Mentre cresce l’infrastruttura 2023 per ricaricare un’auto elettrica in Italia, arrivano idee. Come quella di A2A con le sue colonnine City Plug, integrabili volendo nei pali dell’illuminazione pubblica.
Colonnine City Plug a bassa potenza
Partite nel nord Italia e firmate Giugiaro Architettura, vogliono aiutare mobilità elettrica tanto cara anche al mondo dell’auto aziendale e delle flotte. Sono colonnine utili anche ai privati, che hanno auto elettriche con batterie piccole, o auto ibride plug-in e arriveranno in tutta Italia, anche nelle periferie secondo le intenzioni.
In pratica le nuove colonnine A2A, compatte, non sfruttano grandi potenze, simili a una wallbox, con valore massimo di 7,4 kW per presa. Il vantaggio? Chi non possiede auto di grandi batterie e nemmeno un posto auto privato con wallbox, può usarle per ricaricare la propria auto elettrica senza limiti di tempo e a costi contenuti. Le colonnine veloci, SuperFast di alta potenza, costano infatti molto di più e hanno limiti di uso, con tanto di maggiorazione se si occupa spazio. Tutti i prezzi rilevati dell’Osservatorio MissionFleet sono infatti molto seguiti per vedere dove si può risparmiare.
Le nuove colonnine city plug, alimentate esclusivamente con energia rinnovabile certificata e sistema di bilanciamento su tutte le prese, promettono stabilità alla rete e massimizzazione delle Bev o Phev ricaricabili. Per usarle, serve o l’App A2A o una di quelle dei maggiori provider di di ricarica interoperabili.