telematica e coronavirus

Telematica e flotte aziendali al tempo del Coronavirus

Telematica e flotte aziendali in attività più che mai in questo periodo, almeno per le aziende che si occupano di consegne e le imprese che stanno riconvertendo le produzioni in beni di prima necessità durante il Coronavirus. E’ il caso del Gruppo Calzedonia (2,4 miliardi di fatturato, il 56% all’estero)  che da lunedì scorso – 23 marzo – realizza mascherine e camici nei suoi stabilimenti di Avio (Trento) e Gissi (Chiasso), oltre che in Croazia. Le prime sono state donate all’ospedale di Verona e al Comune della città scaligera.

Telematica e Coronavirus, per garantire la continuità aziendale

Mentre l’economia è alla più dura prova dal dopoguerra, non è difficile trovare casi virtuosi di continuità aziendale. E le società di tecnologia di fleet management ci vengono in supporto.

«Lo smart working ha generato un rinnovato interesse per la gestione intelligente della flotta – osserva Ferdinando Paolillo, technical sale engineer di Axodel – . Deve essere supportato, però, da idonei strumenti: il nostro servizio in cloud permette l’accesso protetto da qualsiasi postazione, da Pc, laptop, smartphone e tablet, garantendo la continuità al supporto e l’assistenza necessaria ai mezzi che stanno lavorando».

La società rileva un maggiore interesse e un’accentuata attività da parte dei fleet manager che stanno lavorando in smart working. «Un atteggiamento di cui pensiamo beneficeranno anche nel post crisi – continua il manager-.  Rinnovato interesse è arrivato anche da supermercati o piccoli market, che così possono monitorare le consegne, oltre a verificare, grazie all’Eco Guida, il comportamento dei driver».

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Quali sono le attività che i fleet manager compiono in smart working dalla piattaforma?

Risponde Bianca Giordana, customer & sales coordinator di Axodel: «Tra i nostri clienti sono soprattutto quelli appartenenti ai settori dei trasporti e delle consegne, così come degli interventi sul territorio ad essere operativi oggi. Inoltre ci sono aziende biomediche, che sono naturalmente tra le più attive.  Queste ultime ad esempio, usano molto le funzioni di localizzazione dei punti di interesse, dove il loro Lcv devono consegnare i dispositivi medicali».

Axodel ci spiega che la “direzione e controllo” delle flotte avviene di questi tempi praticamente solo in smart working. «La piattaforma Axofleet oppure Free2Move Connect Fleet, che gestiamo per il gruppo Psa, permettono il monitoraggio completo della flotta, dai tempi di utilizzo, ai chilometri percorsi, alla diagnosi del veicolo, alla geolocalizzazione e geofencing».

In Italia «migliaia di clienti» accedono alla piattaforma per organizzare i turni di lavoro, per controllare lo stato delle attività dei mezzi, mantenendo sempre sotto controllo i costi di gestione e la manutenzione.

Si rilevano funzionalità più utilizzate di altre, nel contesto particolare in cui ci troviamo?

«Ad esempio i report giornalieri automatici evitano agli autisti la compilazione di report manuali, semplificando la loro attività in un momento come questo. In questo particolare periodo poi, può essere utile usare la piattaforma anche per verificare che il blocco imposto dalla direzione venga rispettato. Le aziende di trasporti usano molto la geolocalizzazione ed i servizi di recupero del veicolo. Anche la funzione crash/incidenti va per la maggiore. Infine, chi ha i veicoli fermi sta facendo check di manutenzione, tipo la verifica della tensione delle batterie».

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