settembre 2019 del mercato auto

Dataforce Italia, il mercato auto rialza la testa a settembre

Un segno più è un segno più e conforta: il settembre 2019 del mercato auto viaggia a +13% secondo l’analisi di Dataforce Italia. Le passengers cars immatricolate sono state 147.027, contro le 125.441 del settembre 2018, che i più ricordano con l’incubo del nuovo ciclo Wltp entrato in campo. In pratica, tutti i canali di vendita hanno realizzato 16.586 unità in più. In evidenza le auto-immatricolazioni dei concessionari a -2,29% e i noleggi a breve termine a -4,59%.

“Fa piacere che il mercato dell’auto abbia rialzato la testa, con il migliore risultato dell’anno (+13,22% per le passenger cars), anche se il fenomeno delle importazioni parallele negli ultimi tempi sta riprendendo quota: +14,57% a settembre, che diventa un +34,59% sull’anno”, commenta la manager data analytics di Dataforce Italia, Laura Gobbini.

95mila company cars per fine anno

La previsione di Dataforce Italia sull’intero anno si attesta su un mercato passenger cars di 1.860.000 unità, con un regresso del 2,7% rispetto al 2018. Gli acquisti aziendali diretti andranno a posizionarsi a quota 95.000 (-1,5%), i noleggi a lungo termine in attivo (+1,5% a 264.000 immatricolazioni), quelli a breve in ottima forma (+2,6% a quota 178.000 unità) e le auto-immatricolazioni in forte regresso. La market share dei privati dovrebbe attestarsi al 59,6%, quella delle flotte al 5,1%, il NLT al 14,2%, il noleggio a breve al 9,6% e dealer più costruttori all’11,6%.

Settembre 2019 dell’auto, i canali

Il saldo cumulato dei 9 mesi rimane positivo per i privati, che hanno acquistato quest’anno oltre 20.000 vetture in più (+2,49%) e di poco in territorio negativo per le immatricolazioni business (-0,64%), mentre il comparto del long rent vola a settembre (+37,7%, pari a 5.431 unità in più), e nel dato aggregato annuo galleggia (+1,09%) raggiungendo complessivamente 213.150 nuove targhe.

Alimentazioni, il diesel frena la scivolata

Un dato significativo è che la contrazione delle vendite di auto a gasolio è stata limitata all’11%. “Forse, finalmente, gli automobilisti paiono aver compreso che la campagna contro il diesel è in larga misura ingiustificata – continua Gobbini-. Chi percorre molti km all’anno non trova, per il momento, una soluzione più conveniente dell’auto a gasolio in termini di costi d’esercizio”.

Il gasolio segna un regresso delle immatricolazioni dell’1,43%, mentre l’alimentazione a benzina continua a crescere in maniera vigorosa del 31,81%.

I due principali carburanti sono sempre più accostati: 64.647 le auto a benzina targate lo scorso mese, 62.616 le auto a gasolio.

Le immatricolazioni di auto a gpl sono in crescita del 46,9%, mentre quelle delle vetture a metano tornano a salire addirittura del +150%. Le elettriche progrediscono in maniera consistente (+134,7% pari a 753 unità in più) “ma rimaniamo convinti che avremmo avuto lo stesso risultato anche senza bonus”, sottolinea Dataforce Italia.

Anche le ibride sono cresciute di 42 punti percentuali, passando dalle 7.792 di settembre 2018 a 11.064 di settembre 2019. Le ibride plug-in, ossia quelle incentivate dalla recente introduzione dell’ecobonus, hanno fatto segnare, dopo mesi di segno meno, finalmente un risultato positivo: +135%, pari a 440 unità vendute in più, nonostante la scarsa disponibilità di prodotto.

“La market share di queste alimentazioni è ancora intorno al 5%, ma la crescita c’è ed è incoraggiante. L’attenzione degli acquirenti si sta concentrando anche sulle alimentazioni alternative a gas: se il gpl è in trend positivo da inizio anno, a settembre va segnalato il ritorno al successo delle auto a metano”, conclude l’analista.

Settembre 2019 del mercato auto, marche e modelli

Quanto ai costruttori, settembre porta un exploit di Volkswagen che incrementa le vendite del 44%. La casa tedesca tiene il secondo posto dietro Fiat, che immatricola il 2,6% di vetture in più, a 19.374 unità. Il terzo posto nella graduatoria mensile è andato a Ford (+3,74%), che ha preceduto Opel (+20,9%) e Peugeot (+0,57%). In sesta posizione Toyota (+4,13%). Soltanto settima Renault (+9,95%), seguita da Citroen, Jeep e Mercedes.

Nella classifica del cumulato annuale, invece, Ford mantiene il gradino più basso del podio (alle spalle di Fiat e Volkswagen), seguita da Renault. Nelle posizioni di rincalzo della graduatoria 2019 Peugeot, Opel, Toyota, Citroen, Dacia e Jeep. Il segno più è appannaggio di Volkswagen, Peugeot, Opel, Toyota, Citroen e Dacia (+44,26%).

Panda, Ypsilon, Renegade sul podio

Nella classifica dei modelli più venduti del 2019, la Panda rimane largamente in testa. Su base annua, le vendite (oltre 105.000 unità in 9 mesi, escluse le versioni autocarro N1) si confermano in forte ascesa (+20,3%).. Al secondo posto della Top Ten modelli 2019 è rimasta la Lancia Ypsilon, anch’essa in forte crescita (+29,53%, con oltre 45.000 unità immatricolate). Terza è la Jeep Renegade (+5,25%), seguita dalla Renault Clio (-16,32%)la Fiat 500X (-20,26%) e la Dacia Duster.

Quest’ultima vede crescere le vendite quest’anno del 59,92%, con la conquista del secondo posto nella classifica delle auto più comprate dai privati, dopo la Fiat Panda, anche se questa posizione a settembre è andata alla Volkswagen T-Roc. Nelle posizioni di rincalzo, la Citroen C3, la Fiat 500, la Volkswagen T-Roc e la Dacia Sandero.

Concludiamo con i segmenti. Quelli che fanno segnare i maggiori incrementi sono le compatte (segmento C): +39,88%, i Suv di piccola taglia (Suv A-B: +31,23%) e i Suv compatti (Suv C: +23,42%). Di rilievo la risalita delle sportive a +107%, pur nei piccoli numeri. Nel cumulato dei primi 9 mesi sono stati immatricolati 617.000 suv/crossover, con una crescita di 45.000 unità.

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