Notizie contraddittorie arrivano dagli Stati Uniti sulla, vera, data di lancio della nuova Tesla Model 3 (leggi qui) l’auto “elettrica per tutti” secondo le parole di Elon Musk. Proprio lo stesso Musk qualche giorno fa aveva confermato la road map per la usa produzione: i primi esemplari della piccola di casa Tesla usciranno dalle linee di Fremont a luglio, mentre la produzione in grandi volumi inizierà a settembre. Con lo sbarco in Europa, come previsto, nel 2018.
Ma tempi e prezzi della Tesla Model 3 saranno quelli preannunciati?
A fine febbraio però il titolo Tesla è scivolato in Borsa visto che alcuni analisti, tra cui Paulo Santos (leggi qui) ritengono “irrealistici” i piani di commercializzazione della Model 3 e banche d’affari come Goldman Sachs hanno fatto un downgrade del titolo, da “neutral” a “sell”.
Secondo una lettera di Musk agli azionisti infatti la Model 3 è già entrata nella fase di pre-serie, con un ottimo crash test passato con cinque stelle piene, e che da luglio verrà prodotta con circa mille unità a settimana, che saliranno a 4 mila ad agosto e 5 mila da settembre. Nel 2018, anno dello sbarco in Europa, saranno invece, sempre nei piani, 10 mila le unità ad esser prodotte a settimana.
Secondo indiscrezioni i primi modelli della Tesla Model 3, anche per accelerare la fase di test, verranno consegnati ai propri dipendenti per poi passare ai più “vicini” e “conosciuti” clienti californiani. Con prezzi a partire da 35 mila dollari. Netti però, perché negli States ogni stato applica una tassazione diversa. E che quindi certamente saliranno in Europa, dove tra tasse di importazione, Iva e costi di trasporto potrebbe facilmente superare i 40 mila euro. Non certamente un’auto per tutti.
Tariffa per la Tesla Model 3 a partire da 35 mila dollari per la entry level, con almeno 345 km di autonomia, con batterie con una capacità sotto i 60 kWh, a cui si aggiungerebbero prototipi con accumulatore da 70 kWh e doppio motore. Se ne saprà di più a luglio quando dovrebbe andare online il configuratore, almeno per quei 400 mila circa che hanno già preordinato l’auto.
Obiettivo 500 mila vetture prodotte già nel 2018, con il traguardo del milione raggiunto entro il 2020, grazie anche all’allargamento dei siti produttivi, dallo storico impianto di Fremont, alla Gigafactory di Reno e all’impianto di Buffalo, o”Gigafactory 2, più altri due che si aggiungeranno entro l’anno.
Alla ricerca del segno più migliorano i conti per Tesla
Tesla ha chiuso il terzo trimestre 2016 con un fatturato di 2,28 miliardi di dollari a più 88%, un risultato migliore delle stime degli analisti, che prevedevano 2,2 miliardi, con liquidità in aumento, salita a quota 3,39 miliardi,e perdite nette in calo a 121,3 milioni di dollari contro i 320,4 milioni del periodo precedente. Per quanto riguarda il 2016, il fatturato annuale è salito a 7 miliardi, a più 73% sul 2015, con perdite nette attestatesi a 675 milioni di dollari, su cui pesano i forti investimenti per la Gigafactory, la Model 3, appunto, e la recente acquisizione Solar City.