Quando e quanto conviene l’auto elettrica, in Italia oggi? Sul fronte della mobilità elettrica, con Bev, i dati mostrano l’Italia ancora indietro nel teorico programma europeo: a inizio 2023 solo il 2,5% delle auto immatricolate erano elettriche. Mentre la rete di colonnine per ricaricare, sul territorio nazionale, conta complessivamente 36.772 punti ricarica (+41% in un anno).
Altroconsumo ha fotografato la situazione, confrontando i prezzi di ricarica su 265 colonnine elettriche lente, fast e casalinghe (wallbox) in tutto il Paese. I prezzi, aggiornati a febbraio 2023, esprimono la media dei principali fornitori: da 36 centesimi per kWh della ricarica casalinga, ai 93 delle colonnine ultrafast.
Quando conviene ricaricare l’auto elettrica invece che fare il pieno
Il confronto costi di percorrenza, per le diverse tipologie di auto (benzina, diesel, elettrica) fatto da Altroconsumo, vede la auto elettriche avvantaggiate: con la ricarica casalinga, oltre alle colonnine a bassa potenza. Se invece si deve ricaricare la Bev sulle colonnine rapide o ultrarapide, le auto a combustione risultano più vantaggiose.
Nel caso di un’utilitaria usata prevalentemente in città, il costo annuo di ricarica Bev è circa 500 euro contro più di 1.000 per le termiche. La convenienza si conferma anche rispetto a un’auto diesel, il cui costo annuo è di circa 890 euro.
Data la convenienza della ricarica domestica, può essere interessante il bonus colonnine, rilanciato dal decreto Milleproroghe, che fino al 2024 riconosce l’80% del prezzo di acquisto di una stazione privata; inoltre, per chi utilizza regolarmente l’auto elettrica, consumando più o meno la stessa quantità di energia ogni mese, può essere interessante scegliere un pacchetto di ricarica in abbonamento.
A proposito di auto elettriche, più vendute e più apprezzate nel 2023 in Italia ed Europa, su Missionline.it abbiamo appena dato le classifiche aggiornate, con Tesla Model Y in vetta.