Raffica di novità per il mondo delle assicurazioni. Obiettivo: semplificare

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Pian piano, e a volte anche sotto traccia, inizia a cambiare il mondo delle assicurazioni. E lo fa in direzione, almeno si spera, della massima semplificazione. Dal prossimo 18 ottobre ad esempio non si dovrà più esporre sul parabrezza della propria auto il contrassegno assicurativo.

“Un’innovazione” ha detto il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio  “che va nel senso di una pubblica amministrazione più vicina ai cittadini, più semplice e trasparente”. Ma che va anche nella direzione di combattere la compravendita di contrassegni falsi che, secondo l’Ania, l’Associazione Nazionale fra le imprese assicuratrici, è un fenomeno molto diffuso nel nostro paese, che comporta, secondo  sue stime, ben 3,9 milioni di veicoli (pari all’8,7% del totale) che circolano senza regolare copertura assicurativa. Ora invece, grazie ai controlli elettronici sarà praticamente impossibile circolare sprovvisti di assicurazione senza essere individuati dalle Forze dell’Ordine, che potranno fare i dovuti controlli semplicemente attraverso il numero di targa dell’autovettura, entrando nella banca dati delle polizze, Sita, realizzata dalla Motorizzazione con i dati Ania (vi ricorda questa immagine i tanti film americani, con i controlli dei Chips sulle grandi highway californiane? Ebbene sì, sarà proprio così…agenti Pocherello e Baker esclusi). Bisognerà però attendere il DDL concorrenza per poter avviare controlli automatici sulle mancate coperture e stanare i, tanti come abbiamo visto, furbetti senza assicurazione.

Da Ania, che noi di MissionFleet abbiamo interpellato,  fanno sapere inoltre che “tutte le imprese di assicurazione operanti in Italia sono obbligate a trasmettere alla banca dati della MCTC le informazioni (decorrenza, scadenza, eventuale sospensione ….) della copertura  r.c. auto di ciascuna autovettura, autocarro, motoveicolo ecc. assicurato. Tale obbligo sussiste sia che il veicolo sia coperto tramite contratto r.c.auto singolo sia che venga assicurato tramite contratto “collettivo” (c.d. polizza a libro matricola)”.

A seguito è stata anche realizzato una app, Ipatente, e un sito, il Portale dell’Automobilista  dove ognuno può controllare lo status assicurativo del proprio veicolo ( o quello di un altro…utile in caso di incidente).

Ma altre novità importanti nel mondo delle assicurazioni sono diventate operative nel corso della scorsa estate: tutti gli attestati di rischio, e non solo delle quelli delle auto aziendali, saranno conservati in una Banca dati gestita dall’Ivass, l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni, trasformando anche qui diventare l’attestato di rischio cartaceo in telematico. Una banca dati, quella dell’Ivass che conserverà anche tutto ciò che riguarda il passato di tutti i veicoli immatricolati in Italia che saranno identificati dal numero di targa o dal telaio se la targa non dovesse esser presente.

E, ancora, diminuzione della carta a favore del telematico al Pra, che dallo scorso lunedì non rilascia più certificati di proprietà, in quanto sono tutti inseriti nella sua Banca Dati, evitando così possibili smarrimenti degli stessi certificati.

Infine la nuova legge 12//2015 per la riforma degli enti locali ha fatto chiarezza per quanto riguarda il pagamento della tassa relativa ai leasing automobilistici, precisando che sarà appannaggio solo ed esclusivamente dell’utilizzatore a titolo di leasing, con la sola eccezione del pagamento cumulativo che resta a carico della società coinvolta nel leasing in caso di flotte aziendali. Tale novità comporta anche che il bollo andrà versato nella regione in cui risiede il cliente utilizzatore del veicolo e non in quella in cui ha sede la società. Inoltre è stato deciso che competenza e gettito fiscale del tributo siano in capo al domicilio e alla residenza fiscale dell’utilizzatore.

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