Magari lo scandalo emissioni di Volkswagen non c’entra nulla, ma stupisce la notizia che l’alfiere della mobilità elettrica, ovvero la californiana Tesla, dopo solo due anni dall’inaugurazione del suo primo impianto in Europa, a Tilburg, Olanda, ha annunciato un raddoppio della produzione; da 200 auto al giorno sino a 450, grazie anche a un ampliamento del sito produttivo dai 18.900 metri quadri di due anni fa ai 77.648 attuali. L’obiettivo della creatura di Elon Musk è quella di dimezzare i tempi di attesa per i clienti del Vecchio Continente, e dare un’impronta europea ai suoi veicoli.
In questo impianto viene prodotta la Model S in tutti i suoi allestimenti e motorizzazioni e, presto, sbarcherà qui anche la produzione del primo Suv targato Tesla, il Model X, le cui consegne partiranno con l’inizio del prossimo anno. Un’impianto, questo, sui generis, visto che qui si assemblato solamente le nuove Tesla, visto che le auto arrivano in container dal quartier generale di Fremont, in California con pacco batterie, motore e asse posteriore separate per ragioni di sicurezza.A Tilburg poi vengono montate insieme al software di gestione della vettura.
La vicinanza dal più grande porto commerciale europeo, ovvero Rotterdam, è molto importante per la logistica, mentre per le prove è importante sottolineare che questo impianto è uno dei è pochi in Europa ad avere al suo interno un tracciato di collaudo coperto che misura 750 metri; viene usato per simulare le diverse superfici stradali ed è parte del processo di controllo qualità per quanto riguarda rumorosità, vibrazioni e comfort di marcia. “Non molte case costruttrici hanno all’interno dell’impianto una pista prove. Non avendo alcuna emissione poi è ancora più facile…” scherza Gilbert Passin, Vice president per la produzione a Tilburg e a Fremont. test che Tesla, visto la vicinanza con il Belgio, fa anche su strada, sull’odiato, per ciclisti e automobilisti, pavé.
La capacità produttiva di Tilburg era di 20 mila autoveicoli e quest’anno chiuderà con circa 35 mila veicoli prodotti. Ma l’obiettivo di Musk è ben più ambizioso: 500 mila auto prodotte entro il 2020, con il prossimo lancio del Suv Model X e, nel 2017, con la compatta Model 3, un modello che cambierà la storia della Tesla, visto che “costerà circa 35 mila dollari” come sottolinea Passin. Per diventare sempre di più un produttore di massa (o quasi).