Mobilisights intervista fumagalli

La pesante leggerezza del software nei veicoli connessi: cosa fa Mobilisights

Sommario: Intervista a Alexandre Machado Didone di Mobilisights, nuova realtà di sviluppo app e servizi per il B2B delle flotte connesse

Un ambito di grande interesse, visti i tempi, quello dei servizi tecnologici, digitali, figli dei veicoli connessi. Proprio come argomentato a MissionForum 2024. Una nuova, importante e autonoma business unit Stellantis, si concentra proprio sull’attività Data-as-a-Service e lo sviluppo, la concessione di licenze, per prodotti, applicazioni e servizi B2B innovativi: Mobilisights.

Dopo il primo anniversario festeggiato al CES di Vegas, con target milionari per i veicoli e i dati condivisibili, nel giro di pochi anni, abbiamo modo di approfondire con un diretto interessato: Alexandre Machado Didone, Account Executive Fleet per il Sud Europa di Mobilisights.

 Quali sono oggi i servizi più utili, per le aziende che hanno una flotta?

«Le aziende che possiedono e gestiscono flotte di veicoli devono affrontare problemi comuni come la gestione delle spese per il carburante, l’ottimizzazione dell’utilizzo dei veicoli, la manutenzione e la formazione dei conducenti. Gestori di flotte globali devono affrontare altri problemi, come la gestione, attraverso un’unica dashboard, di veicoli distribuiti in vari Paesi. Pertanto, i servizi e gli strumenti più utili per i fleet manager sono quelli che affrontano questi problemi fondamentali. L’utilizzo di dati nativi può garantire non solo un livello di qualità OEM, ma anche una soluzione scalabile, con un’impronta globale.»

Mobilisights

Quali sono i risultati tangibili dell’utilizzo di questi servizi per le aziende? È possibile avere qualche esempio per i settori, come quello assicurativo?

«Vi faccio un rapido esempio: avete mai notato un autista che lascia il motore acceso durante una consegna? Prevenire i tempi morti può ridurre le spese per il carburante fino al 25%. Questa è una funzione di base di un software di fleet management. Un altro esempio è il servizio di manutenzione, che può ridurre i tempi di inattività, prevenire gli incidenti e migliorare la soddisfazione generale.

Dal momento che si è parlato di assicurazioni, l’uso della connettività nativa può consentire soluzioni come il Risk Scoring, un feedback per migliorare il comportamento dei conducenti e aiutare le compagnie assicurative nella gestione del sinistro (tramite soluzioni come la First Notification of Loss – FNOL), per creare soluzioni basate sull’utilizzo dei veicoli. In definitiva, la connettività OEM aiuta i clienti a usufruire di offerte assicurative più competitive.»

Quale marchio o modello, se esiste, sembra essere più “avanti” per i vostri servizi connessi, a oggi?

«All’interno di Stellantis non lasceremo indietro nessun veicolo, ma ovviamente a causa delle dimensioni e della complessità del progetto, alcuni marchi sono più avanti di altri in termini di connettività. Abbiamo 14 marchi automobilistici in tutto il mondo, di cui più della metà in Europa (ad esempio Alfa Romeo, Citroen, DS, Fiat, Jeep, Lancia, Opel, Peugeot, etc.). Tutti i veicoli elettrici e ibridi sono già connessi al 100%, lo stesso vale per alcuni marchi come Alfa Romeo e DS. Tuttavia, si tratta di una situazione in rapida evoluzione, perché Stellantis sta facendo un ottimo lavoro di connessione dei suoi veicoli, per cui queste cifre cambiano ogni mese in meglio.»

Come gestite la sicurezza e la privacy dei dati?

«Consideriamo la privacy una priorità da rispettare nell’ambito delle nostre operazioni quotidiane ed essa è al centro dei nostri prodotti. I nostri processi interni sono progettati per garantire che qualsiasi accesso ai dati del veicolo fornito a un provider di servizi di terze parti (ad esempio, un’assicurazione o un fornitore di servizi per la flotta) avvenga (i) solo sulla base di motivazioni legali valide in base alle leggi e alle normative vigenti, con il consenso esplicito del cliente e (ii) a beneficio del cliente stesso. Operiamo secondo il principio della privacy e della governance dei dati, secondo cui la privacy è un diritto fondamentale dell’utente e la personalizzazione di un servizio è una scelta esplicita dell’utente. Forniamo l’accesso ai dati del veicolo del cliente solo a seguito di un’indicazione libera, specifica, informata e inequivocabile della volontà del cliente di condividere i dati per un servizio che lo richiede, in conformità con le leggi e le normative vigenti. La sicurezza è un altro strumento molto importante che abbiamo a disposizione per raggiungere i più alti standard di privacy.»

Ci sono aspetti che riguardano la manutenzione e quali? Quale strumento avrà in mano il gestore della flotta con Mobilisights?

«Assolutamente sì. Mobilisights è il provider di Data as a Service di Stellantis, siamo pertanto in grado di fornire ai nostri clienti una soluzione unica, ossia l’accesso a tutti i segnali di manutenzione, nonché un accesso completo ai segnali CAN Bus. Si noti, tuttavia, che Mobilisights fornisce dati grezzi, vale a dire che fornisce l’accesso ai dati che consentono la creazione di strumenti software e report che affrontano il problema della manutenzione.»

itv-fumagalli-mobilisights

Cambia qualcosa per il driver?

«L’utilizzo di strumenti di gestione della flotta aumenta la soddisfazione generale dei conducenti, grazie a veicoli ben curati, cambiamenti positivi nel comportamento di guida, minori consumi di carburante e maggiore produttività. Per quanto riguarda l’utilizzo della connettività nativa, c’è anche un ulteriore fattore di soddisfazione: non ci sono problemi legati all’installazione e alla manutenzione di una scatola nera “aftermarket”, poiché i dati provengono dal dispositivo installato in fabbrica.»

Quali sono le principali innovazioni in arrivo a breve termine?

«La prima è il fatto che la connettività OEM stia diventando disponibile nella maggior parte dei marchi e dei modelli. Stellantis è sulla strada giusta per fornire la connettività nel 100% dei suoi veicoli. La connettività OEM è di per sé una grande innovazione perché consente ai clienti di collegare migliaia di veicoli, sparsi in diversi paesi, tutti insieme, tramite API. È molto più efficiente che dover affrontare l’installazione di un dispositivo aftermarket. Per quanto riguarda il portafoglio Mobilisights, quest’anno saremo in grado di offrire comandi remoti, con la possibilità di aprire/chiudere le porte a distanza, bloccare l’accensione del veicolo, accendere le luci e suonare il clacson, per esempio per favorire la localizzazione della vettura. Si tratta di un’ottima funzione, ad esempio, per il car sharing e il noleggio. Infine, è importante ricordare che Mobilisights ha la fortuna di avere una grande selezione di clienti e partner. Aziende molto innovative che vanno dalle piccole startup ai grandi operatori di flotte. Molti esempi di innovazione verranno da loro, con l’utilizzo dei dati di alta qualità forniti da Mobilisights.»

Potrebbe semplificare l’attività di Mobilisights in poche parole per i nostri lettori?

«Certo. Con Mobilisights, è possibile attivare le migliori soluzioni telematiche senza dover affrontare l’installazione e la manutenzione di dispositivi aftermarket. Ottenete il meglio dei dati in un click.»

Lascia un commento

*