Sono 26 gli impianti di metano che Snam realizzerà con IP. Si tratta del primo lotto del più ampio piano di 200 stazioni da aprire in tutto il Paese, stabilito l’anno scorso.
La mappa individuata prevede pompe che andranno ad affiancare quelle degli altri carburanti a marchio IP sia sulla rete stradale ordinaria sia su quella autostradale.
Più precisamente saranno due, in Veneto e in Emilia-Romagna, gli impianti che ospiteranno anche l’erogazione di Lng (gas naturale liquefatto) per i mezzi pesanti.
Altri 6 saranno realizzati nel Lazio, 5 in Lombardia, 5 in Toscana, 2 in Emilia-Romagna, 2 in Veneto, uno in Abruzzo, uno in Calabria, uno nelle Marche, uno in Piemonte, uno in Puglia e uno in Umbria, in gran parte lungo le autostrade.
Siam e IP, impulso al gas naturale
Per Snam si tratta di attenersi all’obiettivo di dare impulso alla distribuzione di gas naturale, un’alimentazione in cui l’Italia è leader europeo.
Come noto, nel Belpaese circola 1 milione di veicoli a metano e ci sono circa 1.350 stazioni di servizio. Al momento Snam4Mobility, controllata al 100% da Snam, conta 6 impianti consegnati e oltre 70 contrattualizzati nell’ambito di un programma che prevede la realizzazione complessiva di circa 300 nuove stazioni Cng e Lng nei prossimi anni.
Per IP l’obiettivo è di ampliare l’offerta ‘multienergia’ tra gasolio, benzina, gas ,elettrico fast e ultrafast. Le nuove aperture in sinergia con Snam si sommano alle 46 stazioni a metano già esistenti sulla rete IP.
Tra le iniziative varate nel semestre c’è il finanziamento della Banca europea degli investimenti (BEI) per progetti di mobilità sostenibile: in data 6 giugno è stato sottoscritto un contratto di prestito di 25 milioni di euro che verrà utilizzato dalla controllata Snam4Mobility, con scadenza al dicembre 2031.
Supervisione con il drone
Nel giugno scorso, per la prima volta, un drone è stato utilizzato per il monitoraggio della rete di trasmissione del gas naturale.
E’ avvenuto in Emilia-Romagna, su un tratto di metanodotto tra Alfonsine e San Bonifacio, nelle province di Ravenna e Ferrara. La distanza complessiva percorsa è stata di circa 50 chilometri, tra andata e ritorno.
E’ il primo volo civile con drone in modalità Bvlos (Beyond Visual Line Of Sight) su lunga distanza, in Italia.
La tecnologia, insieme alle nuove attività nella transizione energetica, è il cuore di Snamtec, il piano da 850 milioni di investimenti entro il 2022 per gettare le basi dell’azienda energetica del futuro.
“L’utilizzo di droni e satelliti per il monitoraggio di reti e impianti – spiega l’amministratore delegato di Snam, Marco Alverà – si inquadra nel percorso di trasformazione digitale in atto in Snam, che prevede anche un ricorso maggiore all’intelligenza artificiale e al cloud per rendere le nostre infrastrutture sempre più intelligenti, sostenibili, sicure e al servizio dei territori e del Paese”.