Reinova rilancia sulla mobilità elettrica con un progetto imprenditoriale che mira a fornire componenti e servizi per veicoli a emissioni zero. Situata nella Motor Valley emiliana, questa startup ha scelto il 10 luglio (165° compleanno di Nikola Tesla) per inziare ufficialmente l’attività.
Attività che, grazie anche a partner come Intesa San Paolo, Unindustria Reggio Emilia, Fondazione Rei e altre imprese della zona, è già partita da alcuni mesi.
Ma in che modo Reinova rilancia sulla mobilità elettrica? Ne parla direttamente Giuseppe Corcione, AD e ingegnere con le idee molto chiare: «Abbiamo tre filiere di attività principali», spiega. «Il design di componenti per veicoli elettrici: dalle batterie alle sottobatterie fino ai sistemi di ricarica. Accompagniamo poi i clienti nei processi di omologazione delle componenti o nella “prototipazione” delle auto elettriche. Terzo: il mondo dei servizi correlati alla mobilità a zero emissioni».
Questo’ultimo aspetto comprende la gestione del software e di tutti i dati che accompagnano le auto elettriche, soprattutto quando fanno parte di flotte aziendali.
Continua Corcione: «Lavoriamo a fianco delle aziende di mobilità fornendo loro servizi di sviluppo, testing e validazione di componenti per l’e-mobility che includono moduli e pacchi batteria. Il processo inizia dall’analisi del progetto e coinvolge, per citare solo alcuni passaggi, l’analisi dei materiali, della struttura e dei concorrenti, arrivando alla produzione del componente e includendo la valutazione degli impatti ambientali».
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Reinova rilancia sulla mobilità elettrica con 3 tipi di clienti
Del resto la mobilità sostenibile ed elettrica ha un futuro luminoso.
Gli utenti sono pronti all’acquisto di vetture elettriche e ibride e favorevoli a una mobilità più sostenibile. Pertanto Reinova dà alle aziende del comparto soluzioni per supportarne lo sviluppo in tal senso. Ma quali sono i principali clienti?
Anche in questo caso vale la “regola” del 3, come spiega lo stesso manager. «Ci sono le case auto che vogliono sviluppare un componente della propria emissioni zero. Ma anche aziende che vogliono omologare un bus, uno scooter o un’auto e che avranno in noi dei partner che li seguiranno. E per finire: tutti i fornitori di case auto».
Reinova è diventata realtà da una comunione di idee di un pool di esperti di Rei Lab s.r.l., Unindustria RE e Fondazione Rei. Tutti questi soggetti hanno avuto la visione di entrare nel mercato della mobilità sostenibile in un momento cruciale di cambiamento. A queste si aggiungono Motor Power Company e Ve-Ca e imprenditori come Aimone Storchi e Christian Aleotti.
Come detto, è coinvolta anche banca Intesa San Paolo, che ha annunciato un finanziamento di 8 milioni di euro. «Stiamo costruendo un polo d’eccellenza per supportare la transizione alla mobilità sostenibile nel cuore della Motor Valley, a Soliera (Modena). All’interno del nostro stabilimento di 10.000 mq avremo un team qualificato e attrezzature uniche sul territorio Saremo l’unico laboratorio in Italia a offrire un servizio completo».
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Il lockdown 2020 origine del progetto
L’idea alla base di questo progetto ha preso corpo durante il primo lockdown dello scorso anno, acquistando la necessaria concretezza a fine 2020.
Sulla scelta di dove localizzare l’azienda, il presidente di Rei Lab, Guido Prati, non ha avuto dubbi: «Abbiamo eletto il distretto della Motor Valley l’habitat ideale per insediare Reinova. La zona tra Bologna e Reggio Emilia simboleggia un punto di riferimento nello sviluppo, nelle idee e nell’innovazione per il mondo dell’automotive a livello globale».
Il posizionarsi qui fa sì che Reinova potrà beneficiare del know how di imprenditori, fornitori e dipendenti.
«Chiunque debba fare un’auto ad alto livello tecnologico viene qui a prendere spunto, poiché ci troverà competenze, persone, aziende, network, qui c’è tutto. Reinova affiancherà le eccellenze della Motor Valley per garantire loro di fare la conversione all’elettrificazione nel miglior modo possibile».