Chi conosce le auto elettriche ne stima facilmente il tempo di ricarica, conoscendone la batteria e osservando la potenza del punto di collegamento, wallbox o colonnina.
Chi però non ha dimestichezza con le Bev e si trova a doverne ricaricare una, collegandola la prima volta a una colonnina o wallbox di quelle che “non danno numeri” o ne danno solo di potenza ed erogazione, deve sapere quanto tempo occorre. Indipendentemente da quanto dichiari la Casa, tutto varia dalle condizioni.
Batterie completamente scariche sono lente a riprendersi, come batterie oltre il 90% sono lente a raggiungere il 100%. Valori stabili, in media sono quelli di range 20-80% ricarica, con temperature medie (perchè anche la temperatura indice sulla prestazione di ricarica).
Andando al sodo, se la Bev non è di quelle premium di dice tutto del suo stato ricarica, anche tramite telefonino con alert, come fare?
Semplice, calcola grossolamentamente il tempo di ricarica di un’auto elettrica è possibile con una sola operazione. Basta dividere la capacità della batteria dell’auto (espressa in kWh) per la potenza erogata dal punto ricarica, Colonina o Wallbox (espressa in kW). Un risultato “a spanne” ma utile per gestire il tempo.
Questo se l’auto accetta tutta la potenza disponibile. Perchè la prestazione dipende prima dal caricatore di bordo del veicolo, che dall’impianto che ricarica, esterno.
Per esempio, se il caricatore di bordo arriva a 11 kW AC, come molte auto ibride o elettriche, pur con presa collegata a colonnina da 22kW, si ricarica con potenza massima di 11 kW.