Immaginate un “mondo migliore” dove le zero emissioni non sono un obiettivo, ma un punto di partenza. È questo il macro concetto di Toyota Beyond Zero, con il quale il colosso giapponese compie non solo una evoluzione radicale – da costruttore di automobili a mobility company -, ma si impegna a favore di una mobilità sostenibile e inclusiva; che non lasci indietro niente e nessuno.
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Toyota Beyond Zero: un progetto iniziato nel 1997
Il percorso verso l’elettrificazione è stato iniziato da Toyota nel 1997 con la tecnologia full hybrid e oggi propone anche auto di tipo: plug in hybrid, full electric e hydrogen fuel cell. Una pluralità di tecnologie green che aiutano ad abbattere le emissioni di CO2 con l’alimentazione a idrogeno in rampa di lancio pensata anche per autobus, autocarri e navi.
Entro il 2025 Toyota ha in serbo le presentazioni di 40 veicoli elettrificati tra nuovi modelli ed evoluzioni di motorizzazioni di modelli già presenti in commercio. Così per dare la massima possibilità di scelta, rispetto alle singole esigenze dei clienti.
Toyota Beyond Zero: oltre lo zero
Toyota non si vuole fermare a una mobilità più efficiente e sostenibile, ma pensa a una società migliore. Una mobilità pensata per tutti, dalle persone anziane agli atleti paralimpici, a prescindere dalle abilità fisiche.
Come detto, per non lasciare nessuno indietro andando “oltre lo zero” e le limitazioni personali.
Il tutto senza perdere di vista l’obiettivo di incidenti zero su strada, grazie alla continua evoluzione di tecnologie di sicurezza.
Environmental Challenge 2050: le 6 sfide di Toyota
L’Environmental Challenge 2050 è la sfida ambientale di Toyota divisa in 6 temi.
Il primo passo è quello di ridurre entro il 2050 le emissioni di CO2 del 90% rispetto ai livelli del 2010 grazie alla produzione di nuove auto a emissioni zero. L’impegno di Toyota è quello di renderle “largamente disponibili” con lo sviluppo parallelo delle infrastrutture necessarie quali stazioni di rifornimento e punti di ricarica.
Il secondo obiettivo è quello di eliminare le emissioni di carbonio dal processo di fabbricazione dei materiali e delle varie parti che vengono utilizzate dalle attività di logistica e dalle metodologie di smaltimento e di riciclo impiegate al termine del ciclo di vita di un’automobile. Come? Con il design eco-compatibile e l’utilizzo di materie prime con minori emissioni di carbonio.
La terza sfida è quella di fabbricare auto con un processo a emissioni zero. Gli impianti produttivi di Toyota adotteranno un approvvigionamento energetico proveniente da fonti rinnovabili o basse emissioni come l’idrogeno.
L’importanza dell’acqua, del riciclo e della natura
La quarta sfida è l’acqua, che è alla base della vita e la sua domanda sta crescendo molto in tutto il mondo. È quindi fondamentale conservare le riserve idriche e ridurne la quantità utilizzata per la fabbricazione dei prodotti Toyota. Gli impianti produttivi hanno sistemi di purificazione e riciclo dell’acqua che viene reimmessa nella rete idrica locale.
Il riciclo è fondamentale visto l’aumento demografico mondiale, che comporta un desiderio di benessere diffuso, che genera più rifiuti. La quinta sfida vede il contributo di Toyota ad aumentare l’utilizzo di materiali eco-compatibili, progettare componenti utilizzabili più a lungo, sviluppare tecnologie per il riciclo più efficaci. Infine, fabbricare nuovi veicoli riutilizzando maggiormente i materiali di veicoli non più utilizzabili.
La sesta sfida è una vera e propria educazione ambientale per realizzare una società in armonia con la natura. Toyota è attiva nell’organizzare la riforestazione e attuare piani urbanistici “green”.
Un obiettivo che va oltre quello delle emissioni zero e che punta a migliorare la convivenza tra uomo e natura, preservando le foreste e la biodiversità con iniziative dentro e fuori i siti produttivi.
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