Un modello noto nel segmento C-Suv, Mazda CX-5, un modello che abbiamo provato in modo esteso nella sua ricca versione Takumi con il motore Skyactiv-D da 184 cavalli e la trazione integrale intelligente Awd.
Sebbene non citabile tra le novità auto in vista del 2024, questo Suv forte delle note qualità e affidabilità giapponesi, oltre che della comprovata efficienza motoristica Mazda, è certamente degno di car list che vogliono soddisfare usi di alta percorrenza, in comfort e sicurezza. Per il secondo aspetto, la CX-5 al suo ultimo restyling vanta anche il massimo punteggio nei nuovo test per urti dell’istituto americano IIHS.
Sorella minore della CX-60 da noi provata in versione plugin pochi mesi fa, la CX -5 se la gioca grazie alle cure di stile e dotazioni Mazda, ma soprattutto per la semplicità di gestione e una resa del 2.2 diesel che resta protagonista, per chi apprezza il fatto di percorrere ben oltre 800 km con un pieno: 848 a dato Wltp, contando i 56 litri di serbatoio.
Mazda CX-5 vista dal vivo
Lo stile non lascia dubbi, con il classico taglio Mazda contemporaneo: massiccio nei quasi 4,6 metri ma educato, pulito, senza troppi fronzoli estetici salvo una cura particolare per la griglia frontale e la fanaleria.
Con tagli abbastanza verticali ai due fronti accompagnati da linee morbide, che non sembrano patire la moda, dettagli e finiture in tinta, con cerchi da 19’’.
In abitacolo, morbida accoglienza da parte di una selleria di pelle avvolgente, con spazio per tutte le taglie e quel senso “di alto” tipico da Suv. I materiali a vista sono di qualità e ben assemblati, come da tradizione, con buone regolazioni elettriche. Apprezzabile il pacchetto comfort, non solo per i rivestimenti di pelle ma soprattutto per la climatizzazione sedili (anche posteriori) e l’head-up display.
In evidenza è però quello centrale, di display, da 10,25 pollici con Infotainment dei più semplici, condivisibile su Smartphone (wifi) a comandi anche vocali, oltre che da manopola. È qui che la CX-5 paga qualcosa alla concorrenza premium, in termini di frontiera possibile nei contenuti, ma uno è soddisfacente per tutti, di dato leggibile: l’autonomia stimabile dal quadro strumenti ricco di lancette e indicatori su scala.
Il clima è gestito dal pannello centrale, prossimo al selettore cambio, un automatico a sei velocità. Sulla CX-5 Takumi non mancano i graditissimi tetto vetrato, apribile e ricarica a induzione. Nel buon bagagliaio, anche comodo vista l’altezza da terra e la manovrabilità schienali, da 550 fino a 1.620 litri.
Alla guida di Mazda CX-5
Se i passeggeri non hanno che compiacersi per la comodità, al driver l’ampio volante circolare conferma l’impronta un po’ classica della CX-5, anche motoristica e di interfaccia come detto. Il che non vuol dire certo andare meno efficienti o sicuri, vista l’ottima tutela degli Adas presenti.
In primis un cruise adattivo e un’allerta di retromarcia che aiutano parecchio. L’ottimo quattro cilindri fa sentire la propria vibrante sonorità, certo, ma ha anche quasi annoiato lo sguardo, nel vedere quanto non calasse la lancetta di livello gasolio. Nemmeno sfiorata la riserva, pur usando la CX-5 parecchio in quindici giorni di prova. Costantemente carica nei fine settimana di famiglia, con tanto di seggiolino e passeggino, ci ha indicato valori “istantanei” coerenti al dichiarato (6,6 l/100km) e una media complessiva inferiore a 7, 5 l/100 km pur viaggiando spesso “vivaci” tra percorsi sia lievemente montuosi sia lineari.
Viaggi che sono luminosi, per le superfici vetrate, comodi e ottimamente climatizzati (aspetto divenuto rilevante, per le concorrenti con la spina) con la trazione integrale che incide su massa e consumi (la 2wd manuale risparmia 1 l/100 km) ma può salvare. Da imprevisti di maltempo o fondi difficili e anche qui, non ci sono troppe complicazioni o settaggi su CX-5, confidando nell’impostazione giapponese che media la migliore opzione.
Nelle manovre aiutano le camere a 360°, avvisi e un ottimo sterzo, mentre è solo a ritmo sostenuto, esagerando e magari pensando a una MX-5 con medesima cavalleria, che la CX-5 fa sentire volumi e massa del suo “pianeta Suv” qui volutamente reso morbido nei settaggi.
Sul mercato e in flotta
La Mazda CX-5 apre il proprio listino prezzi Italia da 38.970 euro, con la versione 2.0 M hybrid benzina, due ruote motrici, già valida per molti usi. La top di gamma Takumi da noi provata, con il diesel amante dei viaggi aziendali, quota 53.120 al netto di promozioni. Tra queste la formula finanziaria Advantage, presso rete ufficiale, proposta al momento da 279 euro mensili.
Rispetto a certa concorrenza più moderna, nata dopo, CX-5 si difende con la comprovata efficienza, l’apprezzamento per una carriera fatta di stile pulito e affidabilità garantita sei anni, offrendo il 4×4 con un diesel per molti ancora da scegliere.
Scheda tecnica Mazda CX-5
Modello: 2.2L Skyactiv-D 184 Cv aut. AWD Takumi
Carrozzeria: Suv a 5 porte e 5 posti
Vano bagagli: 550 / 1.620 dm3
Massa: 1.689 kg (senza conducente)
Misure: Lungh. 4,58 m / Largh. 1,84 m / Alt. 1,68 m / Passo 2,7 m
Motore: diesel 4 cilindri 2.191 cc 16v
Potenza: 184 Cv / 445 Nm
Trazione: Integrale
Trasmissione: Automatica a 6 velocità
Prestazioni: 0-100 km/h in 9,6 sec. / Vel.max 208 km/h
Emissioni: 173 g/km CO2
Consumo: Wltp comb. 6,6 l/100Km