Si è tenuto oggi agli East End Studios di Milano Automotive FORUM 2015, lo spazio di interazione realizzato da Quintegia, società di ricerca e con un’ampia attività di formazione, dedicato al mondo dei dealer. Con un anticipo ala sera prima di una cena per fare networking.
Una specializzazione sull’automotive che cerca, come da claim dell’evento, “spazi di manovra per il rilancio”. Perché, fatti della Volkswagen a parte, sembra proprio che la crisi, almeno per il mondo dell’auto, sia alle spalle, “a patto però di capire che il mondo, anche il nostro è cambiato” sottolinea il presidente della società di Treviso Leonardo Buzzavo, che enuclea i punti di come la distribuzione in questo settore non può esimersi da seguire: “cavalcare i nuovi strumenti di ingaggio, come i video, esser consci che il nuovo consumatore è omni-channel, studiare una comunicazione ad hoc per il mobile, utilizzare i social media più che per dire per ascoltare, segmentare il più possibile la propria clientela, anche per le cose più semplici, tipo maschio/femmina, non proporre un customer service ingessato bensì una nuova customer experience che, inevitabilmente, si deve basare sul fattore umano e sul proprio brand che, le aziende devono metterselo bene in testa, ormai con la Rete è sotto gli occhi di tutti. E quello che si fa in Rete poi rimane”. Suggerimenti che vanno poi bene un po’ per tutti i settori della distribuzione, dove il web, primariamente come canale di informazioni, di ricerca di recensioni e di comportamenti social, ancora più che come canale di vendita, è ormai essenziale.
Durante la giornata si sono poi susseguiti diversi interventi, con un focus sull’argomento di giornata, ovvero i dealer che dopo la grande crisi “sono certamente meno, ma forse più felici, sicuramente più solidi” sottolinea il direttore generale di Quintegia Gabriele Maramieri. Che, in una sorta di talkshow one to one ha anche intervistato tre big dell’industria automobilistica: Jaguar Land Rover Italia, con il direttore generale network e training Arturo Frixa, Renault Italia, con il direttore vendite Luciano Iengo e Mercedes Benz Financial services Italia, con l’amministratore delegato Antonio Sacristán Millán.
Frixia ha sottolineato l’importanza degli investimenti di marketing sul web, “ormai per noi arrivato al 45% del totale, di cui il 30 % sulla Rete e il 15% sul Crm, che utilizziamo moltissimo per personalizzare al massimo le esperienze di acquisto. Quest’anno venderemo circa 1000 Jaguar, e posso dire che i nostri clienti li conosciamo molto bene”.
Iengo ha invece ripreso il tema della concentrazione delle Reti, che ha visto anche Renault diminuire il numero di concessionari, “aumentando però il fatturato del 40% negli ultimi due anni” afferma Iengo, grazie a una maggior attenzione ai loro business plan e alle strategie (che han fatto guadagnare punti alla casa francese anche nell’analisi di Quintegia DealerStat, che si può leggere cliccando qui, ndr) e a una striscia nuovi prodotti lanciati sul mercato, “prodotti dei segmenti più in voga in Italia”.
Millán, invece, ha sottolineato come nei fatti vede il grande cambiamento in atto del settore e come Mercedes stia cercando di intercettarlo : “ci troveremo sempre più a che fare con la generazione C che vuole essere always On, che non vede l’auto come uno status symbol, e questo per noi di Mercedes non è una bella notizia, e non ha più il concetto di proprietà, magari di possesso, a volte neppure quello. Ma noi ci siamo attrezzati per tempo, spingendo sul noleggio a lungo termine, non solo per le aziende, o con soluzioni di mobilità come Car2Go o MyTaxi” (o spingendosi anche oltre, leggi: Mercedes si da al noleggio lungo termine. Ma non solo).
Insomma il mono cambia e cambia anche il modo di comunicare. Interessante ad esempio il premio come miglior comunicazione post vendita riconosciuto a Mini, gruppo Bmw per la Guerriglia marketing fatta in 13 città italiane dove sono state messe sotto i tergicristalli di ben 14500 Mini di qualche anno, delle lettere d’amore…per l’auto naturalmente, non per il proprietario ( o la proprietaria) . Le lettere contenevano anche un codice regalo per un gadget da utilizzare in concessionaria. E la redemption, nonché la copertura mediatica, soprattutto sui social, è stata interessante; del 4,5% circa.
Gli altri interventi sono stati fatti da Diego Panizza, manager di Bianchi Cafè & Cycles Milano, che ha parlato dell’integrazione tra negozio, officina e food & drink, Marco Utili, amministratore delegato di biAuto Group, che ha presentato la sua storia di marketing esperienziale in concessionaria, tra cui un sistema di virtual tour sul web per guardarsi le auto da casa e Federico Smanio che, come dirigente della Lega della Serie B, non poteva non parlare di fan. Che, com’è noto, sono i nostri miglior clienti. E spesso anche i nostri miglior ambassador.