Telematica e flotte, cresce l’uso di dispositivi telematici a bordo delle flotte aziendali di medie e piccole dimensioni. Oltre il 60% li utilizza e il 57% sta valutando di ampliare la propria dotazione di intelligence. Lo rivela l’ultimo studio promosso da Top Thousand, osservatorio sulla mobilità aziendale composto da Fleet e Mobility manager di grandi aziende.
La ricerca, giunta alla sua seconda edizione (la prima era dedicata alle grandi flotte auto), ha preso in esame flotte di medie e piccole dimensioni (da 10 a poche centinaia veicoli). Il campione era composto da oltre 24mila veicoli, l’88% dei quali gestiti con la formula del noleggio a lungo termine.
Telematica e flotte, il numero dei dispositivi è triplicato
Rispetto alla prima edizione della survey, la quota di veicoli dotati di dispositivi telematici è più che triplicata: dal 18% del 2017 al 62% di quest’anno. In alcune flotte si è raggiunto anche il 100% della copertura. Leggi qui i risultati dello studio del 2017.
Dalla survey dello scorso anno, che aveva come oggetto le grandi flotte, emergeva una scelta della tecnologia più attiva e consapevole. Nel caso dei piccoli parchi auto, invece, il 74% dei veicoli del campione dotato di black box ha seguito le indicazioni di equipaggiamento del noleggiatore. Il trend è però in decisa crescita: il 57% prevede di incrementare la dotazione nel giro di un anno.
Telematica e flotte, ecco cosa va per la maggiore
Telematica e flotte, insieme, offrono numerosi vantaggi. In particolare i Fleet manager indicano la verifica e monitoraggio della manutenzione (28% del campione). Seguono i furti e appropriazioni indebite (24%). E ancora, la gestione dei crash (22%). Seguono altri parametri strategici come la verifica dei consumi di carburante, anche al fine di evitare eventuali truffe, e degli stili di guida dei driver, con l’obiettivo di responsabilizzarlo e di ridurre i costi assicurativi.
Rispetto alle grandi flotte, nella percezione dei vantaggi della black box per le piccole e medie traspare un certo “realismo” da parte dei Fleet manager, probabilmente perché i maggiori fruitori e gestori dei big data sono spesso i noleggiatori. Nell’indicare i principali benefit generati dalla tecnologia la voce “facilita la gestione della flotta” mostra minore rilevanza (40% invece di 60%). Resta stabile l’attenzione alla “sicurezza dei driver” (38%). Invece, aumenta in modo significativo l’interesse per “riduce i costi di gestione” (48%).
Telematica e flotte, uno sguardo al futuro
A quali altre funzionalità sono interessati i fleet manager per il prossimo futuro? Gli argomenti di maggiore interesse sono la manutenzione dei veicoli, l’analisi dello stile di guida, ma anche la segnalazione degli “alert” diagnostici in tempo reale. Viene indicato anche il riconoscimento automatico del driver nell’accesso al veicolo.
Cresce la familiarità di questi sistemi, ormai sdoganati nel mondo dei consumatori finali anche grazie al car sharing. Aumenta inoltre la richiesta di connessione, evidenziata anche dal riferimento al tema dello scambio dati tra veicoli, in particolare per elaborare informazioni sul traffico.
Aziende e driver soddisfatti dell’offerta
L’offerta telematica è ritenuta sostanzialmente adeguata alla domanda. Il 55% dei gestori di flotte, infatti, la ritiene in linea con le proprie esigenze. Il 28% la valuta addirittura superiore ai propri desideri. L’indagine evidenzia come sia necessario sensibilizzare ulteriormente i Fleet manager sui vantaggi derivanti dall’uso delle black box sul fronte della sicurezza e dei possibili saving economici. Questo spiega la posizione attendista che spinge solo il 43% del campione a prevedere una crescita delle dotazioni a bordo delle flotte aziendali nel prossimo anno.
Discorso diverso vale per i guidatori. La diffusione delle scatole nere a bordo delle vetture ha creato senza dubbio maggiore familiarità con il tema e sembrano ormai superati gli iniziali diffusi timori di violazione della privacy. Il 49% dei driver di flotte medie e piccole, infatti, valuta positivamente l’apporto delle dotazioni telematiche e il 32% non li giudica negativamente.
Intanto, le società di autonoleggio, sia a lungo sia a breve termine, puntano sempre di più sui dispositivi telematici e la connessione a bordo. E’ il caso di Arval (leggi qui la notizia) e di Avis Budget (scopri di più).