Stato dei pneumatici auto

Stato dei pneumatici auto, una vettura su 4 non è a norma

Assogomma, Federpnaus e Polstrada hanno presentato i dati relativi ai controlli sugli pneumatici di migliaia di auto: ancora troppe vetture non in regola. L'importanza delle "gomme" per la sicurezza

In Italia lo stato dei pneumatici auto troppo spesso non è a norma. Per diversi motivi che vanno dall’eccessiva usura alla non omologazione fino al fatto che le gomme non sono omogenee.

Presentati oggi a Roma i risultati dell’indagine Vacanze Sicure 2023, realizzata dalla Polizia Stradale, Assogomma e Federpneus. In 6 regioni, le forze dell’ordine hanno controllato 8.865 auto nel periodo tra maggio e giugno.

I compartimenti presi a campione in questa edizione di Vacanze Sicure sono stati Piemonte, Valle d’Aosta, Veneto, Toscana, Marche e Puglia.

I dati parlano chiaro. Non conformità dei pneumatici: 18 vetture su 100 che diventano quasi 25 su 100 se si considera anche l’assenza di revisione.

In particolare:

  • Pneumatici lisci: 7 vetture su 100
  • Pneumatici danneggiati visibilmente: 3 vetture su 100
  • Pneumatici non omogenei: 8 vetture su 100

Lo stato dei pneumatici auto è peggiore nelle vetture vecchie

Il cattivo stato dei pneumatici auto in Italia corre parallelo alla vestustà del parco circolante. I circa 40,2 milioni vetture immatricolate in italia hanno un’età media di 12 anni e 6 mesi. E quelle con più di 10 anni di età sono il 59%.

Quasi il 10% ha più di 30 anni, con un invecchiamento che peggiora di anno in anno visto che nel 2021 l’età media si attestava a 12 anni e 3 mesi. E il dato è in costante peggioramento da molti anni (fonte Aci giugno 2023).

Il campione preso in esame dalla Polstrada ha un’anzianità di 8 anni e 10 mesi. Più basso rispetto all’età media, in quanto i controlli si sono svolti in autostrada, dove generalmente circolano le vetture in migliori condizioni.

Valle d’Aosta e Veneto sono due regioni tra le prime cinque in Italia con parco circolante più giovane, mentre la regione Marche è dotata del parco auto “più green” d’Italia. Sempre fonte Aci 2023.

In queste sei regioni con 37 province, circolano oltre 12.539 milioni di vetture che rappresentano il 31,2% del totale nazionale.

Le regioni dell’indagine Vacanze Sicure 2023 erano già state controllate negli anni pre-covid (2018-2019) e da allora ad oggi circolano sulle nostre strade milioni di veicoli in più che sono inoltre molto più vecchi.

I risultati complessivi: Marche virtuosa, Puglia rimandata

Le auto con meno di 10 anni di età presentano problemi ai pneumatici nella misura di 1 vettura su 5. Quelle che hanno più di 10 anni di età mostrano una frequenza ancor più significativa: 1 vettura su 3 ha problemi alle gomme.

Negli ultimi dieci anni sono stati controllati nell’ambito del progetto Vacanze Sicure oltre 100.000 veicoli in tutta Italia.

Nelle regioni oggetto di indagine la media riscontrata di gomme lisce si attesta al 7% con significative variazioni tra la migliore (le Marche, 3,72% del campione), e la peggiore (la Puglia 10,70% del campione).

Male in Puglia, dove si raggiungono mediamente percentuali di pneumatici lisci particolarmente elevate. Due esempi emblematici: Lecce con il 23% delle auto controllate e Foggia con il 17%.

L’1% della provincia di Taranto si contrappone a quello del 2019 quando fu il 13%. Questo grazie anche ad un’attività di controllo, che aveva consentito di scoprire un commercio illegale di pneumatici usati di tipo invernale.

«Prima di intraprendere un viaggio è fondamentale anche verificare che gli pneumatici siano in perfetta efficienza» ha detto dichiara Filiberto Mastrapasqua, direttore del Servizio Polizia Stradale. “Gli pneumatici sono  l’unico punto di contatto del veicolo con la strada ed è importantissimo controllarne l’usura, la pressione e l’aderenza».

Necessari incentivi o politiche di detrazione fiscale

Nella valutazione dello stato dei pneumatici auto un tema valutato da Polstrada e Assogomme è l’equipaggiamento non omogeneo. Ossia  quando un’auto monta pneumatici di marche o modelli diversi sullo stesso asse oppure con due pneumatici invernali e due estivi. Insomma: il cosiddetto “equipaggiamento misto”.

Il primo è un equipaggiamento vietato dal Codice della Strada. Il secondo è esplicitamente sconsigliato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, oltre che dai costruttori di pneumatici.

La non omogeneità, che quest’anno si attesta mediamente al 7,65%, è in forte crescita rispetto ai valori pre-covid nelle stesse regioni. I valori raddoppiano e in alcune province triplicano.

Altri temi: i pneumatici danneggiati e non omologati. In questo caso, i “difetti” si attestano su percentuali intorno al 2% e  al 3% rispettivamente, senza grandi oscillazioni rispetto agli anni precedenti. Anzi: in miglioramento per quanto riguarda l’omologazione.

«Un dato evidente è la diretta correlazione tra l’età dei veicoli e le loro condizioni di manutenzione» commenta Fabio Bertolotti, direttore Assogomma.

«Più passano gli anni e più i pneumatici risultano danneggiati o mal assortiti, mentre la percentuale di pneumatici lisci è quasi una costante, sempre altissima, trascorsi i primi 4 anni dall’immatricolazione. In Italia le auto non vengono sostituite quindi invecchiano senza la dovuta manutenzione».

Essenziale è il tema degli incentivi o degli sgravi fiscali, sottolineato da Fabio Bertolotti. «È evidente che gli incentivi all’acquisto di nuove auto non hanno consentito di svecchiare il parco circolante. E le difficoltà economiche in cui versa il Paese non favoriscono le necessarie manutenzioni con effetti sulla sicurezza e circolazione nelle nostre strade. Occorre che le nostre Istituzioni ne prendano atto e agiscano di conseguenza».

Assogomma sottolinea la necessità di incentivare la manutenzione dei veicoli, con particolare riguardo a quei dispositivi che hanno particolare rilevanza per la sicurezza stradale. Come i  pneumatici.

Stato dei pneumatici auto: le buone norme da seguire

«Il consiglio è sempre quello di rivolgersi a gommisti specialisti e di far verificare gratuitamente lo stato delle “scarpe” della propria auto. Bisogna rispettare la pressione determinata dal costruttore del veicolo, riportata sul manuale di uso e manutenzione. Ciò consentirà di ottimizzare sia la vita dei pneumatici sia il consumo del veicolo con un comportamento sostenibile, amico dell’ambiente».

Tutti i consigli per una corretta manutenzione e per conoscere meglio i pneumatici sono scaricabili dal sito www.pneumaticisottocontrollo.it.

Questi i consigli di Assogomma e Federpneus.

  • Verificare con regolarità la pressione ed il gonfiaggio.
  • Controllare lo stato di usura e le conseguenze di eventi accidentali.
  • Scegliere pneumatici idonei in fase di sostituzione.
Stato dei pneumatici auto
Fabio Bertolotti e Filiberto Mastrapasqua

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