia per fine anno venturo.
Per certo abbiamo visto sotto il cofano dettagli come la griglia attiva, per tutela della temperatura, elementi di gestione motore Hitachi, ruote più larghe e un’architettura interna gradevole: onesta, detta “a isola”.
Spazio posteriore e altezza vano bagagli a parte, che si pagano in volume e praticità al tetto spiovente. Nella nostra video intervista, ce ne parla direttamente il CEO di Toyota Italia, Luigi Luca’, enfatizzando le emissioni drasticamente scese: da 28 a 19 gr/100km.
Lexus RX e RZ a Toyota Kenshiki Forum 2023
Nel gruppo, il marchio premium Lexus è sempre più elettrico, ma non solo per BEV da pacato viaggiare. Si punta sui nuovi modelli dalla guida super facile, con driving signature che conta però tre C: Controllo, Confidenza anche in pista (in Giappone ne hanno realizzata una che dicono quasi meglio del ring, a Shimoyama) e ovviamente Comfort.
A breve vedremo nuova RX anche plugin, presentata anche ad MFA 2022. Consumi bassi in termico, per i SUV alla spina di lusso, ma poi anche il sogno di una sportiva pura, chiamata Electrified Sport in stato per ora di concept-car.
È quella vista al Forum per la prima volta, con design aereo e molti contrasti. Sfrutta una batteria che deve rendere al 90% anche dopo 10 anni e si guida tramite sterzo e frenata digitali, con il supporto del Direct4 (disponibile prima su RX ed RZ).
Lexus con il cambio “manuale”
Una chicca da Bruxelles, al Toyota Kenshiki Forum 2022? Anche sulle elettriche Lexus potrà arrivare il cambio manuale, simulato con tanto di frizione. L’industria giapponese propone prima sul mercato, anche flotte aziendali, la nuova RX: ibrida classica, turbo ibrida e plugin.
Poi arriva RZ, la BEV da 440 km di range che consuma 16,8 kWh/100 km, con batterie sempre più compatte, da soli 71.4 kWh. Elementi nuovi a beneficio anche della UX, che punta con l’aggiornamento 2023 ai 450 km di autonomia EV.
La gamma Lexus vanterà anche un nuovo sistema multimediale e poi non dimentica lo sport, caro alla capogruppo: la sportiva di lusso elettrica, sarà a listino per davvero, in futuro.
C-SUV (Bz e C-HR Prologue)
Protagonisti al Kenshiki Forum 2022, ricchi di curiosità e soluzioni per il prossimo futuro, sono i modelli SUV medi di Toyota.
Eredità evolutissima, dopo il primo RAV4. Ora si parla di auto plugin o elettriche, come C-HR prologue. Connotate dallo stile forte: con hummer-head anteriore e quel “taglio a diamante”.
Quando si parla del C-HR è una anteprima molto veritiera, del futuro Crossover Toyota plugin, ma anche la Bz vista a Bruxelles è meno lontana, dettagli a parte, dal mercato di seconda metà anni Venti.
L’elettrica da 4,5 metri ci ha colpito per i due schermi curvi all’interno, con un design che lascia tanto spazio vuoto, condito da led connesso per le funzioni digitali. I materiali e le ergonomie interne sembrano molto semplici ma curati, con superfici morbide eco sostenibili.