E’ un dominio tecnologico quello della classifica 2017 di Interbrand, che vede Apple, Google e Microsoft ai primi tre posti, con quest’ultima a scambiarsi il posto con Coca Cola, fuori da podio dopo anni. Se Apple e Google ricoprono le due posizioni di vertice da ben cinque anni consecutivi, con un valore in continua crescita rispettivamente del 3%, a quota 184,154 miliardi di dollari, e del 6%, a quota 141,703 miliardi, è il balzo di Microsoft, a più 10% anno su anno, a scalzare l’azienda della bevanda con le bollicine, calata del 5% nel valore in un anno. Al quinto posto ancora web, con Amazon, con uno spettacolare più 29%, seguita dalla tecnologica Samsung, a più 9%, dalla prima società del settore automotive, Toyota, che perde però un 6% di valore e due posti rispetto alla classifica dello scorso anno (qui quella del 2015), seguita da Facebook, brand cresciuto di ben il 48% e per la prima volta nella top ten, da Mercedes-Benz, cresciuta di ben il 10% ma in posizione invariata, e IBM, a meno 11% e in calo di ben quattro posizioni.
Top 100 brand di Interbrand, Ferrari tra le new entry
Nella 18esima edizione del Best Global Brands ranking riportato qui sopra con i cento marchi a maggiro valore nel mondo vi sono quest’anno tre new entry, tra cui anche Ferrari, all’88esimo posto, e altre due società tech, ovvero Netflix al 78esimo e Salesforces.com all’84esimo.
Oltre a Facebook e Amazon, come abbiamo visto, le aziende cresciute di più anno su anno sono state Adobe (19%) Adidas (17%), e Starbucks (16%).
“Viviamo in uno dei momenti più eccitanti dal punto di vista sociale, tecnologico e industriale, che impatta ogni aspetto del commercio e della vita. Perciò l’importanza dei brand e della loro crescita anno su anno. Sono certamente una piattaforma per sviluppare il proprio business” ha detto Jez Frampton, Global Chief Executive Officer of Interbrand.
Più valore ai marchi tech ma quelli automotive sono i più presenti tra i marchi top di Interbrand
I 100 Top marchi globali per Interbrand valgono 1.871,73 miliardi di dollari, in crescita sullo scorso anno del 4,2%, con i brand tecnologici a valere circa un terzo di questa cifra. Quattro i settori dominanti; la tecnologia, come detto, con 15 società, battuta però dal settore automotive, con ben 16 soggetti, ma un valore di meno della metà delle aziende tech. Seguono i servizi finanziari, con 12 brand, e i beni di consumo “alla moda”, con 9 (vedi appunto il boom di Adidas). Questi quattro settori valgono circa la metà dei Top 100. Oltre a Toyota (valore 50,2 miliardi), Mercedes-Benz (47,8) e la new entry Ferrari (4,8 miliardi di dollari di valore), gli altri brand automobilistici presenti in classifica sono: BMW al 13esimo posto, con un valore che si consolida a 41,5 miliardi, Honda al 20esimo, a più 3% (22,6 miliardi), Ford al 33esimo (più 5%, a quota 13,6 miliardi), Hyundai al 35esimo (più 5%, 13,1), Audi al 38esimo (più 2%, 12 miliardi), Nissan al 39esimo (più 4%, a 11,53 miliardi), Volkswagen al 40esimo (a più 1% malgrado tutto, a quota 11,52), Porsche al 48esimo posto (a più 6%, a 10,1 miliardi), Kia al 69esimo (più 5%, 6,6), Land Rover al 73esimo (più 7%, 6 miliardi), Mini all’87esimo (più 3%, a 5,1 miliardi) e Tesla, new entry dello scorso anno, al 98esimo (con crescita zero, a 4 miliardi di dollari di valore). Con in più Harley Davidson al 77esimo posto cpn un più 3% anno su anno a quota 5,6 miliardi.
