salone Ginevra 2021

Il Salone di Ginevra 2021: la Fondazione vende al Palexpo e non vuole organizzarlo

Il Salone di Ginevra 2021 non verrà organizzato dalla Fondazione, che preferisce vendere l’evento al Palexpo. Il comitato e il consiglio direttivo del “Salon international de l’automobile” hanno deciso oggi sul futuro di Gims, prendendo tre decisioni cruciali. Vediamole nel dettaglio.

  1. La Fondazione non organizzerà un’edizione di GIMS nel 2021
  2. Il prestito dello Stato di Ginevra non viene accettato
  3. La vendita di Gims a Palexpo è la soluzione preferita

E’ fissata una conferenza stampa per chiarire la vicenda: si può rivedere in questo video e leggere l’aggiornamento in calce a questo articolo.

Salone Ginevra 2021: espositori scettici

Spiega una nota di pochi minuti fa: «A causa delle conseguenze finanziarie della cancellazione di Gims 2020 da parte del Consiglio federale per cause di forza maggiore a causa della pandemia di Coronavirus, la Fondazione responsabile dell’organizzazione dell’evento ha dovuto prendere alcune importanti decisioni riguardo al futuro di Gims oggi. Il comitato e il consiglio direttivo hanno deciso di non organizzare un evento nel 2021».

Gli organizzatori hanno condotto un sondaggio sugli espositori. La maggior parte dei quali mette in evidenza che «probabilmente non avrebbero partecipato a un’edizione del 2021 e avrebbero preferito avere un Gims nel 2022».

Continua la comunicazione: «Il settore automobilistico sta attraversando una fase difficile e gli espositori hanno bisogno di tempo per riprendersi dagli effetti della pandemia. Inoltre, è tutt’altro che certo che l’attuale situazione sanitaria consentirebbe l’organizzazione di un evento che attiri più di 600.000 visitatori e 10.000 giornalisti la prossima primavera».

Un prestito inadeguato da parte delle autorità svizzere

Nel marzo scorso, gli organizzatori hanno chiesto al Cantone di Ginevra un sostegno finanziario per coprire le perdite causate dall’annullamento di Gims, stimato in 11 milioni di franchi svizzeri. Un fondo per contribuire a preparare una nuova edizione.

All’inizio di giugno, il consiglio cantonale ha approvato un prestito di 16,8 milioni di franchi svizzeri. Ritenuto inadeguato.

«La Fondazione ringrazia, ma non vede i termini del prestito come una garanzia della stabilità finanziaria a lungo termine: la ragione di ciò è che la Fondazione sarebbe obbligata a rimborsare 1 milione di franchi svizzeri già nel giugno 2021, prima di aver avuto l’opportunità di generare fondi aggiuntivi, poiché l’edizione Gims 2021 non può aver luogo. Si ritiene inoltre inammissibile che una delle condizioni del prestito sia la necessità di organizzare un evento nel 2021. Il prestito non è quindi accettato».

La nota conclude che si è deciso di vendere a Palexpo con l’obiettivo di trovare una soluzione che garantisca l’organizzazione regolare di un Salone internazionale dell’automobile a Ginevra. L’acquisto degli asset trasferirà tutti i diritti all’organizzazione di Gims sull’ente fieristico.

Il Salone dell’auto svizzero è il più grande evento pubblico del Paese. Il suo impatto economico sul Cantone di Ginevra è stimato a circa 200 milioni di franchi all’anno.

L’evento era fissato dal 4 al 14 marzo 2021.

Aggionato il 30 giugno

La proposta da parte della Fondazione è di 15 milioni di franchi svizzeri: su questa base partono le negoziazioni. Il salone porta a Palexpo dai 30 ai 35 milioni i all’anno, pari a un terzo del suo fatturato.

Il cantone di Ginevra detiene la maggioranza dell’ente fieristico.

Da parte della Fondazione Salon nternational de l’automobile viene lo sprone ad accelerare le trattative, iniziate a marzo. «Dilungarsi fino all’autunno non è opportuno, arrivare a una decisione entro agosto sarebbe opportuno», è stato detto durante la conferenza stampa dal presidente Maurice Turrettini.

Il tutto per avere l’orizzonte al 2022, data plausibile secondo gli ex organizzatori. Fermo restando che il nuovo proprietario di Gims Swiss potrebbe tentare l’edizione 2021, ancora la 90esima mai disputata.

E se il Palexpo non accetta di negoziare? Sembra un altro investitore interessato sia già alla porta. Alla fine della partita, la Fondazione verrà sciolta e liquidata.

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