Più morti e feriti gravi e meno feriti e incidenti stradali. Non è un bollettino di guerra, anche se i numeri sembrano proprio quelli di un conflitto, ma sono solo i dati presentati oggi da Aci e Istat sugli incidenti stradali, che vedono dopo 15 anni risalire le vittime sulle strade a quota 3.419, contro i 3381 dello scorso anno, con un più 1,1%. In crescita anche i feriti gravi, a più 6%, sfiorando le 16 mila unità.
In calo invece gli incidenti stradali dell’1,8%, 173.892 contro i 177.031 del 2014, e i feriti, a meno 2%, con 246.050 rispetto ai 251.147 dell’anno scorso. Con questi numeri il rapporto tra feriti e decessi sale dal 4,4 a 4,7. Per una stima di costi per 17,5 miliardi di euro.
Le principali violazioni al Codice della Strada sanzionate dalle Forze dell’Ordine sono: la velocità (2.660.547), l’assenza di copertura rc-auto (195.069), il mancato uso delle cinture di sicurezza e dei sistemi di ritenuta dei bambini (189.096) e l’uso del telefono alla guida (148.674).
La fascia d’età più a rischio resta quella dei giovani tra 20 e 24 anni (282 vittime), ma aumentano i decessi tra gli adulti (749 nella fascia di età 40-54 anni, contro i 687 del 2014, +9%), mentre gli incrementi percentuali maggiori si verificano nelle classi d’età 30-34 anni (+16,0%), 45-49 (+10,2%) e 50-54 anni (+11,8%), ma anche tra le persone molto anziane 80-84 anni (+10,5%). Infine in aumento le vittime tra i motociclisti (+7,2%) e i pedoni (+4,0%).
“Per la prima volta dopo 15 anni c’è un incremento dei morti sulle strade con un picco di quasi il 9% nei grandi Comuni, dove avviene 1 incidente su 4 totali in Italia. Anche se sul complessivo delle strade urbane si registra un lieve miglioramento, in città si contano ancora il 75% degli incidenti, il 43% dei morti e il 71% feriti. Preoccupa pure l’aumento dei decessi in autostrada (più 6,3%). L’exploit dell’incidentalità giovanile misura inoltre quanto i ragazzi non sappiano guidare: la formazione va integrata con corsi di guida sicura obbligatori ed esami graduali per impugnare il volante di veicoli più potenti” ha detto Angelo Sticchi Damiani, presidente dell’Automobile Club d’Italia.
“Con largo anticipo rispetto al passato quest’anno l’Istat rende disponibili a luglio dati provvisori sugli incidenti stradali del 2015 completi di informazioni dettagliate su strade e persone coinvolte. Avere i dati dettagliati non più a novembre ma prima dell’esodo estivo significa essere in tempo per supportare una campagna di prevenzione e comportamenti più responsabili. Dati quindi più utili per gli utenti e le istituzioni” ha aggiunto il presidente dell’Istat Giorgio Alleva.